BARI - Il Consiglio regionale è con la diocesi di Molfetta, per le iniziative contro la ludopatia e oltre ad affermare disponibilità alla collaborazione ribadisce l’efficacia e l’utilità della legge approvata di recente recentemente, che ha esposto la Puglia alle rappresaglie minacciate in qualche passaggio parlamentare nazionale. Il presidente Introna ha scritto Vescovo di Molfetta mons. Luigi Martella per manifestare l’adesione alle iniziative annunciate nella Diocesi. “Nell’apprendere della campagna contro il gioco d’azzardo avviata dall’Azione Cattolica e nel complimentarmi, sono personalmente e con l’intero Consiglio regionale a disposizione per ogni azione congiunta contro una pesante piaga sociale, che impoverisce persone e famiglie”.
Com’è noto, il 13 dicembre il Consiglio ha votato all’unanimità una legge regionale contro la ludopatia, già promulgata (è la n. 43 del 23013, "Contrasto alla diffusione del gioco d'azzardo patologico GAP").
Ogni sinergia possibile con la Diocesi molfettese, secondo Introna, sarà efficace anche ai fini di “un’opportuna sensibilizzazione sull’applicazione concreta della normativa e sulla diffusione dei contenuti. “Si tratta di una legge di civiltà ”, ricorda il presidente, con misure che puntano alla prevenzione e al contrasto delle dipendenze da gioco, anche attraverso il trattamento terapeutico e il recupero dei soggetti coinvolti. Prevede iniziative di educazione responsabile all’uso del denaro e nega l’autorizzazione all’esercizio in un raggio non inferiore a cinquecento metri da luoghi di culto, oratori, scuole, impianti sportivi, centri giovanili e strutture sanitarie, socio-assistenziali e ricettive per categorie protette.
Com’è noto, il 13 dicembre il Consiglio ha votato all’unanimità una legge regionale contro la ludopatia, già promulgata (è la n. 43 del 23013, "Contrasto alla diffusione del gioco d'azzardo patologico GAP").
Ogni sinergia possibile con la Diocesi molfettese, secondo Introna, sarà efficace anche ai fini di “un’opportuna sensibilizzazione sull’applicazione concreta della normativa e sulla diffusione dei contenuti. “Si tratta di una legge di civiltà ”, ricorda il presidente, con misure che puntano alla prevenzione e al contrasto delle dipendenze da gioco, anche attraverso il trattamento terapeutico e il recupero dei soggetti coinvolti. Prevede iniziative di educazione responsabile all’uso del denaro e nega l’autorizzazione all’esercizio in un raggio non inferiore a cinquecento metri da luoghi di culto, oratori, scuole, impianti sportivi, centri giovanili e strutture sanitarie, socio-assistenziali e ricettive per categorie protette.
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