BARI - Le Zone Franche Urbane (ZFU) sono aree infra-comunali di dimensione minima prestabilita dove si concentrano programmi di defiscalizzazione per la creazione di piccole e micro imprese. Obiettivo prioritario delle ZFU è favorire lo sviluppo economico e sociale di quartieri ed aree urbane caratterizzate da disagio sociale, economico e occupazionale, e con potenzialità di sviluppo inespresse.
Possono beneficiare delle agevolazioni delle Zone Franche Urbane le imprese di micro e piccola dimensione che siano già costituite e regolarmente iscritte nel Registro Imprese al momento della presentazione dell’istanza. Possono accedere alle Zone Franche Urbane anche le ‘microimprese’ (con meno di dieci occupati e fatturato inferiore ai due milioni di euro) e gli studi professionali. Questi ultimi a condizione che svolgano la propria attività in forma d’impresa e siano iscritti al Registro Imprese.
Le agevolazioni consistono in:
- esenzione dalle imposte sui redditi: il reddito derivante dallo svolgimento dell’attività d’impresa all’interno del territorio della ZFU è esente dalle imposte sui redditi a partire dall’esercizio di accoglimento dell’istanza di agevolazione e fino a concorrenza di 100mila euro per ciascun periodo d’imposta, nella misura del 100% per i primi cinque periodi d’imposta, nei limiti del 60% per i periodi d’imposta dal sesto al decimo, del 40% per undicesimo e dodicesimo, del 20% per i periodi d’imposta tredicesimo e quattordicesimo;
- esenzione dall’IRAP: per cinque anni di imposta da quello di presentazione dell’istanza di agevolazione è esentato un valore della produzione fino a 300mila euro dall’imposta regionale sulle attività produttive;
- esenzione dall’IMU: per quattro anni a partire da quello di presentazione dell’istanza di agevolazione non si paga IMU sugli immobili situati nel territorio della ZFU, purché posseduti e utilizzati dall’impresa o dal professionista;
- esonero dal versamento dei contributi sulle retribuzioni di lavoro dipendente: l’agevolazione é prevista nel caso in cui si assumano dipendenti con contratti a tempo indeterminato o a termine superiori a 12 mesi e a condizione che almeno il 30% dei dipendenti risieda nella ZFU. L’esenzione é prevista nella misura del 100% per i primi cinque anni, del 60% dal sesto al decimo anno, del 40% per undicesimo e dodicesimo, del 20% per il tredicesimo e quattordicesimo anno.
A breve il prospetto di riparto delle risorse destinate al finanziamento delle agevolazioni in favore delle micro e piccole imprese ubicate nelle Zone franche urbane della Puglia, approntato dal Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione Economica del Ministero dello Sviluppo Economico verrà comunicato formalmente, ai sensi di quanto previsto dall’articolo 8, comma 5, del decreto interministeriale 10 aprile 2013, alla Regione Puglia.
Se fosse confermato il decreto per l’estensione delle Zone Franche della Regione Puglia, attualmente alla controfirma del Ministro dell’Economia, oltre Andria, Lecce e Taranto anche altre città pugliesi godrebbero dei benefici delle ZFU e tra queste Barletta.
Dei 58 milioni di euro destinati in totale alle Zone Franche Urbane in Puglia più di 13 milioni di euro sarebbero destinati ai due comuni capoluoghi della sesta provincia. In particolare la dotazione finanziaria prevista per Andria è di 6.259.597,58 euro mentre per Barletta il finanziamento è pari a 7.425.264,58 euro.
La previsione di finanziamento, se confermata, per Andria e Barletta si tradurrebbe in un grande potenzialità di sviluppo, migliorerebbe la capacità occupazionale e offrirebbe un imperdibile occasione di crescita socio-economica.
“Rivolgo al mondo delle imprese, delle associazioni di categoria, agli studi professionali un invito affinché si impegnino al massimo per cogliere le opportunità collegate delle Zone Franche Urbane al fine di migliorare la competitività e la produttività del nostro territorio”.
A riferirlo in una nota il consigliere regionale Caracciolo (Pd).
Possono beneficiare delle agevolazioni delle Zone Franche Urbane le imprese di micro e piccola dimensione che siano già costituite e regolarmente iscritte nel Registro Imprese al momento della presentazione dell’istanza. Possono accedere alle Zone Franche Urbane anche le ‘microimprese’ (con meno di dieci occupati e fatturato inferiore ai due milioni di euro) e gli studi professionali. Questi ultimi a condizione che svolgano la propria attività in forma d’impresa e siano iscritti al Registro Imprese.
Le agevolazioni consistono in:
- esenzione dalle imposte sui redditi: il reddito derivante dallo svolgimento dell’attività d’impresa all’interno del territorio della ZFU è esente dalle imposte sui redditi a partire dall’esercizio di accoglimento dell’istanza di agevolazione e fino a concorrenza di 100mila euro per ciascun periodo d’imposta, nella misura del 100% per i primi cinque periodi d’imposta, nei limiti del 60% per i periodi d’imposta dal sesto al decimo, del 40% per undicesimo e dodicesimo, del 20% per i periodi d’imposta tredicesimo e quattordicesimo;
- esenzione dall’IRAP: per cinque anni di imposta da quello di presentazione dell’istanza di agevolazione è esentato un valore della produzione fino a 300mila euro dall’imposta regionale sulle attività produttive;
- esenzione dall’IMU: per quattro anni a partire da quello di presentazione dell’istanza di agevolazione non si paga IMU sugli immobili situati nel territorio della ZFU, purché posseduti e utilizzati dall’impresa o dal professionista;
- esonero dal versamento dei contributi sulle retribuzioni di lavoro dipendente: l’agevolazione é prevista nel caso in cui si assumano dipendenti con contratti a tempo indeterminato o a termine superiori a 12 mesi e a condizione che almeno il 30% dei dipendenti risieda nella ZFU. L’esenzione é prevista nella misura del 100% per i primi cinque anni, del 60% dal sesto al decimo anno, del 40% per undicesimo e dodicesimo, del 20% per il tredicesimo e quattordicesimo anno.
A breve il prospetto di riparto delle risorse destinate al finanziamento delle agevolazioni in favore delle micro e piccole imprese ubicate nelle Zone franche urbane della Puglia, approntato dal Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione Economica del Ministero dello Sviluppo Economico verrà comunicato formalmente, ai sensi di quanto previsto dall’articolo 8, comma 5, del decreto interministeriale 10 aprile 2013, alla Regione Puglia.
Se fosse confermato il decreto per l’estensione delle Zone Franche della Regione Puglia, attualmente alla controfirma del Ministro dell’Economia, oltre Andria, Lecce e Taranto anche altre città pugliesi godrebbero dei benefici delle ZFU e tra queste Barletta.
Dei 58 milioni di euro destinati in totale alle Zone Franche Urbane in Puglia più di 13 milioni di euro sarebbero destinati ai due comuni capoluoghi della sesta provincia. In particolare la dotazione finanziaria prevista per Andria è di 6.259.597,58 euro mentre per Barletta il finanziamento è pari a 7.425.264,58 euro.
La previsione di finanziamento, se confermata, per Andria e Barletta si tradurrebbe in un grande potenzialità di sviluppo, migliorerebbe la capacità occupazionale e offrirebbe un imperdibile occasione di crescita socio-economica.
“Rivolgo al mondo delle imprese, delle associazioni di categoria, agli studi professionali un invito affinché si impegnino al massimo per cogliere le opportunità collegate delle Zone Franche Urbane al fine di migliorare la competitività e la produttività del nostro territorio”.
A riferirlo in una nota il consigliere regionale Caracciolo (Pd).
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