di Luca Losito - Di tris in tris, a pochi giorni dal Celtic il Milan si ripete e rifila tre sberle anche al Catania. Successo nel segno di Galliani, clamorosamente confermato da Berlusconi nella rovente vigilia del match: in gol Montolivo, Balotelli e Kakà, tutti e 3 giocatori stravoluti dall'ad rossonero e lungamente corteggiati prima dell'approdo in rossonero. Quasi un tributo al suo talento, dunque, questa vittoria in terra sicula.
I presagi non sono dei migliori e una volta in campo gli incubi si trasformano in realtà. Bastano poco più di dieci minuti, infatti, al Catania per andare a segno. Castro si infila in area e una volta davanti a Gabriel batte a rete. Sul suo tiro, però, c'è la deviazione di Bonera, che beffa il suo portiere. Sembra l'inizio di una morte annunciata e invece il Milan rialza la testa. Merito di capitan Montolivo, protagonista di un piazzato di destro al volo, che trova impreparato Andujar. Quello che ci voleva per i rossoneri. Da lì in avanti entrambe le squadre si rendono pericolose in avanti, anche se le occasioni davvero pericolose sono pochine. L'impressione, però, è che la difesa di Allegri sia vulnerabile, mentre davanti Kakà è più presente di Balotelli.
Il secondo tempo, invece, è un'altra storia e la partita si trasforma in una battaglia. Battaglia che infiamma SuperMario. Prima si scontra con Rolin mentre è lanciato a rete e chiede l'intervento dell'arbitro, poi manda incredibilmente fuori di testa tutto solo. Ma al terzo tentativo fa centro con una punizione rasoterra che beffa Andujar. E' il momento chiave della partita perché pochi secondi dopo Tachtsidis commette un fallaccio sullo stesso numero 45 rossonero e si becca un rosso inevitabile. E' una scossa che risveglia l'animo del Catania, che si riversa in avanti e crea più di un grattacapo alla retroguardia milanista.
I timori di Galliani, per sua fortuna, svaniscono a una decina di minuti dalla fine, quando Kakà si invola sulla destra e infila il pallone sotto la traversa. E' il gol che chiude un match bagnato dal rientro in campo di El Shaarawy dopo 91 giorni di assenza per infortunio. Prima del fischio finale, comunque, Balotelli torna protagonista con una sfuriata contro Spolli, colpevole di un deplorevole insulto razzista. Nemmeno Kakà riesce a frenare la furia del compagno di squadra e deve intervenire Allegri, con la sostituzione, per evitare che si metta nei guai.
Il Milan esce così vittorioso per 3-1 dall'ostico Massimino, nonostante una difesa assolutamente inedita. I rossoneri, adesso, potranno prepara con più serenità la prossima sfida per dare ancor più credito all'attesa risalita in classifica. La strada è lunga e tortuosa, ma con un Galliani in più confermato al timone anche questo fa meno paura. Prezioso anche il rientro di El Shaarawy, che dovrà portare quella qualità decisiva per far fare il salto di qualità al temibile attacco rossonero.
I presagi non sono dei migliori e una volta in campo gli incubi si trasformano in realtà. Bastano poco più di dieci minuti, infatti, al Catania per andare a segno. Castro si infila in area e una volta davanti a Gabriel batte a rete. Sul suo tiro, però, c'è la deviazione di Bonera, che beffa il suo portiere. Sembra l'inizio di una morte annunciata e invece il Milan rialza la testa. Merito di capitan Montolivo, protagonista di un piazzato di destro al volo, che trova impreparato Andujar. Quello che ci voleva per i rossoneri. Da lì in avanti entrambe le squadre si rendono pericolose in avanti, anche se le occasioni davvero pericolose sono pochine. L'impressione, però, è che la difesa di Allegri sia vulnerabile, mentre davanti Kakà è più presente di Balotelli.
Il secondo tempo, invece, è un'altra storia e la partita si trasforma in una battaglia. Battaglia che infiamma SuperMario. Prima si scontra con Rolin mentre è lanciato a rete e chiede l'intervento dell'arbitro, poi manda incredibilmente fuori di testa tutto solo. Ma al terzo tentativo fa centro con una punizione rasoterra che beffa Andujar. E' il momento chiave della partita perché pochi secondi dopo Tachtsidis commette un fallaccio sullo stesso numero 45 rossonero e si becca un rosso inevitabile. E' una scossa che risveglia l'animo del Catania, che si riversa in avanti e crea più di un grattacapo alla retroguardia milanista.
I timori di Galliani, per sua fortuna, svaniscono a una decina di minuti dalla fine, quando Kakà si invola sulla destra e infila il pallone sotto la traversa. E' il gol che chiude un match bagnato dal rientro in campo di El Shaarawy dopo 91 giorni di assenza per infortunio. Prima del fischio finale, comunque, Balotelli torna protagonista con una sfuriata contro Spolli, colpevole di un deplorevole insulto razzista. Nemmeno Kakà riesce a frenare la furia del compagno di squadra e deve intervenire Allegri, con la sostituzione, per evitare che si metta nei guai.
Il Milan esce così vittorioso per 3-1 dall'ostico Massimino, nonostante una difesa assolutamente inedita. I rossoneri, adesso, potranno prepara con più serenità la prossima sfida per dare ancor più credito all'attesa risalita in classifica. La strada è lunga e tortuosa, ma con un Galliani in più confermato al timone anche questo fa meno paura. Prezioso anche il rientro di El Shaarawy, che dovrà portare quella qualità decisiva per far fare il salto di qualità al temibile attacco rossonero.
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