Milan, pari rocambolesco a Livorno: SuperMario fa, la difesa disfa

di Luca Losito - Niente da fare, il campionato del Milan non decolla ancora una volta a causa degli errori imbarazzanti della propria retroguardia. Balotelli torna super, sigla una doppietta e trascina i suoi, ma in difesa Mexes e Zapata si regalano una serata “horribilis”, favorendo le due reti dei toscani e l'ennesimo passo falso stagionale.

Pronti, via ed è subito spettacolo al Picchi: all'8' Kakà scappa via sulla sinistra, entra in area e serve Balotelli, il quale infila l'1-0 con un tocco sporco. I rossoneri, rinfrancati dal gol, rallentano e il Livorno reagisce. I toscani notano alcune falle nella retroguardia milanista, questo gli da maggior coraggio e al 28' arriva il pari: Mexes non chiude lo specchio a Siligardi, che dal limite ha tutto il tempo di prendere la mira e infilare nell'angolino l'1-1. Il Milan, di fatto, non si scuote e gli amaranto continuano a spingere. Nonostante qualche brivido, il primo tempo finisce così.

Parte la ripresa ed è subito la squadra rossonera a farsi pericolosa: prima Bardi miracoleggia sul bolide di Balotelli lanciato a rete, poi è un difensore ad immolarsi sul tap-in a colpo sicuro del redivivo El Shaarawy. E' il momento topico del match, perché pochi attimi dopo Zapata si concede uno dei suoi svarioni: il colombiano floppa clamorosamente l'offside, Paulinho si ritrova lanciato a rete ed infila il clamoroso vantaggio amaranto. Il Picchi esplode, il Milan tentenna: Siligardi potrebbe affondarlo, ma sbaglia; Niang potrebbe rialzarlo, ma sparacchia in curva. Allora, quasi fosse un segno del destino, a rialzare le sorti del Diavolo ci pensa ancora SuperMario: sassata dai 25 metri che fa secco Bardi e riporta in corsa i rossoneri. Nel finale, un Balotelli immarcabile coglie persino la traversa. E' questo, invece, l'avvertimento che la rimonta si fermerà qui. Finisce 2-2.
Il Milan, ancora una volta, esce dal campo con la consapevolezza di aver gettato alle ortiche un'occasione ghiotta. La squadra, soprattutto dalla metà campo in su, ha una fisionomia di tutto rispetto, a preoccupare è solo la difesa. Si attende con ansia l'innesto di Rami a gennaio, il quale potrebbe rappresentare quella pedina di maggiore affidabilità tutt'ora assente. Sarebbe quello il primo passo per tornare a fare grande il Milan. Certo, a tal proposito, è inutile negarlo, ai rossoneri sarebbe bastato non cedere Thiago Silva.