Pd: Renzi segretario. "Restiamo ribelli". Subito scontro con Grillo

MILANO -  "Si sciolga il Parlamento e al voto con il Mattarellum. Sarà il prossimo Parlamento a fare la nuova legge elettorale". Lo dichiara su Twitter Beppe Grillo, che aggiunge l'hashtag "#renziecaccialagrana", in risposta al segretario del Pd che aveva promesso di rinunciare ai 40 milioni di rimborsi. "'Beppe firma qua - aveva proposto Renzi -  hai 160 parlamentari decisivi per fare le riforme. Io sono disponibile a rinunciare ai 40 milioni del prossimo anno se tu ti impegni per superare il Senato, abolire le Province e su legge elettorale".

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"Renzi - ribatte il leader M5S - aveva annunciato una 'sorpresina'. C'è stata invece solo una scorreggina". E' quanto si legge sul blog di Beppe Grillo, in risposta alle parole di Matteo Renzi. "I rimborsi elettorali - si legge ancora - vanno restituiti agli italiani, non a Grillo".

Il sindaco di Firenze Matteo Renzi è stato proclamato segretario del Pd dall'ex responsabile Organizzazione Davide Zoggia che ha letto i risultati ufficiali del congresso. Gianni Cuperlo è stato eletto presidente del Pd "a grandissima maggioranza", come ha sottolineato Zoggia dopo il voto dei delegati in assemblea.

''Restiamo ribelli'' e cambiamo l'Italia. ''Ciascuno di noi ha il suo pantheon di ribelli'', ha detto Matteo Renzi. ''Ma l'essere ribelli è soprattutto una sfida con se stessi'', ha aggiunto. ''Si è ribelli se ciascuno di noi prova a cambiare la quotidianità: dobbiamo essere capaci di cambiare nel nostro piccolo l'Italia''. ''Il voto degli elettori delle primarie è l'ultimo appello che ci hanno dato per dire: cambia il Pd per cambiare l'Italia. Non hanno votato solo il candidato ma il Pd, visto come unico interlocutore per un cambiamento senza se e senza ma''. ''Non si tratta di fare la pacificazione fra noi e Berlusconi ma si tratta di fare la pace con gli italiani, di fare la pace fra i politici e gli italiani''. ''La rottamazione si è imposta come il bisogno di chi crede nella politica di un netto stacco rispetto al passato. O si volta pagina o il passato è confinato in un museo.

Ha senso difendere la nostra storia solo se capaci di scrivere una pagina nuova. Casa nostra è sulla frontiera non al museo delle cere''. ''Se alle prossime europee si va con risultati di governo balbettanti la responsabilità non ce l'avranno né Grillo né Berlusconi, laresponsabilità cadrà tutta in toto in testa al Pd''. Ha detto il segreatrio del Pd annunciando ''una agenda per il prossimo anno'' di governo e ''una visione per i prossimi 15 anni in Italia''. "Bisogna partire da un accordo alla tedesca, voce per voce, punto per punto e con i tempi stabiliti per i prossimi 12-15 mesi". E' la proposta avanzata da Renzi. ''Entro un mese'' un progetto di legge per semplificare le regole del lavoro: è l'impegno preso da Renzi all'assemblea, in cui ha detto che il primo punto dell'agenda di governo dovrà essere ''un gigantesco piano'' per il lavoro, con punto di partenza ''la fine dell'era ideologica sul lavoro''.
"Piangere e fare grandi proclami dopo le stragi e poi dimenticarli è inaccettabile. Nel patto di coalizione serve l'impegno a modificare la Bossi-Fini e inserire lo jus soli". ''Io sono fra quelli più prudenti'' ma ''il tema delle unioni civili lo metteremo nel patto di coalizione, che piaccia a Giovanardi o no: noi siamo il Pd''. Poi rivolgendosi a Grillo sul tema delle riforme: ''Ci stai a giocare in modo pulito e trasparente senza accordi senza patti? Se sei disponibile, il Pd è davanti a te e non dietro''. ''Se ci stai, si fa - aggiunge -. Se noi ci stai, sei per l'ennesima volta un chiacchierone e l'espressione buffone vale per te''.

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LETTA, NOSTRO PARTITO BARICENTRO DEMOCRAZIA - "Il nostro partito è il baricentro, il pilastro della democrazia italiana. Vorrei fosse chiaro a noi stessi''. Così il premier Enrico Letta (in tenuta informale con camicia, maglione blu, pantaloni sportivi verde militare e sneakers ai piedi) parla all'assemblea del Pd a Milano richiamando il partito.

EPIFANI, COMPETIZIONE FA BENE -"Un pò di competizione nelle democrazie fa bene". Così Guglielmo Epifani replica a chi gli chiede cosa pensa di una sfida tra il premier Enrico Letta e Matteo Renzi. Prima dell'inizio dell'assemblea del Partito democratico, Epifani sottolinea che la competizione "stimola a far bene a vicenda" e anche le primarie dimostrano "una volontà di sfidarsi e di vincere. Io penso che noi sapremo restare uniti". Renzi "ha avuto un mandato politico fortissimo, è un uomo di un'altra generazione per cui è chiaro - aggiunge Epifani - che siamo di fronte ad una svolta generazionale, ma non penso ci sia una svolta nei valori".

CUPERLO, SE CARICA PRESIDENZA NON COMPATIBILE CON MIO PROGETTO LASCIO - Tra i primi ad arrivare all'assemblea Pd Gianni Cuperlo, che assicura: "Se dovessi prendere atto" che la carica di presidente del partito "non è compatibile" con le idee e il progetto politico portato avanti fin qui, "non avrei mezzo secondo di dubbio a lasciare questo ruolo".

Ora, esorta Cuperlo, "dobbiamo entrare tutti insieme in una nuova fase e provare a toglierci le casacche indossate fin qui, per capire se siamo in grado di indossarne una nuova. Noi abbiamo perso, ma sono profondamente convinto che abbiamo seminato del buono e del giusto". Dobbiamo essere "disponibili a stare in campo in modo unitario" difendendo le istituzioni.

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