di Ilaria Potenza - Roberta Carrieri è un’artista pugliese stravagante, che sa come dominare la scena. Si esibisce in Francia, in Belgio e negli Stati Uniti.
Dal 2010 inizia a collaborare con Davide Van de Sfroos ed il loro sodalizio raggiunge l’apice del successo con il nuovo album della Carrieri “Relazione Complicata”, che la cantautrice racconta sui vari palchi d’Italia. Il Tour ha raggiunto anche la Scozia e l’Irlanda, dove Roberta ha partecipa al “Festival Galway Arts”, uno dei più importanti festival artistici europei. Gioca con le parole in modo estroso, ma ponderato.
Le cuce sulle sue canzoni con fare brillante, sorprendendo sempre. Mai prevedibile, mai uguale. I suoi abiti eccentrici sono la storia della sua carriera nel mondo del teatro (Teatro Kismet O.perA., Quarta Parete), ma non sanno di antico. Profumano di nuovo, di musica impegnata e quotidiana che, con un pizzico di sarcasmo, riesce a divenire specchio fedele del nostro tempo.
Roberta nel suo ultimo album “Relazione Complicata” parla dell’amore con fare disincantato, ma con gli occhi di una realista sognatrice che decide di crederci ancora.
Roberta, ti piace definirti una cantautrice. E’ una parola vecchia o ha ancora un senso?
Non credo sia una parola vecchia, visto che di cantautrici ce ne sono sempre state poche e più si va a ritroso nel tempo meno, credo, ce ne siano. E' una parola che ha senso oggi più di ieri, proprio perché spero in futuro ce ne possano essere di più. Sono tante le cantanti, sono poche le autrici. Donne, bisogna che si abbia più fiducia in noi stesse!
In che modo andrebbe sostenuta la musica dei cantautori?
Promuovendone l'originalità e personalità , e avendo il coraggio di investire sul nuovo.
Che legame c’è fra i tuoi pezzi ed i particolari momenti della tua vita?
A volte dico che per me scrivere canzone è un po' come scrivere un diario segreto e poi quando le canto è come se rileggessi questo diario segreto ad alta voce. E’ un po’ questo il legame, un diario segreto gridato, a cavallo tra vita vissuta e voli di fantasia.
Quale, delle dodici storie d’amore del tuo nuovo album “Relazione Complicata”, è vissuta da Roberta Carrieri?
Tutte!
Roberta, quale momento della tua carriera ricordi sempre con il sorriso?
Quando Rita Coolidge, per il cui concerto facevo l'apertura in New Mexico, mi ha stirato il vestito (spiegazzato in valigia dopo mille viaggi) nel suo camerino e mi ha ringraziato durante il suo concerto per come avevo suonato. Emozionante. Anche perchè eravamo nell’auditorium della riserva indiana Navajo e lei è una nativa, quindi il pubblico era particolarmente coinvolto.
L’Italia è pronta ad aprire le porte ai suoi talenti? O talvolta è più facile preparare il “fardello” e lasciare “Bari vecchia”?
L' Italia è un po' chiusa nella sua forma mentis televisiva, quindi a volte conviene allontanarsene, se non hai quella forma mentis (E ne sei orgoglioso). A mio avviso in Italia stiamo vivendo una forte crisi culturale. Per forze di causa maggiore poi si tende ad andar via… o a lottare coraggiosamente per cambiare qualcosa nel tuo Paese. Ritengo valide entrambe le scelte, l'importante è non starsene con le mani in mano.
Cosa bolle in pentola per questo 2014?
Sto per partire per un concerto a Parigi e prima del concerto terrò anche un workshop sulla canzone tradizionale del sud Italia per un coro francese non professionista. Questa la prossima avventura.
Per rimanere aggiornati sulle novità ho anche una fan page su Facebook:
https://www.facebook.com/RobertaCarrieriFanpage?ref=hl, oltre che il sito www.robertacarrieri.com
e Twitter perchè, sì, ci saranno altre novità che per ora non posso anticipare!
Dal 2010 inizia a collaborare con Davide Van de Sfroos ed il loro sodalizio raggiunge l’apice del successo con il nuovo album della Carrieri “Relazione Complicata”, che la cantautrice racconta sui vari palchi d’Italia. Il Tour ha raggiunto anche la Scozia e l’Irlanda, dove Roberta ha partecipa al “Festival Galway Arts”, uno dei più importanti festival artistici europei. Gioca con le parole in modo estroso, ma ponderato.
Le cuce sulle sue canzoni con fare brillante, sorprendendo sempre. Mai prevedibile, mai uguale. I suoi abiti eccentrici sono la storia della sua carriera nel mondo del teatro (Teatro Kismet O.perA., Quarta Parete), ma non sanno di antico. Profumano di nuovo, di musica impegnata e quotidiana che, con un pizzico di sarcasmo, riesce a divenire specchio fedele del nostro tempo.
Roberta nel suo ultimo album “Relazione Complicata” parla dell’amore con fare disincantato, ma con gli occhi di una realista sognatrice che decide di crederci ancora.
Roberta, ti piace definirti una cantautrice. E’ una parola vecchia o ha ancora un senso?
Non credo sia una parola vecchia, visto che di cantautrici ce ne sono sempre state poche e più si va a ritroso nel tempo meno, credo, ce ne siano. E' una parola che ha senso oggi più di ieri, proprio perché spero in futuro ce ne possano essere di più. Sono tante le cantanti, sono poche le autrici. Donne, bisogna che si abbia più fiducia in noi stesse!
La cover del nuovo album di Roberta: 'Relazione complicata' |
Promuovendone l'originalità e personalità , e avendo il coraggio di investire sul nuovo.
Che legame c’è fra i tuoi pezzi ed i particolari momenti della tua vita?
A volte dico che per me scrivere canzone è un po' come scrivere un diario segreto e poi quando le canto è come se rileggessi questo diario segreto ad alta voce. E’ un po’ questo il legame, un diario segreto gridato, a cavallo tra vita vissuta e voli di fantasia.
Quale, delle dodici storie d’amore del tuo nuovo album “Relazione Complicata”, è vissuta da Roberta Carrieri?
Tutte!
Roberta, quale momento della tua carriera ricordi sempre con il sorriso?
Quando Rita Coolidge, per il cui concerto facevo l'apertura in New Mexico, mi ha stirato il vestito (spiegazzato in valigia dopo mille viaggi) nel suo camerino e mi ha ringraziato durante il suo concerto per come avevo suonato. Emozionante. Anche perchè eravamo nell’auditorium della riserva indiana Navajo e lei è una nativa, quindi il pubblico era particolarmente coinvolto.
L’Italia è pronta ad aprire le porte ai suoi talenti? O talvolta è più facile preparare il “fardello” e lasciare “Bari vecchia”?
L' Italia è un po' chiusa nella sua forma mentis televisiva, quindi a volte conviene allontanarsene, se non hai quella forma mentis (E ne sei orgoglioso). A mio avviso in Italia stiamo vivendo una forte crisi culturale. Per forze di causa maggiore poi si tende ad andar via… o a lottare coraggiosamente per cambiare qualcosa nel tuo Paese. Ritengo valide entrambe le scelte, l'importante è non starsene con le mani in mano.
Roberta sta per partire per un concerto a Parigi: la sua vocazione è internazionale |
Sto per partire per un concerto a Parigi e prima del concerto terrò anche un workshop sulla canzone tradizionale del sud Italia per un coro francese non professionista. Questa la prossima avventura.
Per rimanere aggiornati sulle novità ho anche una fan page su Facebook:
https://www.facebook.com/RobertaCarrieriFanpage?ref=hl, oltre che il sito www.robertacarrieri.com
e Twitter perchè, sì, ci saranno altre novità che per ora non posso anticipare!