L'ultimatum di Renzi, se salta Italicum tutti a casa

ROMA - Un messaggio non certo nuovo di zecca, ma che sia ripetuto nel momento in cui la legge elettorale inizia ad affrontare la navigazione tra un emendamento e l'altro lo rende ancora piu' chiaro, ancora piu' forte. "Siamo consapevoli che siamo a un bivio straordinario. Con le riforme sara' tutto piu' semplice anche per quanto riguarda il lavoro, lo sviluppo", avverte Matteo Renzi, "Se si affossa anche questa possibilita' di riforme diventa davvero delicato immaginare uno spazio di speranza per questa legislatura". Parole chiare a sottindere che, se invece si va avanti, si tira dritto fino al 2018.

Con un governo riveduto e corretto? Le dimissioni del ministro delle risorse agricole Nunzia De Girolamo riaprono il caso, ma interviene direttamente Enrico Letta a tappare la falla. Accetta l'addio, senza troppi rimpianti, ed assume su di se' l'onere di guidare il dicastero. Niente "quick fix", ma una soluzione che impedisce alla falla di allargarsi, magari con un bel dibattito sul rimpasto. Anche a su questo Renzi e' adamantino: "Parlo a nome del Pd e riteniamo che la questione sia di competenza del presidente del Consiglio".

'INCONTRI ROMANI' - Girandola di incontri per Renzi, arrivato nel primo pomeriggio a Roma. Il segretario Pd ha fatto il punto sugli emendamenti del Pd insieme al capogruppo alla Camera Roberto Speranza e al capogruppo dem in commissione Affari Istituzionali Emanuele Fiano. In vista dell'avvio delle votazioni sugli emendamenti in commissione Renzi, a quanto si apprende, vedra' oggi anche Denis Verdini per verificare gli spazi di apertura di Fi su possibili modifiche alla riforma elettorale.

Letta si dice 'fiducioso' dell'iniziativa dei partiti sulla legge elettorale
LETTA, SE C'E' INTESA IL PIU' FELICE SONO IO - "Sono fiducioso che l'iniziativa dei principali partiti sulla legge elettorale e sulla fine della zavorra del bicameralismo perfetto, in particolare del mio, possa arrivare a risultato positivo che rafforza il governo. Se c'e' accordo il piu' felice sono io", ha detto il presidente del Consiglio.

"Conto che queste due scelte che sostengo, la nuova legge elettorale e la fine del bicameralismo perfetto, rendano l'Italia più forte" in Europa: così Letta, rispondendo ad una domanda al termine del vertice Italia-Spagna.

"E' miope oggi una leadership politica che non veda l'euroscetticismo montante - ha detto Letta -. Possono esserci tre risposte: il populismo di chi liscia il pelo agli euroscettici, il comportamento da struzzi di chi ignora l'euroscetticismo, il pragmatismo di chi ritiene che l'Europa sia soluzione e non il problema. Per questa Europa noi ci battiamo".

SEL, RISCHI INCOSTITUZIONALITA' - "L'Italicum è a rischio di costituzionalità. I nostri emendamenti prevedono un premio più basso, sbarramenti in linea con l'Europa e l'introduzione di una norma sul conflitto d'interessi". Così Gennaro Migliore, presidente dei deputati di Sinistra Ecologia Libertà. "Il confronto sarà serrato. Serve una soluzione parlamentare celere - conclude Migliore - in grado di interpretare le esigenze degli italiani, restituendogli la possibilità di scegliere candidati e coalizioni''.

FI, OK SOLO SU SOGLIA PREMIO - Forza Italia è disponibile ad alzare al 38 per cento la soglia per accedere al premio di maggioranza ma è inamovibile sulla soglia d'accesso al 5%. Sarebbe questo, secondo fonti parlamentari, l'esito dell'incontro tra Matteo Renzi e Denis Verdini mentre sarebbe ancora aperta la discussione sulle candidature multiple chiesta da Ncd.