BARI - Per difendere e ridare futuro al lavoro, e per modificare la legge di stabilità, CGIL, CISL e UIL torneranno in piazza sabato 14 dicembre. La mobilitazione, che segue lo sciopero unitario di novembre, vuole dare forza alla protesta dei sindacati contro una legge di stabilità che secondo CGIL, CISL e UIL “non dà risposte ai lavoratori, penalizza i pensionati e conferma la sottrazione ai lavoratori pubblici della contrattazione”. Lo rende noto l'organizzazione sindacale in una nota.
“Una legge, dice Enzo Di Pace segretario generale Cisl Bari, che “non dà soluzioni agli esodati, e lascia nell’incertezza i finanziamenti alla CIG in deroga e ai contratti di solidarietà”.
La mobilitazione di sabato prossimo, lanciata dai leader delle tre Confederazioni, Camusso, Bonanni e Angeletti, nell’ultima riunione degli esecutivi unitari, rappresenta un ulteriore momento per chiedere a Governo e Parlamento di rivedere la legge di stabilità ascoltando le proposte avanzate dai sindacati.
Quali sono queste proposte? Ridurre il peso fiscale su lavoratori e pensionati ed imprese che investono e assumono utilizzando le risorse derivanti dall’evasione fiscale e dalla spending review; riaprire la contrattazione nei settori pubblici; finanziare la CIG e i contratti di solidarietà; rivalutare le pensioni; nuove politiche industriali; attuazione degli investimenti; politiche sociali. Se questi obiettivi non verranno raggiunti la mobilitazione, come già annunciato dai sindacati proseguirà.
“Sul taglio del cuneo fiscale ci aspettiamo che la promessa fatta da Letta sia mantenuta e che nell’ultimo giorno utile venga inserito un emendamento per mettere in stretto collegamento le tasse da abbassare con i proventi che vengono dall’evasione fiscale e dai risparmi della spending review”.
Su questa battaglia tutto il mondo produttivo è unito.
L’iniziativa a sostegno delle richieste del sindacato avviene nell’ambito della mobilitazione che si terrà in tutte le province italiane decisa da Cgil, Cisl e Uil nel corso degli Esecutivi unitari riunitisi lo scorso 26 novembre.
“Una legge, dice Enzo Di Pace segretario generale Cisl Bari, che “non dà soluzioni agli esodati, e lascia nell’incertezza i finanziamenti alla CIG in deroga e ai contratti di solidarietà”.
La mobilitazione di sabato prossimo, lanciata dai leader delle tre Confederazioni, Camusso, Bonanni e Angeletti, nell’ultima riunione degli esecutivi unitari, rappresenta un ulteriore momento per chiedere a Governo e Parlamento di rivedere la legge di stabilità ascoltando le proposte avanzate dai sindacati.
Quali sono queste proposte? Ridurre il peso fiscale su lavoratori e pensionati ed imprese che investono e assumono utilizzando le risorse derivanti dall’evasione fiscale e dalla spending review; riaprire la contrattazione nei settori pubblici; finanziare la CIG e i contratti di solidarietà; rivalutare le pensioni; nuove politiche industriali; attuazione degli investimenti; politiche sociali. Se questi obiettivi non verranno raggiunti la mobilitazione, come già annunciato dai sindacati proseguirà.
“Sul taglio del cuneo fiscale ci aspettiamo che la promessa fatta da Letta sia mantenuta e che nell’ultimo giorno utile venga inserito un emendamento per mettere in stretto collegamento le tasse da abbassare con i proventi che vengono dall’evasione fiscale e dai risparmi della spending review”.
Su questa battaglia tutto il mondo produttivo è unito.
L’iniziativa a sostegno delle richieste del sindacato avviene nell’ambito della mobilitazione che si terrà in tutte le province italiane decisa da Cgil, Cisl e Uil nel corso degli Esecutivi unitari riunitisi lo scorso 26 novembre.