di Cosimo Ventafridda - La Fiera del Levante sembra esser giunta ormai ad un triste epilogo. Rischia, infatti, di chiudere i battenti a causa di presunti scontri al vertice e soprattutto per bilanci ormai in passivo da diversi anni. Se a ciò aggiungiamo un calo delle presenze di visitatori di 800.000 unità negli ultimi tre anni, una contrazione dei ricavi del 65%, una riduzione degli espositori dell’85% e un deciso ridimensionamento degli spazi espositivi (del 27% circa), è facile intuire i motivi della crisi.
La Campionaria, giunta lo scorso anno alla sua 78ma edizione, puntava a divenire la 'testa di ponte' dei traffici commerciali con i paesi dell’Est Europa e del Bacino Mediterraneo. Tuttavia, una non oculata gestione che, secondo lo stesso Patroni Griffi, presidente dimissionario, era addirittura prossima alla mala gestio, visto che ha interessato anche la magistratura, ha aggravato ancor più la situazione. Vi è, infatti, un vivace scontro di accuse tra il D.G. Luigi Volpicella e Patroni Griffi, che accusa il primo di scarsi risultati.
C’è da chiedersi come e perché una simile situazione si sia procrastinata per così lungo tempo e se le autorità, Regione in primis, riusciranno a far fronte ad un momento così delicato ed ingarbugliato. La ricapitalizzazione dell’ente fieristico costerà circa 4,5 milioni di euro e si spera, quanto prima, che i privati si facciano avanti.
E, mentre in molti sono già proiettati all’Expo 2015 di Milano (che si terrà nel maggio 2015), la nostra amata Fiera annaspa.
La Campionaria, giunta lo scorso anno alla sua 78ma edizione, puntava a divenire la 'testa di ponte' dei traffici commerciali con i paesi dell’Est Europa e del Bacino Mediterraneo. Tuttavia, una non oculata gestione che, secondo lo stesso Patroni Griffi, presidente dimissionario, era addirittura prossima alla mala gestio, visto che ha interessato anche la magistratura, ha aggravato ancor più la situazione. Vi è, infatti, un vivace scontro di accuse tra il D.G. Luigi Volpicella e Patroni Griffi, che accusa il primo di scarsi risultati.
C’è da chiedersi come e perché una simile situazione si sia procrastinata per così lungo tempo e se le autorità, Regione in primis, riusciranno a far fronte ad un momento così delicato ed ingarbugliato. La ricapitalizzazione dell’ente fieristico costerà circa 4,5 milioni di euro e si spera, quanto prima, che i privati si facciano avanti.
E, mentre in molti sono già proiettati all’Expo 2015 di Milano (che si terrà nel maggio 2015), la nostra amata Fiera annaspa.