di Andrea Stano - Grande partita quella tra Napoli ed Inter, il posticipo della sedicesima giornata. Tre punti che pesano come macigni per il Napoli; ennesima delusione per la squadra allenata da Walter Mazzarri.
I neroazzurri, avvezzi ai pareggi in trasferta, non hanno mai perso lontani da San Siro dove sono caduti solo una volta contro la Roma. Fuori casa l'Inter segna di più e incassa meno gol (il computo è 19/6).
Il Napoli arriva all'atteso incontro dopo un pareggio ed una sconfitta (l'unica casalinga, contro il Parma) al San Paolo dove i partenopei hanno subito 6 delle 17 reti totali e realizzato tre gol in più di quanto fatto in trasferta.
La sfida nella sfida riguarda i due allenatori, entrambi ex delle rispettive avversarie.
Ancora assente Hamsik, Benitez preferisce Mertens a Pandev nel tridente a supporto di Gonzalo Higuain, ultimamente in forma smagliante.
Mazzarri recupera Icardi che, però, parte dalla panchina.
Il Napoli trova subito la rete del vantaggio al nono minuto con il Pipita che approfitta del maldestro rinvio di testa di Nagatomo impallinando Handanovic con un preciso sinistro al volo. L'Inter cerca di reagire e si affida all'intelligenza tattica di Cambiasso per imbeccare i centravanti.
Su una improvvisa ripartenza il Napoli colpisce il palo con Insigne, servito da uno strabiliante Higuain, facendo trasalire gli ospiti. Ancora a secco il campioncino napoletano in questo campionato.
E' comunque l'Inter a fare la partita e Palacio sfiora il gol sugli sviluppi di un calcio da fermo. Appuntamento rinviato di qualche minuto quando al 34esimo arriva il pareggio. Azione insistita di Guarin sull'out di destra, cross in mezzo, velo di Palacio, Alvarez sistema per Cambiasso che timbra il quarto cartellino stagionale. 1 a 1 e giochi riaperti.
Passano solamente quattro minuti, però, e il Napoli si ritrova nuovamente a comandare. Dzemaili si lavora Ranocchia, attende l'arrivo di Mertens a rimorchio e il belga ripaga il suo sacrificio sfoderando un destro a giro strepitoso che fa godere i supporters azzurri. Altro contropiede fulmineo dei padroni di casa che al 41esimo trovano persino il terzo gol. Splendida palla di Higuain per Insigne che calcia forte, Handanovic non trattiene consentendo a Dzemaili di segnare di rapina. Quando il Napoli si presenta in aria di rigore avversaria fa davvero paura.
Ma le emozioni di questo primo tempo non sono terminate perchè al 47esimo Nagatomo, riscattando l'errore di inizio partita, si avventa su un pallone vagante in aria di rigore, dopo la respinta di Rafel sulla battuta di Guarin, oggi decisamente più attivo rispetto alle sue consuete prestazioni. Squadre negli spogliatoi sul punteggio di 3 a 2.
Nella ripresa un ottimo Rafael nega il gol prima a Nagatomo, poi a Guarin. Il secondo tempo è altrettanto spettacolare del primo.
Al 26esimo l’Inter rimane in dieci uomini. Alvarez, già ammonito, colpisce con la mano su un contrasto con Inler e viene spedito sotto la doccia dall’arbitro Tagliavento, fresco di polemiche europee dopo i pasticci in Schalke-Basilea.
Per i nerazzurri la partita, di per sé in salita, si complica ulteriormente. Per un quarto d’oro l’Inter preme con continuità , agevolata dalla stanchezza della compagine di Benitez ma nonostante ce la metta tutta, l’ennesima distrazione della sua retroguardia permette al Napoli di sfondare per la quarta ed ultima volta. La chiude Callejon (ottavo centro in campionato) in spaccata, servito da Lorenzo Insigne.
Al 47’ l’appena entrato Pandev viene steso in aria da Ranocchia; l’arbitro decreta il calcio di rigore. Dal dischetto si presenta lo stesso macedone che si fa ipnotizzare da Handanovic che devia in angolo. Secondo rigore parato con la maglia dell’Inter per il portiere sloveno ex Udinese.
Il Napoli, sempre terzo, mantiene a cinque lunghezze di distanza la Fiorentina e si porta a meno due dalla Roma che domani incrocerà il Milan al San Siro. L’Inter quinta con 28 punti.
Il prossimo turno, l’ultimo prima della sosta natalizia, sarà bollente per l’Inter che affronterà il Milan nel derby. Il Cagliari, invece, ospiterà il Napoli.
I neroazzurri, avvezzi ai pareggi in trasferta, non hanno mai perso lontani da San Siro dove sono caduti solo una volta contro la Roma. Fuori casa l'Inter segna di più e incassa meno gol (il computo è 19/6).
Il Napoli arriva all'atteso incontro dopo un pareggio ed una sconfitta (l'unica casalinga, contro il Parma) al San Paolo dove i partenopei hanno subito 6 delle 17 reti totali e realizzato tre gol in più di quanto fatto in trasferta.
La sfida nella sfida riguarda i due allenatori, entrambi ex delle rispettive avversarie.
Ancora assente Hamsik, Benitez preferisce Mertens a Pandev nel tridente a supporto di Gonzalo Higuain, ultimamente in forma smagliante.
Mazzarri recupera Icardi che, però, parte dalla panchina.
Il Napoli trova subito la rete del vantaggio al nono minuto con il Pipita che approfitta del maldestro rinvio di testa di Nagatomo impallinando Handanovic con un preciso sinistro al volo. L'Inter cerca di reagire e si affida all'intelligenza tattica di Cambiasso per imbeccare i centravanti.
Su una improvvisa ripartenza il Napoli colpisce il palo con Insigne, servito da uno strabiliante Higuain, facendo trasalire gli ospiti. Ancora a secco il campioncino napoletano in questo campionato.
E' comunque l'Inter a fare la partita e Palacio sfiora il gol sugli sviluppi di un calcio da fermo. Appuntamento rinviato di qualche minuto quando al 34esimo arriva il pareggio. Azione insistita di Guarin sull'out di destra, cross in mezzo, velo di Palacio, Alvarez sistema per Cambiasso che timbra il quarto cartellino stagionale. 1 a 1 e giochi riaperti.
Passano solamente quattro minuti, però, e il Napoli si ritrova nuovamente a comandare. Dzemaili si lavora Ranocchia, attende l'arrivo di Mertens a rimorchio e il belga ripaga il suo sacrificio sfoderando un destro a giro strepitoso che fa godere i supporters azzurri. Altro contropiede fulmineo dei padroni di casa che al 41esimo trovano persino il terzo gol. Splendida palla di Higuain per Insigne che calcia forte, Handanovic non trattiene consentendo a Dzemaili di segnare di rapina. Quando il Napoli si presenta in aria di rigore avversaria fa davvero paura.
Ma le emozioni di questo primo tempo non sono terminate perchè al 47esimo Nagatomo, riscattando l'errore di inizio partita, si avventa su un pallone vagante in aria di rigore, dopo la respinta di Rafel sulla battuta di Guarin, oggi decisamente più attivo rispetto alle sue consuete prestazioni. Squadre negli spogliatoi sul punteggio di 3 a 2.
Nella ripresa un ottimo Rafael nega il gol prima a Nagatomo, poi a Guarin. Il secondo tempo è altrettanto spettacolare del primo.
Al 26esimo l’Inter rimane in dieci uomini. Alvarez, già ammonito, colpisce con la mano su un contrasto con Inler e viene spedito sotto la doccia dall’arbitro Tagliavento, fresco di polemiche europee dopo i pasticci in Schalke-Basilea.
Per i nerazzurri la partita, di per sé in salita, si complica ulteriormente. Per un quarto d’oro l’Inter preme con continuità , agevolata dalla stanchezza della compagine di Benitez ma nonostante ce la metta tutta, l’ennesima distrazione della sua retroguardia permette al Napoli di sfondare per la quarta ed ultima volta. La chiude Callejon (ottavo centro in campionato) in spaccata, servito da Lorenzo Insigne.
Al 47’ l’appena entrato Pandev viene steso in aria da Ranocchia; l’arbitro decreta il calcio di rigore. Dal dischetto si presenta lo stesso macedone che si fa ipnotizzare da Handanovic che devia in angolo. Secondo rigore parato con la maglia dell’Inter per il portiere sloveno ex Udinese.
Il Napoli, sempre terzo, mantiene a cinque lunghezze di distanza la Fiorentina e si porta a meno due dalla Roma che domani incrocerà il Milan al San Siro. L’Inter quinta con 28 punti.
Il prossimo turno, l’ultimo prima della sosta natalizia, sarà bollente per l’Inter che affronterà il Milan nel derby. Il Cagliari, invece, ospiterà il Napoli.
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