BARI - Il consigliere regionale Francesco Laddomada ha rilasciato la seguente dichiarazione.
“Iniziata, in V Commissione, la discussione generale su due Disegni di Legge attinenti i Criteri di assegnazione e determinazione dei canoni IACP e il Riordino delle loro funzioni; insomma riforma degli IACP che diventeranno ARCA (Agenzia Regionale Casa e Ambiente). Dettagliato - in senso critico - l’intervento del Consigliere Laddomada, Segretario della Commissione, il quale ha più volte stigmatizzato il comportamento dei vertici IACP di Taranto, sottolineando la sua mancata ricezione della documentazione richiesta all’Istituto IACP, relativa a: bilanci dell’ultimo triennio, posizione debitoria dell’ultimo quinquennio, relazione attinente i debiti certificati delle imprese fornitrici, numero delle procedure esecutive mobiliari ed immobiliari, stato dei contenziosi in atto e l’elenco degli incarichi legali e consulenze esterne. La richiesta di tale documentazione era motivata – da parte del Consigliere - dalla circostanza per la quale in una seduta di Commissione nel 2012, la dirigenza IACP di Taranto era stata l’unica a non presentarsi e ciò ha impedito al Consigliere – nell’imminenza della riforma degli IACP – di avere contezza della condizione economico-finanziario–contabile-amministrativo dell’Istituto tarantino.
Il Consigliere ha lamentato come l’Istituto sia stato piuttosto inerte a fornire i risultati di gestione, rimarcando che, il fatto che il debito pregresso sia diminuito, non esime la Dirigenza dal fornire ai rappresentanti istituzionali tutti gli Atti tesi a dimostrare la trasparenza del proprio operato. D’altronde, il parere al bilancio di previsione 2013 – redatto dal Collegio di revisione dei conti – è stato non favorevole, per la mancata approvazione dei rendiconti 2011 e 2012, con conseguente mancato riaccertamento dei residui attivi e passivi; ciò comporta anche la difficile quantificazione di tutte le spese che non attengono al personale e all’ordinaria amministrazione.
Laddomada ha richiamato l’attenzione dell’Assessore affinché vengano acquisite agli Atti della Commissione tali documenti, che permetterebbero, al legislatore regionale, una migliore e più consapevole conoscenza delle problematiche.
Il Consigliere Laddomada, infine, ha insistito a che la nuova Dirigenza ed i nuovi amministratori siano scelti previo espletamento di procedura selettiva, tra soggetti di alto profilo e di specchiata moralità ”.
“Iniziata, in V Commissione, la discussione generale su due Disegni di Legge attinenti i Criteri di assegnazione e determinazione dei canoni IACP e il Riordino delle loro funzioni; insomma riforma degli IACP che diventeranno ARCA (Agenzia Regionale Casa e Ambiente). Dettagliato - in senso critico - l’intervento del Consigliere Laddomada, Segretario della Commissione, il quale ha più volte stigmatizzato il comportamento dei vertici IACP di Taranto, sottolineando la sua mancata ricezione della documentazione richiesta all’Istituto IACP, relativa a: bilanci dell’ultimo triennio, posizione debitoria dell’ultimo quinquennio, relazione attinente i debiti certificati delle imprese fornitrici, numero delle procedure esecutive mobiliari ed immobiliari, stato dei contenziosi in atto e l’elenco degli incarichi legali e consulenze esterne. La richiesta di tale documentazione era motivata – da parte del Consigliere - dalla circostanza per la quale in una seduta di Commissione nel 2012, la dirigenza IACP di Taranto era stata l’unica a non presentarsi e ciò ha impedito al Consigliere – nell’imminenza della riforma degli IACP – di avere contezza della condizione economico-finanziario–contabile-amministrativo dell’Istituto tarantino.
Il Consigliere ha lamentato come l’Istituto sia stato piuttosto inerte a fornire i risultati di gestione, rimarcando che, il fatto che il debito pregresso sia diminuito, non esime la Dirigenza dal fornire ai rappresentanti istituzionali tutti gli Atti tesi a dimostrare la trasparenza del proprio operato. D’altronde, il parere al bilancio di previsione 2013 – redatto dal Collegio di revisione dei conti – è stato non favorevole, per la mancata approvazione dei rendiconti 2011 e 2012, con conseguente mancato riaccertamento dei residui attivi e passivi; ciò comporta anche la difficile quantificazione di tutte le spese che non attengono al personale e all’ordinaria amministrazione.
Laddomada ha richiamato l’attenzione dell’Assessore affinché vengano acquisite agli Atti della Commissione tali documenti, che permetterebbero, al legislatore regionale, una migliore e più consapevole conoscenza delle problematiche.
Il Consigliere Laddomada, infine, ha insistito a che la nuova Dirigenza ed i nuovi amministratori siano scelti previo espletamento di procedura selettiva, tra soggetti di alto profilo e di specchiata moralità ”.
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