Ex Ccr Bari, 1 anno di protesta
BARI - "Continuiamo le proteste, le manifestazioni silenziose e pacifiche etichettate come “le più dolci d’Italia” di noi invisibili ex CCR di Bari, riuniti in un comitato che da un anno, sotto la sede del Consiglio Regionale della Puglia, protesta vivendo in un gazebo, per riottenere la dignità del lavoro, nell’indifferenza più totale". Lo affermano i lavoratori Ex Ccr di Bari.
"Un luogo così degradato, così umiliante, così lesivo della dignità della persona umana, pericolosa per la salute a causa delle condizioni climatiche avverse soprattutto durante la notte, prosegue la nota. Quello che avviene sotto la sede del Consiglio Regionale è inaccettabile: per le ex CCR negli anni passati si sono spesi miliardi in lire e milioni in euro in corsi che sarebbero serviti alla ricollocazione nel mondo del lavoro. Siamo stati formati, riformati e mai informati sulla nostra fine.
"Chiediamo l’impegno della Giunta Regionale - prosegue la nota - affinché vengano reperite le risorse per restituire a noi invisibili dignità e visibilità. Non riceviamo da Febbraio 2013 gli ammortizzatori sociali. Ci sono stati tolti le 420,00 euro mensili di mobilità che servivano a mandare avanti per qualche giorno le nostre famiglie. Non siamo più i figli della Vergogna di questa regione! Non dobbiamo essere noi ad arrossire nei confronti del presente, ma deve essere una questa politica attualmente latitante. Che si vergognino tutti coloro che si sottraggono al dovere etico di ridare la dignità agli ex CCR, ivi compresi i sindacati.
In concomitanza con il Consiglio Regionale del 29 gennaio p.v. verrà spenta la prima candelina del gazebo. Entreremo simbolicamente nel guinness dei primati per la protesta 24/24h più lunga sotto la sede di un Consiglio Regionale del Mondo.
Invitiamo tutte le Autorità, i candidati sindaci e i mezzi di informazione in indirizzo, ad unirsi a noi mercoledì 29 gennaio alle ore 11.00. Unico requisito richiesto per la partecipazione alla festa di compleanno…. Avere una coscienza", conclude la nota.
"Un luogo così degradato, così umiliante, così lesivo della dignità della persona umana, pericolosa per la salute a causa delle condizioni climatiche avverse soprattutto durante la notte, prosegue la nota. Quello che avviene sotto la sede del Consiglio Regionale è inaccettabile: per le ex CCR negli anni passati si sono spesi miliardi in lire e milioni in euro in corsi che sarebbero serviti alla ricollocazione nel mondo del lavoro. Siamo stati formati, riformati e mai informati sulla nostra fine.
"Chiediamo l’impegno della Giunta Regionale - prosegue la nota - affinché vengano reperite le risorse per restituire a noi invisibili dignità e visibilità. Non riceviamo da Febbraio 2013 gli ammortizzatori sociali. Ci sono stati tolti le 420,00 euro mensili di mobilità che servivano a mandare avanti per qualche giorno le nostre famiglie. Non siamo più i figli della Vergogna di questa regione! Non dobbiamo essere noi ad arrossire nei confronti del presente, ma deve essere una questa politica attualmente latitante. Che si vergognino tutti coloro che si sottraggono al dovere etico di ridare la dignità agli ex CCR, ivi compresi i sindacati.
In concomitanza con il Consiglio Regionale del 29 gennaio p.v. verrà spenta la prima candelina del gazebo. Entreremo simbolicamente nel guinness dei primati per la protesta 24/24h più lunga sotto la sede di un Consiglio Regionale del Mondo.
Invitiamo tutte le Autorità, i candidati sindaci e i mezzi di informazione in indirizzo, ad unirsi a noi mercoledì 29 gennaio alle ore 11.00. Unico requisito richiesto per la partecipazione alla festa di compleanno…. Avere una coscienza", conclude la nota.