BARI - Ancora furti e rapine nel capoluogo. E' riuscito ad assaltare in appena 40 minuti, sfrecciando a bordo di un Alfa Romeo rubata, una tabaccheria e un supermercato portando via 3.600 euro sotto gli occhi terrorizzati di gestori e clienti. In quella circostanza, sotto la minaccia di un'insolita pistola semiautomatica cromata, ha fatto svuotare le tasche ai clienti del supermercato impietriti dalla paura. Si tratta di un 18enne di Bitonto, in provincia di Bari, arrestato dai carabinieri di Molfetta con l'accusa di essere uno degli autori di diversi assalti a mano armata commessi insieme a un complice ai danni di supermercati e tabaccherie. Le indagini sono partite proprio dalla pistola cromata di cui il giovane, incappando in un controllo dei carabinieri, ha tentato di disfarsi lanciandola al di la' del muro di cinta di una scuola.
Un'attenta analisi delle immagini dei sistemi di videosorveglianza degli esercizi commerciali ha fatto scoprire anche un altro particolare che ha inchiodato il baby rapinatore: i carabinieri si sono infatti accorti che durante le fasi concitate delle rapine le immagini avevano fissato in due occasioni anche un delfino tatuato su un polpaccio. Gli elementi raccolti hanno consentito alla Procura della Repubblica di Trani di richiedere all'Ufficio del Giudice per le Indagini Preliminari un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, eseguita dai militari della Compagnia di Molfetta. In corso ulteriori indagini per identificare l'altro complice.
Un'attenta analisi delle immagini dei sistemi di videosorveglianza degli esercizi commerciali ha fatto scoprire anche un altro particolare che ha inchiodato il baby rapinatore: i carabinieri si sono infatti accorti che durante le fasi concitate delle rapine le immagini avevano fissato in due occasioni anche un delfino tatuato su un polpaccio. Gli elementi raccolti hanno consentito alla Procura della Repubblica di Trani di richiedere all'Ufficio del Giudice per le Indagini Preliminari un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, eseguita dai militari della Compagnia di Molfetta. In corso ulteriori indagini per identificare l'altro complice.