BARI -Questa mattina è stato siglato il contratto di concessione di un immobile confiscato, in piazza San Pietro 22, in favore di Libera - Associazioni, nomi e numeri contro le mafie. Già nel 2009 l’amministrazione comunale aveva assegnato un bene a Libera ma le condizioni strutturali non consentivano di ospitare le attività dell’associazione presieduta da don Luigi Ciotti.
“Sono soddisfatto che si sia concluso positivamente l’iter burocratico per l’assegnazione di un altro bene immobile confiscato alla criminalità organizzata - afferma il sindaco Michele Emiliano. Tra il Comune di Bari e Libera esiste una sinergia strategica che in questi anni ci ha permesso di lavorare, spesso in silenzio ma con efficacia, nei quartieri e nelle scuole, e che sono certo proseguirà anche con la prossima amministrazione”.
“L’insediamento nel bene di una rete che rappresenta 1600 realtà associative - commenta il referente regionale di Libera Alessandro Cobianchi - porta con sé da un lato un valore simbolico potente, dall’altro rappresenta la concreta restituzione alla società di un luogo che punta, da oggi, a diventare un centro di raccolta e di irradiazione di idee di giustizia, legalità, partecipazione, democrazia. Il tutto proprio a Bari Vecchia, un tempo comparto stagno a cielo aperto, ora cuore sociale e antropologico non solo della città capoluogo, ma dell’intera regione. È comunque giusto rimarcare che quello di Libera non è un gesto da eroi, quanto piuttosto un semplice atto di cittadinanza”.
L’Agenzia per la lotta non repressiva alla criminalità organizzata del Comune di Bari rende noto che a breve sarà presentato il secondo avviso pubblico per destinare i beni confiscati ai soggetti previsti dalle legge 109/96.
“Sono soddisfatto che si sia concluso positivamente l’iter burocratico per l’assegnazione di un altro bene immobile confiscato alla criminalità organizzata - afferma il sindaco Michele Emiliano. Tra il Comune di Bari e Libera esiste una sinergia strategica che in questi anni ci ha permesso di lavorare, spesso in silenzio ma con efficacia, nei quartieri e nelle scuole, e che sono certo proseguirà anche con la prossima amministrazione”.
“L’insediamento nel bene di una rete che rappresenta 1600 realtà associative - commenta il referente regionale di Libera Alessandro Cobianchi - porta con sé da un lato un valore simbolico potente, dall’altro rappresenta la concreta restituzione alla società di un luogo che punta, da oggi, a diventare un centro di raccolta e di irradiazione di idee di giustizia, legalità, partecipazione, democrazia. Il tutto proprio a Bari Vecchia, un tempo comparto stagno a cielo aperto, ora cuore sociale e antropologico non solo della città capoluogo, ma dell’intera regione. È comunque giusto rimarcare che quello di Libera non è un gesto da eroi, quanto piuttosto un semplice atto di cittadinanza”.
L’Agenzia per la lotta non repressiva alla criminalità organizzata del Comune di Bari rende noto che a breve sarà presentato il secondo avviso pubblico per destinare i beni confiscati ai soggetti previsti dalle legge 109/96.