ROMA - "Paradossalmente quello che è in discussione non è semplicemente una modalità con cui stiamo insieme, noi stiamo discutendo di qualcosa in più: stiamo cercando di recuperare la dignità perduta''. Così Matteo Renzi alla Direzione Pd avviando la discussione sulla legge elettorale.
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+ Cuperlo, proposta non convincente
"Dopo poco più di un mese proponiamo un accordo su cui chiediamo un voto della direzione e che trasferiamo ai gruppi parlamentari. Il Pd dice agli italiani: questa è una proposta concreta che si può realizzare con tempi certi": così Renzi ha aperto la direzione del Pd. "E' arrivato il momento di far vedere che la politica non è solo discussione" perchè se la politica smette di fare politica a si mette a "discutere, discutere e discutere smette di essere politica e diventa bar sport. Dobbiamo decidere se essere politica o bar dello sport".
"Il 15 febbraio la segreteria andrà a chiudere il pacchetto della proposta sul superamento del Senato e avremo 20 giorni per discutere con altri partiti. Nella seconda meta di febbraio presenteremo il ddl costituzionale per arrivare all'ok in prima lettura al Senato entro il 25 maggio". "Sul Senato - spiega Renzi - mettiamo paletti condivisi con il principale partito dell'opposizione, Fi, e sono il superamento del bicameralismo perfetto, ovvero la fiducia spetta solo ad una Camera e c'è l'eliminazione dell'elezione diretta dei membri e l'indennità . E questo ha ricadute evidenti nel numero dei parlamentari ed è un segnale nella battaglia contro l'antipolitica perchè Grillo non lo asciughi con gli algoritmi ma con la politica. Potremo dire agli italiani che la prossima volta non voteranno più per il Senato".
DIREZIONE PD APPROVA, NESSUN VOTO CONTRARIO - La direzione del Pd approva con 111 favorevoli e 34 astenuti la proposta di riforma elettorale avanzata da Matteo Renzi. Nessun voto contrario.
LA PROPOSTA DI RENZI - Doppio turno di coalizione. Sarebbe questa - secondo quanto anticipa 'Repubblica' e confermato in ambienti Pd - la novità del testo di legge elettorale che Matteo Renzi proporrà alla direzione del Pd. Se nessuna coalizione ottiene il 35% le prime due vanno al ballottaggio per il premio. Se nessuno ottiene il 35%, dunque, le due coalizioni che hanno più voti vanno al ballottaggio 15 giorni dopo le elezioni per contendersi il premio del 15%. Un modo per evitare - si spiega - il ritorno delle larghe intese. Resterebbero - sempre secondo quanto viene anticipato - le mini liste bloccate di sei candidati per circoscrizione e gli sbarramenti: al 5% per i partiti in coalizione e quello dell'8% per le forze che si presentano da sole.
Per una ripartenza dell'esecutivo, "secondo me ci vuole anche più di un rimpasto: ci vuole un nuovo governo a guida Letta che abbia un 'reshuffling' dei ministri". Così il vicepremier Angelino Alfano a Radio24. Questo passaggio, afferma, è nella competenza del "presidente del Consiglio, d'accordo con il presidente della Repubblica".
"Mi auguro di cuore", aggiunge Angelino Alfano, a proposito della necessità di una nuova squadra per l'esecutivo Letta, "che il Pd assicuri una guida unitaria rispetto al governo".
D'ALIA, DUBBI SU MODELLO RENZI- "Vedremo nello specifico la proposta di legge elettorale targata Renzi-Berlusconi, ma dalle anticipazioni emergono diversi profili di incostituzionalità ".
Lo afferma il ministro Udc per la Pubblica Amministrazione e la Semplificazione, Gianpiero D'Alia. Questi gli aspetti dubbi, secondo D'Alia: le "liste bloccate", le soglie di sbarramento differenziate e la dimensione del premio di maggioranza. "Solo le preferenze e una soglia di sbarramento unica possono ridare dignità a scelte elettori".
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"Dopo poco più di un mese proponiamo un accordo su cui chiediamo un voto della direzione e che trasferiamo ai gruppi parlamentari. Il Pd dice agli italiani: questa è una proposta concreta che si può realizzare con tempi certi": così Renzi ha aperto la direzione del Pd. "E' arrivato il momento di far vedere che la politica non è solo discussione" perchè se la politica smette di fare politica a si mette a "discutere, discutere e discutere smette di essere politica e diventa bar sport. Dobbiamo decidere se essere politica o bar dello sport".
"Il 15 febbraio la segreteria andrà a chiudere il pacchetto della proposta sul superamento del Senato e avremo 20 giorni per discutere con altri partiti. Nella seconda meta di febbraio presenteremo il ddl costituzionale per arrivare all'ok in prima lettura al Senato entro il 25 maggio". "Sul Senato - spiega Renzi - mettiamo paletti condivisi con il principale partito dell'opposizione, Fi, e sono il superamento del bicameralismo perfetto, ovvero la fiducia spetta solo ad una Camera e c'è l'eliminazione dell'elezione diretta dei membri e l'indennità . E questo ha ricadute evidenti nel numero dei parlamentari ed è un segnale nella battaglia contro l'antipolitica perchè Grillo non lo asciughi con gli algoritmi ma con la politica. Potremo dire agli italiani che la prossima volta non voteranno più per il Senato".
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Per una ripartenza dell'esecutivo, "secondo me ci vuole anche più di un rimpasto: ci vuole un nuovo governo a guida Letta che abbia un 'reshuffling' dei ministri". Così il vicepremier Angelino Alfano a Radio24. Questo passaggio, afferma, è nella competenza del "presidente del Consiglio, d'accordo con il presidente della Repubblica".
"Mi auguro di cuore", aggiunge Angelino Alfano, a proposito della necessità di una nuova squadra per l'esecutivo Letta, "che il Pd assicuri una guida unitaria rispetto al governo".
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Lo afferma il ministro Udc per la Pubblica Amministrazione e la Semplificazione, Gianpiero D'Alia. Questi gli aspetti dubbi, secondo D'Alia: le "liste bloccate", le soglie di sbarramento differenziate e la dimensione del premio di maggioranza. "Solo le preferenze e una soglia di sbarramento unica possono ridare dignità a scelte elettori".