M5s: fiato sul collo dell’amministrazione di Bari per il trasferimento del mercato del lunedì

BARI - Si è tenuta il 3 dicembre scorso un’assemblea tra gli operatori del mercato settimanale con l’assessore tecnico Rocco De Franchi e il consigliere della circoscrizione Libertà Fabio Soragni, quali rappresentanti dell’amministrazione comunale di Bari, per fare il punto della situazione e il bilancio dopo lo spostamento del mercato del lunedì da via Tommaso Fiore a viale di Maratona. Un trasferimento che ha scontentato molti venditori che, a gran voce, hanno affermato la volontà di andar via da un luogo, a loro avviso, non adatto al commercio.

Durante la riunione, tra le aree suggerite c’è stata quella nei pressi del Tribunale per i minorenni. Ed ecco che, negli ultimi minuti, è stata avanzata la proposta di una nuova petizione sottoscritta da tutti i lavoratori da consegnare nelle mani dell’assessore per portare in consiglio comunale la richiesta di spostamento del mercato del lunedì. Nel frattempo, De Franchi ha promesso di migliorare l’esistente e i commercianti hanno chiesto più garanzie sia per la salute, che per i servizi nell’attuale area mercatale. A tal proposito i rappresentanti del comune da un lato hanno promesso che avrebbero reso disponibile il verbale che avrebbe dato piena rassicurazione alle preoccupazioni della presenza di amianto nei pressi delle ex acciaierie Scianatico, dall’altro che avrebbero ascoltato le richieste dei lavoratori in riferimento alla richiesta di più bus navette in partenza dai quartieri Japigia, San Paolo e Libertà.

Come si può ascoltare dalla videoregistrazione, il prossimo incontro potrebbe essere organizzato prima di Natale ma ieri, sull’Epolis Bari abbiamo letto di un categorico dietrofront dell’assessore De Franchi sul trasferimento del mercato del lunedì: "Non si può andare via di lì. Questo – ha affermato – vorrebbe dire iniziare le pratiche di esproprio: non si può fare. D’altra parte queste sono cose che non si mettono in atto alla fine di un’Amministrazione, ma prima".

"Dunque – dichiara Fabio Leli, attivista del M5S Bari – se un dietrofront c’è stato, in Rete resta sia la registrazione, che la memoria dell’assemblea perché l'unica amministrazione che può realmente fare gli interessi dei cittadini, lo ricordiamo, sarà un'amministrazione a 5 Stelle perché nel M5S non si va più dal politicante a elemosinare attenzioni. Nel M5S il cittadino torna ad aver voce in capitolo e il politico non ha più titoli di un qualsiasi altro dipendente pubblico a tempo determinato".