BARI - “I cittadini pugliesi, veri protagonisti e destinatari della nostra attività di Consiglieri regionali, non avranno ancora la possibilità di assistere alle sedute delle commissioni consiliari, sedi di redazione e formazione delle leggi, la cui maggiore trasparenza ed apertura credo siano necessarie ai fini dell’esistenza di un iter procedimentale ed amministrativo realmente democratico”.
Lo ha detto il Consigliere regionale Fabiano Amati, con riferimento alla seduta odierna del Consiglio regionale, durante la quale è stato deciso di rinviare in commissione la proposta di modifiche ed integrazioni del regolamento interno del Consiglio regionale finalizzata a rendere pubblici i lavori delle commissioni consiliari, presentata dallo stesso Amati con i consiglieri Romano, Pentassuglia, Lemma, De Gennaro, Ognissanti, Mazzarano, Gentile, Marino, Blasi e Mennea.
“Nonostante la prima approvazione, con larga maggioranza, in sede di commissione competente – ha detto Amati - la proposta di modifica del regolamento, che incomprensibilmente di fatto impedisce la presenza del pubblico durante i lavori delle Commissioni permanenti, compie un piccolo passo indietro.
Confido in un’analisi questa volta definitiva da parte della commissione competente e di un celere rinvio in Aula della proposta, che credo sia un segnale positivo di democratica partecipazione alla vita amministrativa”.
Lo ha detto il Consigliere regionale Fabiano Amati, con riferimento alla seduta odierna del Consiglio regionale, durante la quale è stato deciso di rinviare in commissione la proposta di modifiche ed integrazioni del regolamento interno del Consiglio regionale finalizzata a rendere pubblici i lavori delle commissioni consiliari, presentata dallo stesso Amati con i consiglieri Romano, Pentassuglia, Lemma, De Gennaro, Ognissanti, Mazzarano, Gentile, Marino, Blasi e Mennea.
“Nonostante la prima approvazione, con larga maggioranza, in sede di commissione competente – ha detto Amati - la proposta di modifica del regolamento, che incomprensibilmente di fatto impedisce la presenza del pubblico durante i lavori delle Commissioni permanenti, compie un piccolo passo indietro.
Confido in un’analisi questa volta definitiva da parte della commissione competente e di un celere rinvio in Aula della proposta, che credo sia un segnale positivo di democratica partecipazione alla vita amministrativa”.
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