BARI - Consenso unanime della terza Commissione presieduta da Dino Marino, per la proposta di legge che disciplina le “modalità di erogazione dei farmaci e dei preparati galenici magistrali a base di cannabinoidi per finalità terapeutiche”.
Si tratta di una iniziativa legislativa (a firma del capogruppo di Sel, Michele Losappio) già sottoposta alla verifica degli uffici competenti e che quindi sostituisce una proposta precedente depositata in Commissione.
La Regione Puglia adottando questa normativa sia allinea ad altre Regioni italiane e soprattutto recepisce un percorso nazionale sancito da una legge del Governo Monti (n.38 del 2010) che ha reso possibile l’uso di alcuni derivati naturali o di sintesi dei cannabinoidi per la cosiddetta terapia del dolore su pazienti affetti da patologia cronica o da malattia terminale, come cura palliativa del dolore e di altre forme di disabilità fisica e mentale.
La Giunta regionale il 9 febbraio del 2010 è intervenuta con una delibera nel percorso definito dal Ministero della salute, consentendo così una pratica sperimentale nel presidio ospedaliero di Casarano “con ampi risultati e riconoscimenti al punto da diventare un polo di attrazione nazionale” – ha sottolineato Michele Losappio.
La legge approvata dalla Commissione è composta di 7 articoli e si pone l’obiettivo di completare con uno strumento normativo questo percorso prevedendo e disciplinando anche la possibilità di un ricorso extra-ospedaliero.
Losappio ha raccolto all’interno della Commissione le fatidiche 5 firme per consentire alla proposta di legge una corsia privilegiata di accesso alla discussione in Aula./pat.sga
Si tratta di una iniziativa legislativa (a firma del capogruppo di Sel, Michele Losappio) già sottoposta alla verifica degli uffici competenti e che quindi sostituisce una proposta precedente depositata in Commissione.
La Regione Puglia adottando questa normativa sia allinea ad altre Regioni italiane e soprattutto recepisce un percorso nazionale sancito da una legge del Governo Monti (n.38 del 2010) che ha reso possibile l’uso di alcuni derivati naturali o di sintesi dei cannabinoidi per la cosiddetta terapia del dolore su pazienti affetti da patologia cronica o da malattia terminale, come cura palliativa del dolore e di altre forme di disabilità fisica e mentale.
La Giunta regionale il 9 febbraio del 2010 è intervenuta con una delibera nel percorso definito dal Ministero della salute, consentendo così una pratica sperimentale nel presidio ospedaliero di Casarano “con ampi risultati e riconoscimenti al punto da diventare un polo di attrazione nazionale” – ha sottolineato Michele Losappio.
La legge approvata dalla Commissione è composta di 7 articoli e si pone l’obiettivo di completare con uno strumento normativo questo percorso prevedendo e disciplinando anche la possibilità di un ricorso extra-ospedaliero.
Losappio ha raccolto all’interno della Commissione le fatidiche 5 firme per consentire alla proposta di legge una corsia privilegiata di accesso alla discussione in Aula./pat.sga