Sequestrate 25 tonnellate pasta nel barese
BARI - Gli uomini Corpo Forestale dello Stato del Comando Regionale Puglia, su segnalazione del Comando Provinciale CFS di Benevento, nel corso di un'attivita' di controllo in una azienda di paste alimentari dietetiche nel nord barese hanno sottoposto a sequestro 25 tonnellate circa di pasta.
Due i reati contestati al rappresentante legale dell'azienda, anni 32, che e' stato denunciato con le accuse di frode in commercio e detenzione di prodotti alimentari tenuti in cattivo stato di conservazione. I forestali hanno accertato l'attivita' fraudolenta della ditta, che commercializzava riportando falsamente sulle confezioni di pasta l'indicazione "Made in Italy", "Prodotto in Italia" oltre all'immagine della bandiera italiana. Infatti e' stato accertato che i prodotti presi in esame erano realizzati non nella ditta barese ma in una azienda straniera situata in un Stato extra Ue, quindi al di fuori dei requisiti e dei presupposti contenuti nelle autorizzazioni del Ministero della Sanita'.
Inoltre gli agenti del CFS unitamente all'Autorita' sanitaria locale hanno verificato condizioni igienico-sanitarie precarie e alimenti detenuti in cattivo stato di conservazione. Infatti nel deposito, interessato da lavori di adeguamento di un'area da destinare alla produzione, e' stata trovata sporcizia e residui di lavorazioni, presumibilmente dei lavori edili in corso.
Due i reati contestati al rappresentante legale dell'azienda, anni 32, che e' stato denunciato con le accuse di frode in commercio e detenzione di prodotti alimentari tenuti in cattivo stato di conservazione. I forestali hanno accertato l'attivita' fraudolenta della ditta, che commercializzava riportando falsamente sulle confezioni di pasta l'indicazione "Made in Italy", "Prodotto in Italia" oltre all'immagine della bandiera italiana. Infatti e' stato accertato che i prodotti presi in esame erano realizzati non nella ditta barese ma in una azienda straniera situata in un Stato extra Ue, quindi al di fuori dei requisiti e dei presupposti contenuti nelle autorizzazioni del Ministero della Sanita'.
Inoltre gli agenti del CFS unitamente all'Autorita' sanitaria locale hanno verificato condizioni igienico-sanitarie precarie e alimenti detenuti in cattivo stato di conservazione. Infatti nel deposito, interessato da lavori di adeguamento di un'area da destinare alla produzione, e' stata trovata sporcizia e residui di lavorazioni, presumibilmente dei lavori edili in corso.
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