BARI - “Il virtuoso esempio di civiltà giunto dalla Regione Toscana, che ha sottoscritto con il Ministero della giustizia un Protocollo tematico sulla promozione di una serie di iniziative e progetti finalizzati al generale miglioramento delle condizioni del sistema carcerario regionale, merita di essere attentamente valutato e auspicabilmente replicato anche in Puglia, dove numerose restano le condizioni di estrema difficoltà”.
Lo ha detto il Consigliere regionale Fabiano Amati alla vigilia delle audizioni da lui stesso richieste in sede di commissione consiliare del presidente della Giunta regionale, o suoi delegati, del presidente dell’ANCI Puglia, dei presidenti dei tribunali di sorveglianza dei distretti di Corte d’appello di Bari e Lecce, del garante regionale dei detenuti e dei dirigenti regionali comunque competenti sull'argomento, in programma domani mattina, 23 gennaio.
“Confido nella possibilità – ha dichiarato Amati – di contribuire a migliorare quelle condizioni carcerarie, spesso brutali, che in ogni mia visita nelle diverse strutture pugliesi ritrovo impietosamente, se pur con qualche minima differenza. Il superamento del sovraffollamento, la tutela della salute dei detenuti, l’integrazione del sistema carcerario con il territorio, la promozione del lavoro di pubblica utilità, la destinazione delle comunità residenziali di detenuti che possono usufruire di misure alternative rappresentano alcune delle iniziative ispirate al modello toscano, che spero possano essere intraprese anche in Puglia.
Ringrazio i presidenti delle commissioni II e III per aver prontamente risposto alla mia richiesta di audizione di quanti spero possano domani contribuire ad aprire una discussione proficua su una grande condizione di disagio sociale”.
Lo ha detto il Consigliere regionale Fabiano Amati alla vigilia delle audizioni da lui stesso richieste in sede di commissione consiliare del presidente della Giunta regionale, o suoi delegati, del presidente dell’ANCI Puglia, dei presidenti dei tribunali di sorveglianza dei distretti di Corte d’appello di Bari e Lecce, del garante regionale dei detenuti e dei dirigenti regionali comunque competenti sull'argomento, in programma domani mattina, 23 gennaio.
“Confido nella possibilità – ha dichiarato Amati – di contribuire a migliorare quelle condizioni carcerarie, spesso brutali, che in ogni mia visita nelle diverse strutture pugliesi ritrovo impietosamente, se pur con qualche minima differenza. Il superamento del sovraffollamento, la tutela della salute dei detenuti, l’integrazione del sistema carcerario con il territorio, la promozione del lavoro di pubblica utilità, la destinazione delle comunità residenziali di detenuti che possono usufruire di misure alternative rappresentano alcune delle iniziative ispirate al modello toscano, che spero possano essere intraprese anche in Puglia.
Ringrazio i presidenti delle commissioni II e III per aver prontamente risposto alla mia richiesta di audizione di quanti spero possano domani contribuire ad aprire una discussione proficua su una grande condizione di disagio sociale”.
Tags
Politica locale