TARANTO - L’Unione Studentesca Italiana di Fisioterapia, organismo interno dell’Associazione Italiana Fisioterapisti (A.I.FI.), punto di informazione e di ascolto per gli studenti dei Corsi di Laurea in Fisioterapia, denuncia il disagio degli studenti del Corso di Laurea In Fisioterapia della sede di Taranto, le cui lezioni si tengono alla Deledda, nel quartiere Tamburi, e si unisce all’A.I.FI. nel chiedere condizioni di studio eque per gli studenti tarantini. Lo rende noto la stessa U.S.I.F.I. in una nota.
La questione è molto seria, tanto che il Presidente della Giunta delle Elezioni della Camera dei Deputati on. Giuseppe D’Ambrosio ha fatto suo il comunicato dell’Associazione per chiedere al Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, con un’interrogazione a risposta scritta, “quali iniziative intende intraprendere per risolvere celermente le problematiche segnalate dall’A.I.FI. a Taranto”.
In gioco ci sono, sottolinea Cosimo Leuzzi, rappresentante regionale dell’U.S.I.FI., la qualità degli studi degli studenti tarantini, la possibilità per gli stessi di non accedere alle borse di studio in quanto impossibilitati a sostenere gli esami previsti nella prima sessione dell’anno accademico, e la eccessiva vicinanza ai parchi minerari dell’Ilva, motivo per cui il Commissario Prefettizio della Provincia ha ritenuto la struttura inagibile.
Oltre ai già noti problemi presenti, la fatiscenza dello stabile e la posizione decentrata rispetto alla città , che non permette un facile accesso ai servizi essenziali propri di una vita universitaria dignitosa, negli ultimi 3 mesi si è aggiunta la mancanza di corrente elettrica e di riscaldamento. La causa, l’ennesimo furto di rame; l’effetto, la frequenza delle lezioni solo di mattina, al freddo. Il grave ritardo delle Istituzioni sta compromettendo la didattica: è impossibile utilizzare i distributori automatici, i computer e la connessione internet per motivi di studio.
I docenti non possono proiettare le proprie presentazioni powerpoint, necessarie per comprendere argomenti di natura medico-riabilitativa estremamente complicati. Per ovviare a ciò alcuni docenti si sono visti costretti a stampare, a proprie spese, e a distribuire, le slide in formato cartaceo su cui seguire le lezioni, iniziativa estremamente lodevole, che ha raccolto il riconoscimento degli studenti. La coordinatrice del Corso Patrizia Uzzi, nonostante tutte le asperità riesce a limitare i disagi, riuscendo a garantire le lezioni dei docenti disponibili ad insegnare in condizioni da terzo mondo.
L’altra grande preoccupazione è legata all’importante ritardo subito dall’attività didattica a causa dell’annullamento di diverse lezioni tanto da mettere a rischio la possibilità di sostenere gli esami nella prima sessione prevista nell’anno accademico 2013-2014, con la conseguenza di essere poi esclusi dalle borse di studio per la mancanza di requisiti di merito.
L’U.S.I.FI. Puglia si indigna contro questa palese violazione della dignità degli studenti.
Leuzzi specifica che i corsi di Laurea delle Professioni Sanitarie sono state sfrattate dalla struttura di Via Deledda, di proprietà della Provincia, perchè ritenute inagibili dal Commissario Prefettizio dello stesso ente locale, in quanto troppo vicini ai parchi minerali ILVA.
Unendosi alla richiesta già formulata dalla sezione tarantina dell’A.I.FI., anche l’U.S.I.FI. chiede che le Istituzioni risolvano il problema al più presto, accelerando i tempi per il già previsto trasferimento presso il Polo Universitario Jonico di Paolo VI e garantendo agli studenti il diritto allo studio.
La questione è molto seria, tanto che il Presidente della Giunta delle Elezioni della Camera dei Deputati on. Giuseppe D’Ambrosio ha fatto suo il comunicato dell’Associazione per chiedere al Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, con un’interrogazione a risposta scritta, “quali iniziative intende intraprendere per risolvere celermente le problematiche segnalate dall’A.I.FI. a Taranto”.
In gioco ci sono, sottolinea Cosimo Leuzzi, rappresentante regionale dell’U.S.I.FI., la qualità degli studi degli studenti tarantini, la possibilità per gli stessi di non accedere alle borse di studio in quanto impossibilitati a sostenere gli esami previsti nella prima sessione dell’anno accademico, e la eccessiva vicinanza ai parchi minerari dell’Ilva, motivo per cui il Commissario Prefettizio della Provincia ha ritenuto la struttura inagibile.
Oltre ai già noti problemi presenti, la fatiscenza dello stabile e la posizione decentrata rispetto alla città , che non permette un facile accesso ai servizi essenziali propri di una vita universitaria dignitosa, negli ultimi 3 mesi si è aggiunta la mancanza di corrente elettrica e di riscaldamento. La causa, l’ennesimo furto di rame; l’effetto, la frequenza delle lezioni solo di mattina, al freddo. Il grave ritardo delle Istituzioni sta compromettendo la didattica: è impossibile utilizzare i distributori automatici, i computer e la connessione internet per motivi di studio.
I docenti non possono proiettare le proprie presentazioni powerpoint, necessarie per comprendere argomenti di natura medico-riabilitativa estremamente complicati. Per ovviare a ciò alcuni docenti si sono visti costretti a stampare, a proprie spese, e a distribuire, le slide in formato cartaceo su cui seguire le lezioni, iniziativa estremamente lodevole, che ha raccolto il riconoscimento degli studenti. La coordinatrice del Corso Patrizia Uzzi, nonostante tutte le asperità riesce a limitare i disagi, riuscendo a garantire le lezioni dei docenti disponibili ad insegnare in condizioni da terzo mondo.
L’altra grande preoccupazione è legata all’importante ritardo subito dall’attività didattica a causa dell’annullamento di diverse lezioni tanto da mettere a rischio la possibilità di sostenere gli esami nella prima sessione prevista nell’anno accademico 2013-2014, con la conseguenza di essere poi esclusi dalle borse di studio per la mancanza di requisiti di merito.
L’U.S.I.FI. Puglia si indigna contro questa palese violazione della dignità degli studenti.
Leuzzi specifica che i corsi di Laurea delle Professioni Sanitarie sono state sfrattate dalla struttura di Via Deledda, di proprietà della Provincia, perchè ritenute inagibili dal Commissario Prefettizio dello stesso ente locale, in quanto troppo vicini ai parchi minerali ILVA.
Unendosi alla richiesta già formulata dalla sezione tarantina dell’A.I.FI., anche l’U.S.I.FI. chiede che le Istituzioni risolvano il problema al più presto, accelerando i tempi per il già previsto trasferimento presso il Polo Universitario Jonico di Paolo VI e garantendo agli studenti il diritto allo studio.