LECCE - La Calcangeli Edizioni di Mario Calcagnile & C. s.a.s. ha il piacere di comunicare che l’autrice leccese Maria Rosaria Faggiano (nella foto) ha vinto la XXIX edizione del Premio Internazionale di Poesia e Letteratura ‘Nuove Lettere’ per la X sezione (romanzo edito) col romanzo “Via del Ninfeo, un’estate”, pubblicato nel novembre 2012 dalla nostra Casa editrice.
Il Premio è stato assegnato dall’Istituto Italiano di Cultura di Napoli in collaborazione con la Rivista Internazionale di Poesia e Letteratura ‘Nuove Lettere’. La cerimonia di premiazione si terrà sabato 14 dicembre 2013, alle ore 17, nella sala ‘Gabriele D’Annunzio’ dell’Istituto Italiano di Cultura di Napoli, in Via Bernardo Cavallino 9. L’ingresso è libero. Info: 348.5105048
“Via del Ninfeo, un'estate” è l’opera prima di Maria Rosaria Faggiano, avvocata leccese con la passione per la scrittura, impegnata nel campo della difesa dei diritti degli immigrati e delle donne. Il romanzo, pubblicato a novembre 2012, è una storia tinta di giallo. Parte, difatti, dalla scomparsa di una donna rumena e si svolge durante un’estate, ma diventa anche occasione per ripercorre luoghi e atmosfere della vita salentina. Maria Rosaria Faggiano in questa sua opera ha la capacità di addentrarsi nel mondo dei diversi, degli invisibili, di persone che ci vivono accanto, ma dalle quali ci discostiamo o delle quali non vorremmo riconoscerne l’esistenza. La scrittura scorrevole, chiara, senza orpelli, diretta, e gli argomenti che ben si equilibrano alla suspence, hanno stimolato l'interesse del pubblico che ne sta apprezzando la lettura.
Del romanzo hanno scritto:
'...fin dalle prime pagine si ha la sensazione di qualcosa che deve accadere, ...le cose si sono messe in moto e non si possono fermare, le parole formano l’azione visibile della storia, ne facilitano l'immagine, ed il lettore ne viene coinvolto grazie alla tensione nella narrazione, ...Il ritmo del racconto permette di far entrare una serie di storie portandole avanti tutte dove il fine ultimo è la presa di coscienza/conoscenza...’. (Ambra Biscuso, 21.11.2012). 'Maryros Faggiano è abile nello scavo psicologico dei personaggi, come nel dare un incedere minimalista al plot. Nulla sfugge al suo sguardo sospeso fra ieri e oggi, un passato fatto di dolci ricordi e gaie abitudini, quando il tempo aveva una sua modulazione sensuale e un oggi che sfugge indecifrabile e torbido. Con questa opera prima si colloca nell’alveo delle nuove narratrici mediterranee bagnando i topoi della sua scrittura ai format di una città “aperta”, che si arricchisce del dialogo e del confronto da cui trae linfa e ricchezza umana. Calcangeli è un piccolo editore salentino che da 7 anni scannerizza con passione il territorio in cerca di nuovi talenti (e la Faggiano lo è). Quel che la grande editoria non fa più da tempo, avendo scelto la letteratura di consumo, di genere, quella che fa il verso a se stessa. Legittimo, ma strategicamente di corto respiro, della serie “mordi e fuggi”. Francesco Greco (Giornale di Puglia, 26.11.2012). 'È, insomma, un piacevole libro "fatto in casa" in tutti i sensi; e anche le fobie, gli svenimenti e i drammi che attraversano la vita della protagonista e delle sue amiche sono parte di una costruzione positiva nel complesso, sopratutto perché collocata nelle vecchie case del centro storico leccese, dove colori, sapori, odori e persone sono proprio diversi. Non migliori o peggiori: diversi. Diversi e basta. Ma proprio per questo, interessanti da seguire nelle sempre imprevedibili avventure nelle quali vanno a cacciarsi'. Raffaele Polo (rubrica 'In Vetrina', Nuovo Quotidiano di Puglia, 10.12.2012).
’Maria Rosaria Faggiano, avvocato specializzato nel diritto dell’immigrazione e impegnata in un’associazione che si occupa dei diritti delle donne, esce in libreria con un giallo toccante e dai contorni cupi e scabrosi (…).
…Un altro protagonista è il Salento, che fa da sfondo al giallo. L’autrice ne descrive, all’occorrenza, le bellezze, indugiando sui colori e sui profumi che rendono unica questa terra. Trasporta il lettore tra le lussuose ville di Santa Caterina; tra il mare, dal colore cangiante, di Santa Maria di Leuca o di Gallipoli. Dentro il centro storico di Lecce e le sue peculiarità - le case costruite con la pietra leccese e le volte a stella, i ninfei e i tesori sconosciuti anche dagli stessi leccesi. All’interno delle ricorrenze e degli eventi, come la festa del Santo Patrono, la Notte della Taranta o la Notte Bianca, grazie alle quali il resto d’Italia, e non solo, ha imparato a conoscere e apprezzare le tradizioni del nostro territorio. L’autrice rende viva e presente, in ogni circostanza, una terra amata e odiata nello stesso tempo da chi, pur comprendendone i limiti e le mancanze, senza riserve, ne apprezza le bellezze, i misteri, la storia’.
Emanuela Boccassini 6.3.2013.
Il Premio è stato assegnato dall’Istituto Italiano di Cultura di Napoli in collaborazione con la Rivista Internazionale di Poesia e Letteratura ‘Nuove Lettere’. La cerimonia di premiazione si terrà sabato 14 dicembre 2013, alle ore 17, nella sala ‘Gabriele D’Annunzio’ dell’Istituto Italiano di Cultura di Napoli, in Via Bernardo Cavallino 9. L’ingresso è libero. Info: 348.5105048
“Via del Ninfeo, un'estate” è l’opera prima di Maria Rosaria Faggiano, avvocata leccese con la passione per la scrittura, impegnata nel campo della difesa dei diritti degli immigrati e delle donne. Il romanzo, pubblicato a novembre 2012, è una storia tinta di giallo. Parte, difatti, dalla scomparsa di una donna rumena e si svolge durante un’estate, ma diventa anche occasione per ripercorre luoghi e atmosfere della vita salentina. Maria Rosaria Faggiano in questa sua opera ha la capacità di addentrarsi nel mondo dei diversi, degli invisibili, di persone che ci vivono accanto, ma dalle quali ci discostiamo o delle quali non vorremmo riconoscerne l’esistenza. La scrittura scorrevole, chiara, senza orpelli, diretta, e gli argomenti che ben si equilibrano alla suspence, hanno stimolato l'interesse del pubblico che ne sta apprezzando la lettura.
Del romanzo hanno scritto:
'...fin dalle prime pagine si ha la sensazione di qualcosa che deve accadere, ...le cose si sono messe in moto e non si possono fermare, le parole formano l’azione visibile della storia, ne facilitano l'immagine, ed il lettore ne viene coinvolto grazie alla tensione nella narrazione, ...Il ritmo del racconto permette di far entrare una serie di storie portandole avanti tutte dove il fine ultimo è la presa di coscienza/conoscenza...’. (Ambra Biscuso, 21.11.2012). 'Maryros Faggiano è abile nello scavo psicologico dei personaggi, come nel dare un incedere minimalista al plot. Nulla sfugge al suo sguardo sospeso fra ieri e oggi, un passato fatto di dolci ricordi e gaie abitudini, quando il tempo aveva una sua modulazione sensuale e un oggi che sfugge indecifrabile e torbido. Con questa opera prima si colloca nell’alveo delle nuove narratrici mediterranee bagnando i topoi della sua scrittura ai format di una città “aperta”, che si arricchisce del dialogo e del confronto da cui trae linfa e ricchezza umana. Calcangeli è un piccolo editore salentino che da 7 anni scannerizza con passione il territorio in cerca di nuovi talenti (e la Faggiano lo è). Quel che la grande editoria non fa più da tempo, avendo scelto la letteratura di consumo, di genere, quella che fa il verso a se stessa. Legittimo, ma strategicamente di corto respiro, della serie “mordi e fuggi”. Francesco Greco (Giornale di Puglia, 26.11.2012). 'È, insomma, un piacevole libro "fatto in casa" in tutti i sensi; e anche le fobie, gli svenimenti e i drammi che attraversano la vita della protagonista e delle sue amiche sono parte di una costruzione positiva nel complesso, sopratutto perché collocata nelle vecchie case del centro storico leccese, dove colori, sapori, odori e persone sono proprio diversi. Non migliori o peggiori: diversi. Diversi e basta. Ma proprio per questo, interessanti da seguire nelle sempre imprevedibili avventure nelle quali vanno a cacciarsi'. Raffaele Polo (rubrica 'In Vetrina', Nuovo Quotidiano di Puglia, 10.12.2012).
’Maria Rosaria Faggiano, avvocato specializzato nel diritto dell’immigrazione e impegnata in un’associazione che si occupa dei diritti delle donne, esce in libreria con un giallo toccante e dai contorni cupi e scabrosi (…).
…Un altro protagonista è il Salento, che fa da sfondo al giallo. L’autrice ne descrive, all’occorrenza, le bellezze, indugiando sui colori e sui profumi che rendono unica questa terra. Trasporta il lettore tra le lussuose ville di Santa Caterina; tra il mare, dal colore cangiante, di Santa Maria di Leuca o di Gallipoli. Dentro il centro storico di Lecce e le sue peculiarità - le case costruite con la pietra leccese e le volte a stella, i ninfei e i tesori sconosciuti anche dagli stessi leccesi. All’interno delle ricorrenze e degli eventi, come la festa del Santo Patrono, la Notte della Taranta o la Notte Bianca, grazie alle quali il resto d’Italia, e non solo, ha imparato a conoscere e apprezzare le tradizioni del nostro territorio. L’autrice rende viva e presente, in ogni circostanza, una terra amata e odiata nello stesso tempo da chi, pur comprendendone i limiti e le mancanze, senza riserve, ne apprezza le bellezze, i misteri, la storia’.
Emanuela Boccassini 6.3.2013.