di Francesco Greco.
LECCE – Agli Obama l’olio pugliese è piaciuto un sacco. Al Presidente, alla First Lady Michelle, alle due figlie Natasha (Sasha) e Malia Ann. Poteva essere altrimenti, se è vero che l’olio nostrano è il “re” della dieta mediterranea (dichiarata dall’Unesco “patrimonio universale”), di cui ogni giorno si scoprono nuove proprietà organolettiche? E così si sono trasformati in testimonial planetari del brand che caratterizza la Puglia, il dono che al dea Athena fece agli uomini per condire i cibi, illuminare le case, far bello il proprio corpo.
L’idea venne ai geniali ragazzi di “Repubblica Salentina”, studenti dell’Istituto Tecnico Commerciale “Galileo Galilei-Oronzo Gabriele Costa” di Lecce. Esiste, in agro di Vernole (Lecce), un ulivo secolare, forse il più vecchio di tutta la Puglia (intorno ai 1400 anni!). E che quindi ricorda Teodorico, Re dei Goti, nella lunga marcia per conquistare l’Italia.
Per molto tempo si è pensato che, almeno in Salento, il più carico di anni fosse un “gemello” in agro di Alessano (9 secoli), sulla via per Specchia (la zona detta “Crocefisso”: ricade nel fondo di Giuliano Rizzo, lo censì il maestro di Casarano Algimiro Borgia): assistè all’ascesa e il declino di Federico di Svevia, il “Puer Apuliae” (“Vivit et non vivit”). E dunque questi studenti esperti di marketing, che si sono inventati la metafisica Repubblica Salentina (la definiscono “uno stato d’animo”), pensarono bene, due anni fa, di “regalare” l’ulivo secolare detto “la Regina” a Michelle Robinson, moglie 49enne (è nata a Chicago, Illinois, Usa) moglie di Barack Hassan Obama, 52 enne (è nato a Honolulu, nelle Hawaii), 44° Presidente degli Stati Uniti d’America, al suo secondo mandato.
A maggio del 2012, con un atto ufficiale, “Repubblica Salentina” assegnò a Michelle Obama (foto su www.dietamediterranea/michelleobama) il maestoso ulivo di proprietà di Ines Maria Antonacci “quale riconoscimento – spiegava la motivazione - per tutto l’impegno e la passione profuse a sostegno della nostra Dieta Mediterranea”. La promozione di tale dieta è valsa ai ragazzi leccesi l’International Global Junior Challenge (19 ottobre 2012).
Non potevano, ovvio, far tutto da soli: le persone intelligenti, sebbene eccellenze del territorio, fanno rete. E infatti in questa fantastica avventura hanno coinvolto la Provincia di Lecce (nello specifico gli assessorati a Turismo, Agricoltura, Istruzione), il dirigente scolastico del ”Galilei-Costa” prof. Adalberto Mazzotta, i Comuni di Lecce, Vernole e Copertino, la Camera di Commercio salentina, Unaprol, Coldiretti, la Cooperativa Sant’Anna, i proprietari dell’uliveto, altri dirigenti scolastici e studenti grandi e piccoli. E, tutti insieme appassionatamente, il 27 ottobre 2012, un piovoso sabato d’autunno, si danno da fare con la raccolta sotto i rami possenti della “Regina” nel clima di festa che regna in autunno in tutti gli uliveti. 320 chili di frutto, dopo la spremitura a freddo avvenuta in giornata alla Coop. Sant’Anna, danno circa 40 chili di ottimo extravergine.
Ottimo, “di gran pregio” perché, dopo un’accurata analisi chimica, tecnica, tossicologica e batteriologica (tarato dal sistema Unaprol), il suo grado di acidità è risultato pari allo zero: praticamente siamo dinanzi a un capolavoro della natura. Smentito, peraltro, un luogo comune: che l’olio di questo tipo si faccia solo con le “ìnzete” (le piante giovani, messe a dimora da poco) e non con le secolari. Olio color verde scuro, fruttato, detto “nettare della Regina” che è stato inviato alla Casa Bianca, graditissimo, per la mensa presidenziale.
Al tempo dell’hashtag, la notizia fa il giro del mondo. Arriva in Canada, India, Australia, Argentina, Usa, Colombia, Cina, ecc. e in tutta l’Europa. Oltre che sui giornali e i siti web più potenti e cliccati (Yahoo!, Msn, Iams, ecc.), è data dalle catene tv: Nba, MyFox, Sky, ecc. Lingue usate: inglese, francese, tedesco, arabo, spagnolo, portoghese, hindi, messicano. In tutto raggiunge circa 13 milioni di persone. Non male per la Dieta Mediterranea e per l’olio di Puglia, se si considera che tutto è a costo zero. Ogni giorno a Vernole, alla Cooperativa Sant’Anna giungono italiani e stranieri ansiosi di conoscere, e fotografare S. A. R. la “Regina”, l’ulivo di Michelle Obama. Incluso un gruppo di funzionari FAO. Non è tutto: sempre nell’autunno 2012, “Repubblica Salentina” ha stilato in inglese e inoltrato un comunicato-stampa che riassume quanto detto sinora (ma che illustrava anche le bellezze naturali, paesaggistiche, architettoniche del Salento) e che è giunto nella casella di posta elettronica di ben 18.500 giornalisti sparsi nel mondo.
I ragazzi leccesi dovrebbero tenere corsi di master e dottorati di ricerca su come si promuove il territorio. E non è finita qui. Ultimissime dalla White House: la signora Obama informa che alla prossima visita ufficiale del marito in Italia “farò di tutto per venire a conoscere il mio ulivo millenario”. Il Salento la aspetta.
LECCE – Agli Obama l’olio pugliese è piaciuto un sacco. Al Presidente, alla First Lady Michelle, alle due figlie Natasha (Sasha) e Malia Ann. Poteva essere altrimenti, se è vero che l’olio nostrano è il “re” della dieta mediterranea (dichiarata dall’Unesco “patrimonio universale”), di cui ogni giorno si scoprono nuove proprietà organolettiche? E così si sono trasformati in testimonial planetari del brand che caratterizza la Puglia, il dono che al dea Athena fece agli uomini per condire i cibi, illuminare le case, far bello il proprio corpo.
L’idea venne ai geniali ragazzi di “Repubblica Salentina”, studenti dell’Istituto Tecnico Commerciale “Galileo Galilei-Oronzo Gabriele Costa” di Lecce. Esiste, in agro di Vernole (Lecce), un ulivo secolare, forse il più vecchio di tutta la Puglia (intorno ai 1400 anni!). E che quindi ricorda Teodorico, Re dei Goti, nella lunga marcia per conquistare l’Italia.
Per molto tempo si è pensato che, almeno in Salento, il più carico di anni fosse un “gemello” in agro di Alessano (9 secoli), sulla via per Specchia (la zona detta “Crocefisso”: ricade nel fondo di Giuliano Rizzo, lo censì il maestro di Casarano Algimiro Borgia): assistè all’ascesa e il declino di Federico di Svevia, il “Puer Apuliae” (“Vivit et non vivit”). E dunque questi studenti esperti di marketing, che si sono inventati la metafisica Repubblica Salentina (la definiscono “uno stato d’animo”), pensarono bene, due anni fa, di “regalare” l’ulivo secolare detto “la Regina” a Michelle Robinson, moglie 49enne (è nata a Chicago, Illinois, Usa) moglie di Barack Hassan Obama, 52 enne (è nato a Honolulu, nelle Hawaii), 44° Presidente degli Stati Uniti d’America, al suo secondo mandato.
A maggio del 2012, con un atto ufficiale, “Repubblica Salentina” assegnò a Michelle Obama (foto su www.dietamediterranea/michelleobama) il maestoso ulivo di proprietà di Ines Maria Antonacci “quale riconoscimento – spiegava la motivazione - per tutto l’impegno e la passione profuse a sostegno della nostra Dieta Mediterranea”. La promozione di tale dieta è valsa ai ragazzi leccesi l’International Global Junior Challenge (19 ottobre 2012).
Il possente e munifico ulivo secolare 'La Regina' |
Ottimo, “di gran pregio” perché, dopo un’accurata analisi chimica, tecnica, tossicologica e batteriologica (tarato dal sistema Unaprol), il suo grado di acidità è risultato pari allo zero: praticamente siamo dinanzi a un capolavoro della natura. Smentito, peraltro, un luogo comune: che l’olio di questo tipo si faccia solo con le “ìnzete” (le piante giovani, messe a dimora da poco) e non con le secolari. Olio color verde scuro, fruttato, detto “nettare della Regina” che è stato inviato alla Casa Bianca, graditissimo, per la mensa presidenziale.
Al tempo dell’hashtag, la notizia fa il giro del mondo. Arriva in Canada, India, Australia, Argentina, Usa, Colombia, Cina, ecc. e in tutta l’Europa. Oltre che sui giornali e i siti web più potenti e cliccati (Yahoo!, Msn, Iams, ecc.), è data dalle catene tv: Nba, MyFox, Sky, ecc. Lingue usate: inglese, francese, tedesco, arabo, spagnolo, portoghese, hindi, messicano. In tutto raggiunge circa 13 milioni di persone. Non male per la Dieta Mediterranea e per l’olio di Puglia, se si considera che tutto è a costo zero. Ogni giorno a Vernole, alla Cooperativa Sant’Anna giungono italiani e stranieri ansiosi di conoscere, e fotografare S. A. R. la “Regina”, l’ulivo di Michelle Obama. Incluso un gruppo di funzionari FAO. Non è tutto: sempre nell’autunno 2012, “Repubblica Salentina” ha stilato in inglese e inoltrato un comunicato-stampa che riassume quanto detto sinora (ma che illustrava anche le bellezze naturali, paesaggistiche, architettoniche del Salento) e che è giunto nella casella di posta elettronica di ben 18.500 giornalisti sparsi nel mondo.
I ragazzi leccesi dovrebbero tenere corsi di master e dottorati di ricerca su come si promuove il territorio. E non è finita qui. Ultimissime dalla White House: la signora Obama informa che alla prossima visita ufficiale del marito in Italia “farò di tutto per venire a conoscere il mio ulivo millenario”. Il Salento la aspetta.
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