Kiev: assalita 'Casa Ucraina'. "Europa intervenga"

KIEV - Ancora alta tensione in Ucraina, dopo che l'opposizione ha respinto al mittente l'offerta del presidente Viktor Yanukovich, di assumersi la guida del governo. Dopo varie ore di tensione, i manifestanti -che stamane avevano assediato l'edificio della Casa Ucraina, una sala espositiva di epoca sovietica usata dalle truppe come base e situata nel centro di Kiev- hanno aperto una sorta di corridoio umano per consentire l'uscita dei circa 200 agenti che si erano rifugiati all'interno. Gli agenti hanno lasciato il luogo, portando con se' scudi e caschi, attraverso il corridoio formato dai manifestanti.

Poco prima il carismatico leader del partito Udar, il campione di pugilato, Vitali Klitschko, si era recato sul posto per spiegare ai manifestanti che i poliziotti rifugiati erano giovani reclute pbbligati a obbedire agli ordini, e non membri dei temuti Berkut, le forze speciali antisommossa. In mattinata li oppositori avevano rotto le finestre dell'edificio, l'antico Museo Lenin, e lanciato bombe molotov e petardi verso l'interno, mentre la polizia aveva risposto con granate stordenti. La tensione si e' allentate quando le truppe sono state autorizzate a uscire a una porta laterale dell'edificio.

"In Ucraina occorre che si fermi la violenza e riparta il dialogo. Quanto sta accadendo in queste ore a Kiev è inammissibile. Guardiamo con angoscia a questa crescita continua degli scontri e della repressione. L'Unione europea non può accettare un'evoluzione così drammatica degli eventi". Lo dice il presidente del Consiglio, Enrico Letta.