LECCE - “Fino ad oggi la Regione Puglia è stata troppo timida, così rischia di penalizzare la corsa di Lecce”. Così il vice presidente vicario del gruppo Pdl/Fi in Consiglio regionale Saverio Congedo interviene nuovamente sulla vicenda della candidatura di Lecce a Capitale europea della Cultura 2019, sottolineando come la Regione non dimostri concretamente il sostegno alla corsa di Lecce.
Mi pare - continua - che le altre cinque città candidate abbiano ricevuto il sostegno tempestivo e concreto, anche e soprattutto in termini economici, delle rispettive Regioni, che naturalmente hanno fatto propria la sfida e l’hanno elevata a sfida dell’intero territorio. Non riesco a scorgere né un particolare coinvolgimento emotivo da parte degli amministratori regionali pugliesi, né gesti concreti che facciano seguito, per esempio, alla promessa fatta di 2 milioni di euro di finanziamento. Eppure son noti i benefici che questa esperienza contempla e le opportunità in campo culturale, sociale e economico, non solo in caso di nomina a Capitale, ma già oggi con l’inserimento nella short-list. La Regione Puglia si è defilata nella prima fase e si dimostra incerta e titubante adesso, proprio quando dovrebbe mettere in campo tutti gli strumenti a sua disposizione per sfruttare al meglio l’occasione della candidatura di una delle sue città più belle e con l’appeal migliore. Naturalmente - conclude - spero di venire smentito il più presto possibile, prima che sia troppo tardi”.
Mi pare - continua - che le altre cinque città candidate abbiano ricevuto il sostegno tempestivo e concreto, anche e soprattutto in termini economici, delle rispettive Regioni, che naturalmente hanno fatto propria la sfida e l’hanno elevata a sfida dell’intero territorio. Non riesco a scorgere né un particolare coinvolgimento emotivo da parte degli amministratori regionali pugliesi, né gesti concreti che facciano seguito, per esempio, alla promessa fatta di 2 milioni di euro di finanziamento. Eppure son noti i benefici che questa esperienza contempla e le opportunità in campo culturale, sociale e economico, non solo in caso di nomina a Capitale, ma già oggi con l’inserimento nella short-list. La Regione Puglia si è defilata nella prima fase e si dimostra incerta e titubante adesso, proprio quando dovrebbe mettere in campo tutti gli strumenti a sua disposizione per sfruttare al meglio l’occasione della candidatura di una delle sue città più belle e con l’appeal migliore. Naturalmente - conclude - spero di venire smentito il più presto possibile, prima che sia troppo tardi”.