La leggenda di Santa Claus, San Nicola di Bari

di Mario Contino, fondatore GHP Ghost Hunters Puglia - Tutti i bambini aspettano la notte tra il 24 ed il 25 Dicembre per poter scartare i pacchi natalizi donati da Babbo Natale, conosciuto spesso con il nome di “Santa Claus” e quasi del tutto sconosciuto sotto il suo nome originario di San Nicola di Bari.

La leggenda nasce da un episodio miracoloso che ebbe come protagonista il Vescovo Nicola, originario della città di Myra sita nell'odierna Turchia.

Prima ancora che Nicola diventasse Santo e fosse conosciuto da tutto il mondo come San Nicola di Bari, egli compì il prodigioso atto che in seguito riporterò.

Per motivi a noi ignoti, ma riconducibili alla cattiveria umana che spesso dimora negli gli uomini, 5 bambini furono rapiti e portati via da un oste. San Nicola partì in viaggio e si mise sulle traccie dei fanciulli, quando li ritrovò, essi erano ormai privi di vita, uccisi dalla crudeltà del loro rapitore. Il Santo allora invocò l'aiuto del Signore e riportò in vita i 5 fanciulli, riconducendoli poi alle proprie famiglie. Probabilmente proprio questo miracolo fece si che San Nicola di Bari diventasse il protettore dei fanciulli.

La leggenda del santo è alla base della festa olandese di Sinterklaas , nome che ha poi originato per derivazione il più noto Santa Claus.

Quanto detto sopra chiarisce, se son stato bravo a spiegare i fatti, l'origine della tradizione legata a Babbo Natale e come quest'ultimo sia direttamente legato alla figura di San Nicola di Bari, ma come nasce la tradizione dei doni natalizi lasciati sotto il caminetto o sotto l'albero di natale?

La tradizione dei doni è di origine precristiana, si fonda nel culto germanico del Dio Odino; questi era solito effettuare una grande battuta di caccia nel giorno di (Yule), il solstizio invernale, recandosi dunque sulla terra.

I bambini erano soliti lasciare degli stivali nei pressi dei caminetti o dell'uscio di casa, all'interno vi ponevano carote, fieno o altro cibo in grado di sfamare il cavallo del Dio Odino, questi ricambiava il favore riempiendo gli stessi stivali con oggetti graditi  o dolciumi. Quando il culto cristiano prese piede, questa usanza fu sostituita ed inglobata nel culto di San Nicola di Bari più comunemente noto come Babbo Natale.

Dall'origine del mito fino ad oggi, la tradizione è mutata notevolmente, i bambini odierni scrivono letterine indirizzate al benefattore natalizio con specifiche richieste, quasi come se il ricevere un dono sia diventato un diritto e non un attesa ricompensa da meritare con il retto comportamento.

La magia del Natale rischia di scomparire, schiacciata dalle convinzioni imposte di una società sempre più materialista che crede sempre più ad un unico e potente Dio: Il Dio denaro.

Cari lettori, seguite il mio consiglio: al di la' di credi e convinzioni religiose, guardate negli occhi vostro figlio, vostro nipote o un qualsiasi bambino di vostra conoscenza e ditegli che la magia non è estinta, è solo un po impaurita dalla vita frenetica cittadina. Babbo Natale esiste e, se non riescono a vederlo, forse ha dovuto parcheggiare la slitta fuori città per via del traffico e per evitare multe.


Buon Natale a Tutti.


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