BARI - La permuta "Comune in cambio di Regione" è una leggenda metropolitana ripescata periodicamente dal repertorio delle canzoni non più in voga o se si preferisce un'offerta nemmeno troppo conveniente, esposta nel supermercato della politica barese e pugliese.
Non esiste alcun patto tra Vendola ed Emiliano. Esiste una necessità : che Bari non ritorni ad essere una terra di nessuno dove comandano solo i poteri forti, per lo più edilizi. Per questo serve una coalizione coesa tra le forze politiche, sociali, associative e le singolarità del capoluogo.
Gli Stati Generali del centrosinistra a Bari sono l'unico luogo in cui far convergere tutte le donne e gli uomini che non si rassegnano alla legge del pendolo: prima il centrosinistra al governo e poi la destra, in un'immutabile alternanza che disfa le città e impedisce processi di cambiamento e riconversione duraturi.
Gli stati Generali del centrosinistra possono essere l'unico luogo nel quale cercare collettivamente di rispondere alle domande "che cosa vogliamo fare?" e "con chi vogliamo farlo?".
Puntare sui contenuti chiari è l'opposto del tatticismo e del politicismo.
E' politicista certamente pensare che l'unica contesa possibile sia quella muscolare ed elettorale delle primarie senza che si dica una parola sui punti programmatici e sul campo della coalizione.
L'idea degli Stati Generali sta maturando in necessità . Ora bisogna realizzarla e sono certo che tutti i soggetti interessati, Partito Democratico in testa, preferiscano ragionare non solo di nomi ma anche delle cose da fare. La speranza è che questo sia l'intento anche delle molteplici candidature a sindaco emerse negli ultimi mesi, con una paurosa impennata negli questi giorni.
A riferirlo in una nota Gaetano Cataldo, coordinatore Regionale Sel Puglia.
Non esiste alcun patto tra Vendola ed Emiliano. Esiste una necessità : che Bari non ritorni ad essere una terra di nessuno dove comandano solo i poteri forti, per lo più edilizi. Per questo serve una coalizione coesa tra le forze politiche, sociali, associative e le singolarità del capoluogo.
Gli Stati Generali del centrosinistra a Bari sono l'unico luogo in cui far convergere tutte le donne e gli uomini che non si rassegnano alla legge del pendolo: prima il centrosinistra al governo e poi la destra, in un'immutabile alternanza che disfa le città e impedisce processi di cambiamento e riconversione duraturi.
Gli stati Generali del centrosinistra possono essere l'unico luogo nel quale cercare collettivamente di rispondere alle domande "che cosa vogliamo fare?" e "con chi vogliamo farlo?".
Puntare sui contenuti chiari è l'opposto del tatticismo e del politicismo.
E' politicista certamente pensare che l'unica contesa possibile sia quella muscolare ed elettorale delle primarie senza che si dica una parola sui punti programmatici e sul campo della coalizione.
L'idea degli Stati Generali sta maturando in necessità . Ora bisogna realizzarla e sono certo che tutti i soggetti interessati, Partito Democratico in testa, preferiscano ragionare non solo di nomi ma anche delle cose da fare. La speranza è che questo sia l'intento anche delle molteplici candidature a sindaco emerse negli ultimi mesi, con una paurosa impennata negli questi giorni.
A riferirlo in una nota Gaetano Cataldo, coordinatore Regionale Sel Puglia.
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