TARANTO - Non c'è pace per i tarantini. Un nuovo 'video scioccante' sulle emissioni di polveri e fumi dallo stabilimento Ilva di Taranto è stato girato nella notte tra il 21 e il 22 gennaio dal presidente del Fondo Antidiossina, Fabio Matacchiera e sarà consegnato alla Procura e alla Commissione europea.
A testimonianza - sottolinea l'ambientalista - ''che la situazione sanitaria ed ambientale di Taranto e della provincia permane molto critica''.
Mazzarano: “Basta autorizzazioni che consentono emissioni inquinanti” - "La riunione di oggi ha confermato la mia preoccupazione per i dati del rilevamento di eccesso di diossine e PCB nel latte bovino prodotto dall'azienda zootecnica Chiarelli.
Siamo di fronte ad un lavoro scientifico da parte di Asl e Arpa degno di grande rispetto. Ci sono tutte le condizioni affinché le istituzioni, titolari di percorsi autorizzativi, sentano il dovere politico di difendere la salute dei cittadini e settori importanti per la nostra economia come agricoltura e zootecnia.
Quello che è accaduto, ha tutti i caratteri di una situazione grave che si può ripresentare. Non si tratta né di un abbaglio né di una eccezione, né tantomeno di voler procurare indebitamente allarme.
Il nostro territorio è gravato da un apparato industriale enorme, da innumerevoli inceneritori e da tantissime discariche.
Il territorio di Massafra, dichiarata area ad alto rischio ambientale da tempo, è sommerso da ogni impianto possibile per il trattamento dei rifiuti. Vanno intensificati e specificati i controlli, per identificare le cause e i possibili effetti.
La politica e gli Enti preposti devono fermare qualsiasi tentativo di aggravare, con nuove autorizzazioni, il carico di emissioni in aria, in falda, nell’acqua e nella terra. Le emissioni nocive che minacciano la vita delle persone e la produzione agricola e zootecnica".
A testimonianza - sottolinea l'ambientalista - ''che la situazione sanitaria ed ambientale di Taranto e della provincia permane molto critica''.
Mazzarano: “Basta autorizzazioni che consentono emissioni inquinanti” - "La riunione di oggi ha confermato la mia preoccupazione per i dati del rilevamento di eccesso di diossine e PCB nel latte bovino prodotto dall'azienda zootecnica Chiarelli.
Siamo di fronte ad un lavoro scientifico da parte di Asl e Arpa degno di grande rispetto. Ci sono tutte le condizioni affinché le istituzioni, titolari di percorsi autorizzativi, sentano il dovere politico di difendere la salute dei cittadini e settori importanti per la nostra economia come agricoltura e zootecnia.
Quello che è accaduto, ha tutti i caratteri di una situazione grave che si può ripresentare. Non si tratta né di un abbaglio né di una eccezione, né tantomeno di voler procurare indebitamente allarme.
Il nostro territorio è gravato da un apparato industriale enorme, da innumerevoli inceneritori e da tantissime discariche.
Il territorio di Massafra, dichiarata area ad alto rischio ambientale da tempo, è sommerso da ogni impianto possibile per il trattamento dei rifiuti. Vanno intensificati e specificati i controlli, per identificare le cause e i possibili effetti.
La politica e gli Enti preposti devono fermare qualsiasi tentativo di aggravare, con nuove autorizzazioni, il carico di emissioni in aria, in falda, nell’acqua e nella terra. Le emissioni nocive che minacciano la vita delle persone e la produzione agricola e zootecnica".