Renzi, col Cav accordo alla luce del sole. Dubbi di Alfano e Cuperlo

ROMA - "Sono stato eletto alle primarie per cambiare le regole del gioco, per rilanciare sul lavoro, per dare un orizzonte al PD e all'Italia. Dopo 20 anni di chiacchiere, in un mese abbiamo il primo obiettivo a portata di mano". Lo scrive su Facebook Matto Renzi che parla di "accordo, trasparente e alla luce del sole" con Berlusconi.

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E' terminato ieri, dopo oltre due ore, l'incontro tra Matteo Renzi e Silvio Berlusconi nella sede del Pd in largo del Nazareno, sotto il quadro di Che Guevara e Fidel Castro che giocano a golf.

Così come per l'arrivo nella sede del Pd, anche all'uscita il Cavaliere ha utilizzato un ingresso laterale per passare con la sua auto.

"C'e' una profonda sintonia sulla legge elettorale verso un modello che favorisca la governabilità, il bipolarismo e che elimini il potere di ricatto dei partiti più piccoli. Su questo tema abbiamo condiviso l'apertura ad altre forze politiche di scrivere questo testo di legge che per quanto ci riguarda; se nelle prossime ore saranno verificati tutti i dettagli, presenteremo il tutto alla direzione del Pd affinché voti lunedì alle 16". Lo dichiara Matteo Renzi in conferenza stampa.

Secondo il segretario Pd c'è intesa con Fi sulla riforma del titolo quinto e sulla ''trasformazione del Senato in Camera delle Autonomie'', con la clausola che i suoi membri ''non percepiscano indennità e che non vi sia una loro elezione diretta''.

Al passaggio della macchina dell'ex premier sono state lanciate anche delle uova e alcune di queste sono finite sulla parte posteriore della macchina in cui era Berlusconi. Con loro, in cerca dell'accordo sulla riforma elettorale, il capo della segreteria Dem Lorenzo Guerini e l'ex sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta.

CAV, CONSOLIDARE GRANDI PARTITI - "L'accordo con Renzi prevede una nuova legge elettorale che porti al consolidamento dei grandi partiti in un'ottica di semplificazione dello scenario politico". Lo afferma Silvio Berlusconi in una nota al termine dell'incontro con Renzi.
Il Cavaliere in mattinata ha visto a palazzo Grazioli proprio Letta e Denis Verdini, mentre il leader Dem ha incontrato a Firenze i segretari di Scelta Civica Giannini e del Psi Nencini. 'Abbiamo discusso del ruolo dl Senato, del titolo V e della legge elettorale - ha detto Giannini - Si va con un accordo di maggioranza perchè Renzi sta dialogando con il Ncd, quindi io credo che ci sia la base per potersi confrontare''. Renzi è poi arrivato a Roma in treno, viaggiando da solo e facendo a piedi il tratto dalla stazione Termini al Nazareno.

Il Cavaliere entra nella segreteria del Pd: è un momento storico
In barba a tutte le polemiche - sul risvolto simbolico ma anche e soprattutto politico di un incontro per trattare con il nemico numero uno a sinistra - Matteo Renzi annuncia con un colpo di teatro l'incontro con Silvio Berlusconi. E a chi ha provato a dissuaderlo e a temere l'intesa con il Cav replica con il motto 'male non fare paura non avere': bisogna "trattare con Forza Italia per non andare al governo con Forza Italia".

E arriva subito un messaggio al segretario Pd dagli alfaniani. "Vediamo quale intesa raggiunge ma gli accordi vanno raggiunti anche col Nuovo Centro Destra: Renzi deve incontrare anche noi ", dice il presidente di Ncd Renato Schifani.

TRANQUILLO E DA SOLO IN TRENO - Dopo la giornata a Firenze, il segretario del Pd Matteo Renzi ha preso un treno per raggiungere Roma. Ha viaggiato da solo, si è seduto in un comparto con i quattro posti liberi, ha comprato alcuni giornali e ha letto per la gran parte del tempo. Le pause dalla lettura sono state per bere una Coca Cola e rispondere al telefono.

Il segretario arriva nella Capitale in treno
A chi ha provato a dissuadere Renzi dall'incontro e a temere l'intesa con il Cav replica con il motto 'male non fare paura non avere': bisogna "trattare con Forza Italia - ha detto al Daria Bignardi durante le Invasioni Barbariche, per non andare al governo con Forza Italia". Ad Alfano che attacca e dice che l'accordo con Berlusconi porta alla caduta del governo e insiste sul sindaco d'Italia? "Secondo me se c'è un accordo vero tra Pd e Forza Italia anche Alfano ci sta".

LETTA, PARE DIREZIONE GIUSTA- L'incontro Renzi- Berlusconi pare andare nella buona direzione. E quanto riferiscono fonti di palazzo Chigi dopo il faccia a faccia nella sede del Pd e l'intesa delineata sulla legge elettorale, la riforma del bicameralismo e il titolo V della Costituzione.

I DUBBI DI ALFANO E CUPERLO - "Si scordino di fare la legge elettorale senza di noi: non possono farla e non la faranno - minaccia il leader del Nuovo Centrodestra - Si scordino anche di farla contro di noi".

Il modello uscito dal vertice di via Sant'Andrea delle Fratte, infatti, punisce i piccoli partiti. Anzi, è proprio la base dell'accordo tra il sindaco fiorentino ed l'ex premier perché, come spiega apertamente Renzi, "elimina il potere di ricatto dei partiti più piccoli". Ncd è su tutte le furie maanche i bersaniani all'interno del Pd non nascondono il loro dissenso, temendo che l'intesa Renzi-Cav indebolisca i governo Letta.

"Il premier - dice il presidente del Pd Gianni Cuperlo - valuti con il capo dello Stato la possibilità di dar vita ad un nuovo governo per il 2014 che riesca a ricostruire il rapporto di fiducia e autorevolezza con il Paese. Così - prosegue - non ha senso, non si può andare avanti" c'é invece "bisogno di un governo che abbia la fiducia del principale partito: in questa legislatura qualunque governo deve essere il nostro governo".

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