Il Job Act incassa l'ok della Ue

ROMA - "Alcuni dei punti chiave del Jobs Act del segretario del Pd Matteo Renzi sono in linea con le raccomandazioni Ue sul mercato del lavoro" anche se "aspettiamo i dettagli": lo ha affermato il commissario Ue al Lavoro Lazlo Andor, a margine di una conferenza stampa. A suo giudizio, bisogna infatti rendere "piu' inclusivo e dinamico" il mercato del lavoro. In Italia, i fattori che incidono di piu' sono l'"eccessiva segmentazione" e il "gap generazionale" tra le persone colpite dalla disoccupazione. Per Andor, il tema della disoccupazione e' "un tema molto serio" e "sta diventando un problema sociale, economico e politico" non solo in Italia ma a livello europeo. Andor ha ricordato che il prossimo mese di luglio, probabilmente, si terra' un incontro a Roma proprio sulla disoccupazione.

Sul piano per il lavoro del segretario del Pd esprime cautela il ministro del Lavoro, Enrico Giovannini. "La proposta di Renzi sulla natura dei contratti e le tutele ad essi collegati non e' nuova, ma va dettagliata meglio", ha dichiarato a Radio1.

Secondo Giovannini inoltre, "molte delle proposte presentate da Renzi in questa lista prevedono investimenti consistenti". "Nel passato vi sono state due proposte contrapposte: una dei professori Boeri e Garibaldi nella quale l'azienda puo' piu' facilmente interrompere un rapporto di lavoro all'inizio attraverso un indennizzo monetario, per poi invece con il passare degli anni lavorati tornare per il lavoratore a una situazione standard, quella protetta dall'articolo 18; una proposta invece del professore Ichino in cui l'articolo 18 entra in campo solo dopo molti anni", ha proseguito il ministro.

"Quindi - ha continuato - bisogna capire di cosa si sta parlando. Noi adesso abbiamo ogni trimestre circa 400 mila assunzioni a tempo indeterminato e circa 1 milione e 6 a tempo determinato. Allora riuscire a trasformare contratti precari in contratti di piu' lunga durata e' un obiettivo assolutamente condivisibile, che pero' in un momento di grande incertezza come questo molte imprese siano disponibili ad andare in questa direzione e' un fatto fa verificare. C'e' poi da dire che molte delle proposte presentate da Renzi in questa lista prevedono investimenti consistenti".

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