Brindisi, in Cattedrale il 'Tyna Maria Gospel Ensemble'

di Francesco Greco.
BRINDISI – “War is over” fa venire i brividi. “Adeste fedelis” commuove ogni volta. “When the Saint go marching in” fa tremare. Tyna Maria Casalini, pugliese, è la cantante bianca con una voce da nera. Graffiante, piena di energia, colma di luce interiore. Dà una scossa che arriva in fondo al cuore. I concerti del “Tyna Maria Ensemble” sono happening vibranti di misticismo puro, di dolcezza, di poesia: di un cristianesimo delle radici, in sintonia col messaggio quotidiano di Papa Francesco. Il pubblico accorre numeroso, grandi e piccoli, prova emozioni intense, è coinvolto, batte le mani a tempo, interviene con i suoi pensieri.

   Il tour natalizio ha toccato molti centri salentini (Lecce, 3 concerti, l’“Adelfia” di Alessano, Ostuni, Bari Carbonara, Trepuzzi, Mesagne, Leverano, Vignacastrisi) e s’è chiuso con un applauditissimo concerto a Montesardo, chiesa “Presentazione di Maria Bambina al Tempio”, chiamato da don Pietro Carluccio e il Comune di Alessano. Prossimo concerto: 2 febbraio, Cattedrale di Brindisi, alla “Giornata Mondiale della Vita Consacrata”, chiamati dal Vescovo, Monsignor Domenico Caliandro.
   Cantante, autrice, compositrice di Christian-Gospel, Tyna è direttrice artistica dell’Ensemble “Just4Jesus” (la Musica al servizio del Vangelo), ed è impegnata “nella divulgazione dei valori cristiani attraverso la musica”. Ha elaborato importanti produzioni in Salento, in Italia e nel mondo collaborando con artisti e reverendi di fama planetaria, fra cui i Reverendi Ashley K. Davis, Lee Brown, Cheryl Porter, Shireen Francis.

   Vocazione precoce. Nel 1993 (a 14 anni), fonda il “Blach and White Gospel Choir”, il primo coro Gospel in Salento. E’ stata ospite d’onore all’International Gospel Festival di Solymar (Ungheria). Ha tenuto concerti a Londra col reverendo Bazil Meade e “The London Community Gospel Choir”, il pastore Felix El Shadday e “The River of Life Gospel Choir”. Nel 2000 (Giubileo), col suo Coro in Piazza San Pietro ha cantato per Giovanni Paolo II (“un incontro emozionante e prezioso”, ricorda emozionata). Nel 2010 la sua voce è stata scelta per celebrare la Giornata Mondiale dei Diritti dell’Uomo in un concerto tenuto alla Cappella Reale del Tesoro di San Gennaro al Duomo di Napoli.

   Considera il Gospel una musica terapeutica. Con MusicArTerapeutica (Globalità dei Linguaggi) fa parte del corpo docente UP.MAT (Università Popolare di MusicArTerapia) e dal 1999 porta avanti un innovativo progetto di ricerca e applicazione di questa musica in ambito terapeutico teorizzando, prima in Italia “le inesplorate valenze terapeutico-riabilitative del Gospel”.
   Il suo lavoro di ricerca è un esempio per molte formazioni corali Gospel oggi in Salento “e – tiene a precisare - per tantissimi ragazzi che hanno ristabilito un contatto con la loro interiorità”. Attualmente sta completando gli studi in “direzione d’orchestra di fiati” al Conservatorio “Tito Schipa” di Lecce. Fanno parte del “Tyna Maria Gospel Ensemble” (formazione professionale): Clarissa Colucci, Rossella Cuppone, Paola Pierri, Eleonora Pascarelli, Alex Buffo, Katia Sili, Silvia Schiavano. Del “Black on White Gospel Choir” i contralti: Anna Maria Candido, Eleonora Malatesta, Giada Leto, Francesca Merico, Anna Maria Rucco, Annalisa Tafuro, Cristina Ailincai, Veronica Rollo, Maria Antonietta Perrone, Giuseppina Indirli, Lorena Braganti; i soprani: Albarosa De Rosa, Filomena Elisa Perrone, Ilaria De Giorgi, Chiara Perrone, Caterina Fiordaliso, Maria Concetta Moscara, Iryna Shylnikova, Laura Amatruda; i tenori: Fabio Giordano, Alessandro Micelli, Antonio Epifani, Claudio Puce, Fabrizio Quarta, Fernando Leo, Giovanni De Lorenzis, Lorenzo Leo, Luigi Blasi, Marco Marra, Massimo Vasconcelli, Oronzo Miglietta, Raffaelo Polo. I musicisti: Packy Leo (tastiere, chitarra) e Mauro Colella (batteria, percussioni); photo design Angelo D’Anna Lights, video design Marta Marra, service Fabio Diviggiano, collabora Sara Perrone.

Domanda: I concerti lei li chiama preghiere: perché?
Risposta: “Considero i nostri concerti momenti di preghiera perché la musica, unitamente a quello che di fatto è un momento artistico-musicale, diventano uno strumento di promozione umana e spirituale in un’ottica di osservazion e riflessione sul valore della vita”.

D. Usa spesso il termine responsabilità: cosa intende?
R. “Credo che nessuno possa bastare a se stesso e che la com-partecipazione può venire alla Luce al mondo sia ancestrale e sia come competenza comune a ogni uomo. In questo la società ha un valore altamente terapeutico per il singolo che, sentendosi accolto, sostenuto e valorizzato nelle sue potenzialità o nel suo modo tutto personale di aderire alla vita, può trovare un suo spazio. Ogni traguardo o fallimento del singolo lo è di riflesso della società”.

D. Il gospel per avvicinare a Dio, perché, lei dice, l’uomo ha bisogno di Lui ma anche Dio dell’uomo...
R. “L’uomo, nonostante la sua natura combattiva, è un essere trascendente, ha bisogno di evadere dallo schema razionale per sentirsi atteso, accolto nel Grembo Universale della vita anche oltre la morte. L’uomo, come luogo di Dio, è bramosia, desiderio, speranza, perchè senza uno di questi elementi il Nulla abiterebbe la nostra vita. In questo senso anche Dio ha bisogno dell’uomo, e simbolicamente ripiega la sua divinità nell’uomo donandogli un’occasione di riscatto. A Dio non bastava rimanere nell’etere, si concretizza nelle opere quotidiane della nostra esistenza, nelle paure, difficoltà, ma anche nel nostro coraggio di rialzarci nonostante tutto”.

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