di Vittorio Polito - Parlare di San Nicola, della storia e delle leggende a lui legate non è mai sufficiente, anche se le pubblicazioni si moltiplicano sempre più.
Questa volta è Vito Signorile, direttore artistico del Teatro Abeliano, a proporre a fumetti “La stòrie de Sanda Necòle - La storia di San Nicola”, con disegni di Giuseppe Sansone, progetto di Paolo Azzella e introduzione di Padre Damiano Bova (Gelsorosso Editore, pagg. 16 - € 5).
La novità è che questa volta il fumetto è scritto in dialetto barese con a fronte le corrispondenti nuvolette in lingua per facilitare la lettura e la comprensione del dialetto barese. Una simpatica iniziativa che ha il duplice scopo di far conoscere, soprattutto ai giovani lettori, la vita di San Nicola tra storia e leggende e il nostro vernacolo.
L’intento di Signorile è stato quello di scrivere per i piccoli per parlare anche ai grandi ed ha fatto certamente opera meritoria, poiché l’iniziativa è finalizzata a far conoscere sempre più la figura del nostro bel San Nicola, un Santo ecumenico molto venerato nel mondo e soprattutto in Russia che è definito “il Santo”.
Una bella storia quella di San Nicola, avvincente e straordinaria, che Signorile e Gelsorosso propongono per piccole strenne natalizie, sia per il modesto prezzo di copertina, ma anche per divulgare con molta semplicità “La stòrie de Sanda Necòle”.
Propongo ai lettori la prima ‘nuvoletta’ in dialetto: «Stève na vòlde nu vècchie e na vècchie e stèvene a ressequà le fave drète o spècchie, stève na scala longa longhe p’ascènne, la uè sendì prime ca pigghie sènne? - C’era una volta un vecchio e una vecchia che rosicchiavano fave dietro lo specchio, c’era una scala lunga lunga per scendere, la vuoi sentire prima che ti addormenti?».
Questa volta è Vito Signorile, direttore artistico del Teatro Abeliano, a proporre a fumetti “La stòrie de Sanda Necòle - La storia di San Nicola”, con disegni di Giuseppe Sansone, progetto di Paolo Azzella e introduzione di Padre Damiano Bova (Gelsorosso Editore, pagg. 16 - € 5).
La novità è che questa volta il fumetto è scritto in dialetto barese con a fronte le corrispondenti nuvolette in lingua per facilitare la lettura e la comprensione del dialetto barese. Una simpatica iniziativa che ha il duplice scopo di far conoscere, soprattutto ai giovani lettori, la vita di San Nicola tra storia e leggende e il nostro vernacolo.
L’intento di Signorile è stato quello di scrivere per i piccoli per parlare anche ai grandi ed ha fatto certamente opera meritoria, poiché l’iniziativa è finalizzata a far conoscere sempre più la figura del nostro bel San Nicola, un Santo ecumenico molto venerato nel mondo e soprattutto in Russia che è definito “il Santo”.
Una bella storia quella di San Nicola, avvincente e straordinaria, che Signorile e Gelsorosso propongono per piccole strenne natalizie, sia per il modesto prezzo di copertina, ma anche per divulgare con molta semplicità “La stòrie de Sanda Necòle”.
Propongo ai lettori la prima ‘nuvoletta’ in dialetto: «Stève na vòlde nu vècchie e na vècchie e stèvene a ressequà le fave drète o spècchie, stève na scala longa longhe p’ascènne, la uè sendì prime ca pigghie sènne? - C’era una volta un vecchio e una vecchia che rosicchiavano fave dietro lo specchio, c’era una scala lunga lunga per scendere, la vuoi sentire prima che ti addormenti?».
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RispondiEliminaL'ho acquistato! :-)
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