Martelli a Lecce: “Da vent’anni attraverso il deserto…”

di Francesco Greco.
LECCE – “Ho attraversato un deserto lungo vent’anni…”. Claudio Martelli è a Lecce per la presentazione del libro (“Cominciai a buttarlo giù giusto vent’anni fa… E’ stato doloroso per me scriverlo…”) “Ricordati di vivere” (da un verso di J. W. Goethe), Bompiani editore. Il tour ha sinora toccato 24 città, altre 91 aspettano di incontrarlo. Sorride: “Passerò il 2014 in giro per l’Italia, ritroverò un sacco di socialisti che mi chiedono di rifare il partito… A tutti rispondo che è possibile, ci sono praterie infinite, tra un sindacato arroccato su posizioni conservatrici e l’area ambientalista dissolta in un Paese come l’Italia che ha un patrimonio artistico sconfinato lo spazio c’è, ma a patto che i socialisti la smettano di litigare. E comunque debbono farsi avanti i giovani... Renzi? E’ un buon interlocutore, aspettiamo, vediamo.... D’altronde, l’idea del Partito Democratico venne per primi a noi, tanti anni fa, non con un pezzo di Dc ma con l’area laica, verde…”.

   La lucidità analitica è quella di sempre, di quando, anni Ottanta, era il “delfino” di Bettino Craxi, ministro della Giustizia, amico di Giovanni Falcone, firmatario della legge-Martelli sull’immigrazione (“da clandestino a cittadino” lo slogan, poi cancellato dalla Bossi-Fini di input razzista). A Lecce (dopo Bari) ha presentato il libro prima alla “Feltrinelli” e poi alle Officine Cantelmo. Lo ha introdotto l’on. Biagio Marzo (per l’aspetto politico: “Era De Mita a suggerire il da farsi alla Procura di Milano… Da Genova al Salento, gli arresti scattavano sempre alla vigilia delle elezioni... i comunisti hanno preso i soldi da Mosca fino a Gorbaciov...") e la scrittrice Luciana D’Aleo (il Martelli-uomo, 3 mogli, 5 figli, più volte ministro: “E’ un personaggio più goethiano che stendhaliano…”, presente anche il segretario provinciale del Pd Salvatore Piconese, sindaco di Uggiano la Chiesa). Polemico: “Le vere riforme le abbiamo fatte noi con la Dc, il Pci-Pds non ne ha voluta una, anzi, le ostacolava…”.

   Serata da amarcord (da Marx a cui Darwin cambiò la visione della realtà a Prampolini,Turati, Nenni, tutti marxisti: “Sulle colonne dell’Avanti! gli operai imparavano a leggere”; ha ricordato quando da studente prendeva il treno in 3a classe per Amsterdam per trovare la fidanzata,  incontrava gli emigranti da Lecce, Catanzaro, Ragusa che gli chiedevano di condividere il loro cibo povero) del popolo socialista, che c’è, esiste, non è virtuale (a Lecce posti in piedi): sebbene atomizzato, sparso a destra e a sinistra. “Mani Pulite uccise 48 uomini ma anche la politica: in quel vuoto si inserì quella fatta nelle tv… Noi prendemmo i soldi per fare politica, oggi fanno politica per accumulare soldi…”. Autocritica, riconoscimento dei tanti errori: “Non capimmo che dopo l’89, il Muro di Berlino, tutto sarebbe cambiato… Il Psi aveva il 14%, il Pds il 16… Noi socialisti dobbiamo imparare dai nostri errori”.

Domanda: Onorevole Martelli, il Psi fu cancellato dalle inchieste: non pare però che la corruzione sia stata arginata, oggi c’è chi si fa rimborsare gli slip e persino il caffè… 
Risposta: “Persino Borrelli, nel ventennale di Tangentopoli, ha ammesso che le inchieste non sono servite a nulla, non hanno cambiato nulla. E anche Violante ripete che la politica diede troppo potere alle toghe…”.

D. Stasera lei ha ripetuto il mantra dei comunisti che mentono… 
R. “Tempo fa Bersani, da segretario del Pd, disse che avrebbe macellato chi sosteneva che il suo partito era dentro la faccenda Monte dei Paschi di Siena. Gli risposi su Twitter che io ero uno di quelli e che aspettavo di essere macellato: non mi rispose…”.

D. Cosa pensa del momento politico attuale e dei suoi protagonisti?
R. “Non possono dirsi certi partiti quelli personali, dove se chiedi di discutere sei cacciato via… Il M5S ha un elemento di vitalità dentro ma né Grillo né Casaleggio hanno niente a che fare con la democrazia. Vendola? Un grande demagogo. Renzi? Mi incuriosisce, speriamo che non si faccia prendere la mano dall’arroganza…”.

D. Di che classe politica c’è bisogno visto che quella della seconda Repubblica talvolta ignora l’abc, la grammatica più elementare?
R. “Non di tecnocrati ma di buoni politici, che si mettano in discussione, che ascoltano e sanno farsi ascoltare, con una visione politica e competenze tecniche. Da parte nostra, dobbiamo ricostruire la comunità socialista, se solo i socialisti smettessero di litigare…”.

D. Come vede il nostro futuro?
R. “Tutti gli indicatori economici sono fermi da vent’anni: è un  caso? In cassa non c’è un soldo, tocca a noi vecchi fare sacrifici: i nostri figli sono precari, solo noi abbiamo un reddito…”.

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