"Stiamo parlando - ha spiegato il capo dello Stato parlando con i giornalisti che a Napoli gli chiedevano se le Camere fossero ormai delegittimate - di una sentenza della Corte costituzionale che espressamente si riferisce al parlamento attuale dicendo che esso stesso può ben approvare una riforma della legge elettorale". Quindi, ha aggiunto il presidente Napolitano, "è la Corte stessa che non mette in dubbio che c'è continuità nella legittimità del Parlamento".
"Il problema - ha spiegato il presidente parlando con i giornalisti all'entrata di Palazzo Reale a Napoli - era e resta quello dell'espressione di una volontà politica del Parlamento tesa a produrre finalmente la riforma elettorale giudicata necessaria - ha sottolineato Napolitano - da tutte le parti".
"La decisione della Corte Costituzionale non può aver stupito o colto di sorpresa chiunque abbia ricordo delle numerose occasioni in cui sono intervenuto per sollecitare fortemente il Parlamento ad intervenire a modificare la legge elettorale del 2005 almeno nei punti di più dubbia costituzionalità". Lo ha evidenziato il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, parlando con i giornalisti a Napoli. Il capo dello Stato ha spiegato che questi punti di dubbia costituzionalità erano stati segnalati "dalla stessa Corte costituzionale già nelle sentenze del gennaio 2008 e del gennaio 2012, esaminando le richieste di referendum abrogativi della legge vigente". In ogni caso, per Giorgio Napolitano, le forze politiche oltre a ribadire il superamento del sistema proporzionale dovrebbero adoperarsi per introdurre alcune modifiche costituzionali come, ad esempio, "la riduzione del numero dei parlamentari e la modifica del bicameralismo paritario".
"Il problema - ha spiegato il presidente parlando con i giornalisti all'entrata di Palazzo Reale a Napoli - era e resta quello dell'espressione di una volontà politica del Parlamento tesa a produrre finalmente la riforma elettorale giudicata necessaria - ha sottolineato Napolitano - da tutte le parti".
"La decisione della Corte Costituzionale non può aver stupito o colto di sorpresa chiunque abbia ricordo delle numerose occasioni in cui sono intervenuto per sollecitare fortemente il Parlamento ad intervenire a modificare la legge elettorale del 2005 almeno nei punti di più dubbia costituzionalità". Lo ha evidenziato il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, parlando con i giornalisti a Napoli. Il capo dello Stato ha spiegato che questi punti di dubbia costituzionalità erano stati segnalati "dalla stessa Corte costituzionale già nelle sentenze del gennaio 2008 e del gennaio 2012, esaminando le richieste di referendum abrogativi della legge vigente". In ogni caso, per Giorgio Napolitano, le forze politiche oltre a ribadire il superamento del sistema proporzionale dovrebbero adoperarsi per introdurre alcune modifiche costituzionali come, ad esempio, "la riduzione del numero dei parlamentari e la modifica del bicameralismo paritario".
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Politica