BARI - "Nelson Mandela non e' più tra noi. Se ne e' andato il più grande profeta di uguaglianza, giustizia e libertà che la storia abbia conosciuto.
Mandela e' diventato mito per la mia generazione prima che la sua vita si spegnesse, e' diventato leggenda molti anni prima della notte del 5 Dicembre.
Dopo ventisette anni di dura detenzione, di cui diciotto trascorsi nella prigione di Robben Island, Mandela ha tenuto fede agli ideali, per cui aveva combattuto da ragazzo, di convivenza e di pace tra bianchi e neri, costringendo il suo popolo a deporre le armi della guerra civile e accompagnandolo al negoziato con i propri aguzzini bianchi, sconfiggendo l'Aparthied e divenendo, pochi anni dopo, il primo Presidente nero del Sudafrica.
Da quel 11 Febbraio del 1990, giorno della sua liberazione al 18 Luglio del 2008, giorno del suo novantesimo compleanno, dal Sudafrica si sono irradiate, nel mondo intero, le gesta di un leader uesempio niversale della lotta contro la segregazione dei neri, contro il razzismo, per l'uguaglianza e la libertà .
E il Sudafrica e l'Africa sono diventati il cuore di un nuovo internazionalismo progressista e democratico.
Ora che Mandela non e' più vivo, siamo tutti più ricchi. La sua morte rafforzerà il senso immenso della sua vita. Gli ideali di uguaglianza, giustizia, libertà , per cui si e' battutto, splenderanno in tutta la loro lucentezza e, ne sono certo, entreranno nei cuori dei tanti giovani che non l'hanno conosciuto e che da oggi sapranno che, alla periferia del mondo, c'è stato un uomo capace di guidare un popolo dalla oppressione alla libertà ". A riferirlo in una nota il consigliere regionale Michele Mazzarano.
Mandela e' diventato mito per la mia generazione prima che la sua vita si spegnesse, e' diventato leggenda molti anni prima della notte del 5 Dicembre.
Dopo ventisette anni di dura detenzione, di cui diciotto trascorsi nella prigione di Robben Island, Mandela ha tenuto fede agli ideali, per cui aveva combattuto da ragazzo, di convivenza e di pace tra bianchi e neri, costringendo il suo popolo a deporre le armi della guerra civile e accompagnandolo al negoziato con i propri aguzzini bianchi, sconfiggendo l'Aparthied e divenendo, pochi anni dopo, il primo Presidente nero del Sudafrica.
Da quel 11 Febbraio del 1990, giorno della sua liberazione al 18 Luglio del 2008, giorno del suo novantesimo compleanno, dal Sudafrica si sono irradiate, nel mondo intero, le gesta di un leader uesempio niversale della lotta contro la segregazione dei neri, contro il razzismo, per l'uguaglianza e la libertà .
E il Sudafrica e l'Africa sono diventati il cuore di un nuovo internazionalismo progressista e democratico.
Ora che Mandela non e' più vivo, siamo tutti più ricchi. La sua morte rafforzerà il senso immenso della sua vita. Gli ideali di uguaglianza, giustizia, libertà , per cui si e' battutto, splenderanno in tutta la loro lucentezza e, ne sono certo, entreranno nei cuori dei tanti giovani che non l'hanno conosciuto e che da oggi sapranno che, alla periferia del mondo, c'è stato un uomo capace di guidare un popolo dalla oppressione alla libertà ". A riferirlo in una nota il consigliere regionale Michele Mazzarano.