Alta Velocità batte aerei, Introna: “Basta coi treni lumaca al Sud”

POTENZA - “Le rotaie sfidano le ali, l’Alta Velocità batte i voli, per comodità e tempi, ma il Mezzogiorno resta isolato”. I dati che certificano l’imminente sorpasso del treno sull’aereo nei collegamenti tra Milano e Roma, “ci dicono di rilanciare la battaglia per l’ammodernamento della linea Adriatica e della dorsale appenninica, tra Benevento e Foggia”. Il presidente del Consiglio regionale della Puglia, Onofrio Introna, legge i dati Amex come un invito ad insistere nella “giusta, sacrosanta, prioritaria” rivendicazione dell’Alta Velocità sui binari adriatici e dell’Alta Capacità sulla tratta appulo-campana.

Introna fa riferimento alle stime dell’ultimo aggiornamento della Business Travel Survey di Amex, società del Gruppo Uvet specializzata nei viaggi d'affari. Non solo la la quota di mercato del treno è salita al 49% a fine 2013 (contro il 35% nel primo trimestre 2011), ma la concorrenza delle società ferroviarie low cost sta agendo anche sui prezzi. Nel 2014 il treno veloce batterà l'aereo per i viaggi d'affari e il costo medio dei biglietti ferroviari risulta già in calo.

“Questo ci impegna a continuare a batterci, a ribadire le ragioni del Sud – commenta il presidente – a fare nostre le campagne dei quotidiani meridionali, primi tra tutti ‘La Gazzetta del Mezzogiorno’ e ‘Corriere del Mezzogiorno’, che si sono fatti parte attiva di una ‘buona battaglia’, che punta a un obiettivo fondamentale di sviluppo: ferrovie ad Alta Velocità e Alta Capacità anche nel Meridione”.

Per Introna, i dati del vantaggio dei treni sugli aerei offrono argomenti alle iniziative della Conferenza dei Parlamenti regionali. I presidenti dei Consigli hanno già adottato un ordine del giorno che chiede al governo Letta di considerare prioritaria l’estensione alla dorsale adriatica di progetti di velocizzazione dei collegamenti ferroviari, reperendo le risorse finanziarie per conseguire un obiettivo infrastrutturale strategico.
“Siamo ancora in attesa dell’incontro chiesto ufficialmente al premier Letta e al ministro Lupi per illustrare la richiesta delle Regioni”, osserva il presidente del Consiglio pugliese. “Andremo a sostenere che il rinnovamento va concepito sull’intera rete ferroviaria, non per singoli pezzi”.

Per quanto riguarda l’Adriatica, in particolare, “è del tutto anacronistico – conclude Introna – che mentre da una parte si chiede l’Alta Velocità e dall’altra si fa finta di non sentire, intanto i collegamenti ferroviari siano ancora strangolati dai 38 interminabili chilometri di binario unico, che strozzano la linea ferroviaria in Puglia, Molise e Abruzzo”: uno a nord della stazione di Ortona, 37 km tra Lesina e Termoli.

I treni “volano” tra Milano e Roma, tra Bologna e Firenze, gallerie appenniniche comprese. Nel Sud, solo convogli lumaca. Sulla litoranea adriatica i fanali segnalano “attesa”. È ancora “rosso”, per passeggeri, merci e speranze di crescita economica.