BARI - Alta Velocità adriatica, si allarga il fonte del sì. È ora di tutti i Consigli regionali italiani la battaglia per i treni veloci sulla dorsale e per l’Alta Capacità della rete appenninica tra Foggia e Napoli. Su relazione del pugliese Onofrio Introna, la Conferenza nazionale dei presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome ha approvato all’unanimità, nella riunione plenaria di Roma, un ordine del giorno che chiede al governo Letta di “considerare prioritaria l’estensione alla dorsale adriatica di progetti di velocizzazione e modernizzazione dei collegamenti ferroviari”.
Sempre al governo nazionale, i Consigli regionali chiedono di “reperire le risorse finanziarie necessarie e di porre in essere tutte le iniziative utili” per conseguire un obiettivo infrastrutturale strategico per l’intera rete ferroviaria italiana.
“I colleghi presidenti convengono e segnalano a Palazzo Chigi – sottolinea Introna – che la modernizzazione delle infrastrutture ferroviarie lungo l’Adriatico, considerata la sua stretta interconnessione con le reti appenniniche, quella ionica e quelle dei Paesi europei del settore Nord Orientale, verrebbe ad assumere un valore strategico per collegare tutte le regioni italiane, assicurando una mobilità efficace e sostenendo la capacità industriale-commerciale e quindi lo sviluppo economico di ogni territorio del Paese”.
Il documento della Conferenza dei Parlamenti regionali sollecita inoltre il raddoppio dei 38 km di binario unico che limitano tuttora la linea ferroviaria adriatica. A parte un chilometro a nord della stazione di Ortona in Abruzzo, “l’anacronistica strozzatura interessa in massima parte il territorio pugliese, nei 37 km tra Lesina-Termoli – ricorda il presidente Introna – la richiesta al Governo è che questo intervento atteso da tempo venga compreso quanto prima tra le opere strategiche indifferibili, interessando una ferrovia che va considerata anche in continuità con i collegamenti tra l’Europa e il Mediterraneo, oltre che parte integrante dei ‘corridoi’ europei verso i Balcani l’Egeo e il Mar Nero”.
Il presidente della Conferenza nazionale, Eros Brega, a nome di tutti i Consigli chiederà un incontro al premier Letta e al ministro Lupi, proprio per illustrare la richiesta delle Regioni dell’urgente ammodernamento delle reti ferroviarie. Collegamenti moderni e veloci su binari sono essenziali al servizio dello sviluppo del Paese.
Sempre al governo nazionale, i Consigli regionali chiedono di “reperire le risorse finanziarie necessarie e di porre in essere tutte le iniziative utili” per conseguire un obiettivo infrastrutturale strategico per l’intera rete ferroviaria italiana.
“I colleghi presidenti convengono e segnalano a Palazzo Chigi – sottolinea Introna – che la modernizzazione delle infrastrutture ferroviarie lungo l’Adriatico, considerata la sua stretta interconnessione con le reti appenniniche, quella ionica e quelle dei Paesi europei del settore Nord Orientale, verrebbe ad assumere un valore strategico per collegare tutte le regioni italiane, assicurando una mobilità efficace e sostenendo la capacità industriale-commerciale e quindi lo sviluppo economico di ogni territorio del Paese”.
Il documento della Conferenza dei Parlamenti regionali sollecita inoltre il raddoppio dei 38 km di binario unico che limitano tuttora la linea ferroviaria adriatica. A parte un chilometro a nord della stazione di Ortona in Abruzzo, “l’anacronistica strozzatura interessa in massima parte il territorio pugliese, nei 37 km tra Lesina-Termoli – ricorda il presidente Introna – la richiesta al Governo è che questo intervento atteso da tempo venga compreso quanto prima tra le opere strategiche indifferibili, interessando una ferrovia che va considerata anche in continuità con i collegamenti tra l’Europa e il Mediterraneo, oltre che parte integrante dei ‘corridoi’ europei verso i Balcani l’Egeo e il Mar Nero”.
Il presidente della Conferenza nazionale, Eros Brega, a nome di tutti i Consigli chiederà un incontro al premier Letta e al ministro Lupi, proprio per illustrare la richiesta delle Regioni dell’urgente ammodernamento delle reti ferroviarie. Collegamenti moderni e veloci su binari sono essenziali al servizio dello sviluppo del Paese.