LECCE - “Credo che bisogna fare un passo alla volta e sono tanti i passi che bisogna compiere in questo cammino di risanamento, riqualificazione e rilancio. Oggi è una giornata importante: irrobustiamo e modernizziamo l’offerta sanitaria, riuscendo anche a fare un salto di civiltà”.
Così il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, intervenendo questa mattina insieme all’Assessore al Welfare Elena Gentile nella Sala Conferenze del Polo Oncologico del Presidio Ospedaliero “Vito Fazzi” di Lecce, alla conferenza stampa di presentazione di alcune nuove strutture sanitarie. Si tratta dell’ala di degenza della U.O. Chirurgia generale e del Servizio Dialisi della U.O Nefrologia per quanto riguarda il “Fazzi” di Lecce, del Ser.T di San Cesario di Lecce, dell’U.O. Rianimazione dell’Ospedale “Sacro Cuore” di Gallipoli e della “Casa della Salute” di Ugento.
“Avere reparti – ha spiegato Vendola – in cui sono ricoverati sei persone per stanza, senza bagno, significa essere ancora prigionieri di un mondo ingiusto. Avere finalmente reparti con due degenti per camera, stanze civili e pulite, significa che l’ammalato non è più il pacco postale da collocare, ma è il centro attorno cui si organizza un ospedale”.
“Per me – ha concluso Vendola – è molto importante. La nuova chirurgia, la nuova dialisi, il Ser.T di San Cesario, il nuovo reparto di Rianimazione di Gallipoli, la nuova Casa della Salute di Ugento sono segnali che danno conforto a migliaia di ammalati, che si vedono finalmente considerati come cittadini e non come pratiche burocratiche”.
Durante la conferenza stampa l’Assessore Gentile ha sottoscritto il Protocollo d’Intesa con l’Associazione “Tria Corda” ONLUS per il “Progetto Ospedale Pediatrico”. Il Protocollo stabilisce un’azione congiunta tra Regione Puglia, Asl e Associazione “Tria Corda” per la progettazione tecnico-economico-finanziaria e la realizzazione di un Ospedale Pediatrico del Salento. Tale azione sarà diretta, in via prioritaria, alla progettazione di un Polo Pediatrico negli spazi che si renderanno disponibili.
“Le strutture – ha spiegato Vendola – vengono sostenute in due maniere: non solo riorganizzando i reparti, mettendo dentro ciò che di più moderno esista dal punto di vista tecnologico, ma anche consentendo la migliore organizzazione del lavoro. Penso che l’offerta debba partire dalla domanda, cioè dalla conoscenza di quali siano i bisogni reali degli ammalati, che non sono una metafora, ma sono donne e uomini, sono vecchi e sono bambini. È una domanda che va interrogata e conosciuta. Per esempio, un bambino disabile pone domande molto complesse, da un punto di vista anche della
cura e dell’assistenza, ad un ospedale che vuole essere accogliente. Bisogna avere questa intelligenza della realtà. Mettere l’ammalato al centro è d’obbligo”.
“Proviamo a immaginare – ha spiegato Elena Gentile – un luogo esclusivamente dedicato ai bambini e alle bambine, dove costruire profili di presa in carico più moderni e ancora più specialistici. In questi mesi cercheremo di ricostruire la cultura pediatrica in questa regione, che forse negli ultimi anni è stata messa un po’ da parte. La domanda di salute e di benessere che viene da questa fascia di età necessita di un impegno particolare”.
Secondo l’Assessore al Welfare il tema delle risorse “è un tema residuale, perché abbiamo ancora opportunità di utilizzare il Fesr. Le risorse comunitarie, che ci rinvengono da una programmazione importante, hanno consentito, anche in questo territorio, l’implementazione della rete territoriale e l’acquisizione di nuove tecnologie. Io, quindi, non porrei l’accento sul tema delle risorse economiche, ma sul tema della qualità del progetto. Questo è un passaggio importante. In Puglia abbiamo un solo grande centro di riferimento per le cure pediatriche: l’Ospedale Giovanni XXIII di Bari, che purtroppo però non riesce più a soddisfare la domanda, con il risultato che c’è tanta mobilità passiva. Molti bambini, con le loro famiglie, sono costretti ad emigrare. Penso che questo obiettivo ci aiuterà non solo a migliorare la qualità dell’assistenza, ma anche a ridurre la mobilità passiva che è, tra gli impegni in agenda, certamente quello più rilevante”.
L’Assessore Gentile si è poi soffermata sui nuovi reparti (Chirurgia Generale e Dialisi) del “Fazzi”, che sono stati inaugurati questa mattina. “Era da tempo ha detto – che i pazienti di questo ospedale, i cittadini di questa città e di questa provincia attendevano la conclusione di lavori importanti, per restituire dignità ai luoghi di cura, per implementare ancora di più la qualità dell’assistenza. Sono molto soddisfatta perché in pochissimi mesi abbiamo superato ostacoli importanti che avevano rallentato, oltre ogni previsione, la durata dei lavori. Oggi inauguriamo i nuovi locali della chirurgia e della dialisi.
Un bel passo in avanti per chiudere al meglio una vicenda che poteva comportare tempi assai più lunghi rispetto al previsto”.
Così il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, intervenendo questa mattina insieme all’Assessore al Welfare Elena Gentile nella Sala Conferenze del Polo Oncologico del Presidio Ospedaliero “Vito Fazzi” di Lecce, alla conferenza stampa di presentazione di alcune nuove strutture sanitarie. Si tratta dell’ala di degenza della U.O. Chirurgia generale e del Servizio Dialisi della U.O Nefrologia per quanto riguarda il “Fazzi” di Lecce, del Ser.T di San Cesario di Lecce, dell’U.O. Rianimazione dell’Ospedale “Sacro Cuore” di Gallipoli e della “Casa della Salute” di Ugento.
“Avere reparti – ha spiegato Vendola – in cui sono ricoverati sei persone per stanza, senza bagno, significa essere ancora prigionieri di un mondo ingiusto. Avere finalmente reparti con due degenti per camera, stanze civili e pulite, significa che l’ammalato non è più il pacco postale da collocare, ma è il centro attorno cui si organizza un ospedale”.
“Per me – ha concluso Vendola – è molto importante. La nuova chirurgia, la nuova dialisi, il Ser.T di San Cesario, il nuovo reparto di Rianimazione di Gallipoli, la nuova Casa della Salute di Ugento sono segnali che danno conforto a migliaia di ammalati, che si vedono finalmente considerati come cittadini e non come pratiche burocratiche”.
Durante la conferenza stampa l’Assessore Gentile ha sottoscritto il Protocollo d’Intesa con l’Associazione “Tria Corda” ONLUS per il “Progetto Ospedale Pediatrico”. Il Protocollo stabilisce un’azione congiunta tra Regione Puglia, Asl e Associazione “Tria Corda” per la progettazione tecnico-economico-finanziaria e la realizzazione di un Ospedale Pediatrico del Salento. Tale azione sarà diretta, in via prioritaria, alla progettazione di un Polo Pediatrico negli spazi che si renderanno disponibili.
“Le strutture – ha spiegato Vendola – vengono sostenute in due maniere: non solo riorganizzando i reparti, mettendo dentro ciò che di più moderno esista dal punto di vista tecnologico, ma anche consentendo la migliore organizzazione del lavoro. Penso che l’offerta debba partire dalla domanda, cioè dalla conoscenza di quali siano i bisogni reali degli ammalati, che non sono una metafora, ma sono donne e uomini, sono vecchi e sono bambini. È una domanda che va interrogata e conosciuta. Per esempio, un bambino disabile pone domande molto complesse, da un punto di vista anche della
cura e dell’assistenza, ad un ospedale che vuole essere accogliente. Bisogna avere questa intelligenza della realtà. Mettere l’ammalato al centro è d’obbligo”.
“Proviamo a immaginare – ha spiegato Elena Gentile – un luogo esclusivamente dedicato ai bambini e alle bambine, dove costruire profili di presa in carico più moderni e ancora più specialistici. In questi mesi cercheremo di ricostruire la cultura pediatrica in questa regione, che forse negli ultimi anni è stata messa un po’ da parte. La domanda di salute e di benessere che viene da questa fascia di età necessita di un impegno particolare”.
Secondo l’Assessore al Welfare il tema delle risorse “è un tema residuale, perché abbiamo ancora opportunità di utilizzare il Fesr. Le risorse comunitarie, che ci rinvengono da una programmazione importante, hanno consentito, anche in questo territorio, l’implementazione della rete territoriale e l’acquisizione di nuove tecnologie. Io, quindi, non porrei l’accento sul tema delle risorse economiche, ma sul tema della qualità del progetto. Questo è un passaggio importante. In Puglia abbiamo un solo grande centro di riferimento per le cure pediatriche: l’Ospedale Giovanni XXIII di Bari, che purtroppo però non riesce più a soddisfare la domanda, con il risultato che c’è tanta mobilità passiva. Molti bambini, con le loro famiglie, sono costretti ad emigrare. Penso che questo obiettivo ci aiuterà non solo a migliorare la qualità dell’assistenza, ma anche a ridurre la mobilità passiva che è, tra gli impegni in agenda, certamente quello più rilevante”.
L’Assessore Gentile si è poi soffermata sui nuovi reparti (Chirurgia Generale e Dialisi) del “Fazzi”, che sono stati inaugurati questa mattina. “Era da tempo ha detto – che i pazienti di questo ospedale, i cittadini di questa città e di questa provincia attendevano la conclusione di lavori importanti, per restituire dignità ai luoghi di cura, per implementare ancora di più la qualità dell’assistenza. Sono molto soddisfatta perché in pochissimi mesi abbiamo superato ostacoli importanti che avevano rallentato, oltre ogni previsione, la durata dei lavori. Oggi inauguriamo i nuovi locali della chirurgia e della dialisi.
Un bel passo in avanti per chiudere al meglio una vicenda che poteva comportare tempi assai più lunghi rispetto al previsto”.