Maro': Corte Suprema, soluzione entro il 3 febbraio. Bonino, "Ogni opzione sul tavolo"

NEW DELHI - C'è ansia per i marò pugliesi. La Corte Suprema indiana ha chiesto al governo di trovare una soluzione entro due settimane, il 3 febbraio prossimo, allo stallo che sta ritardando il processo ai due fanti pugliesi.

+ Stampa indiana, sì a legge antiterrorismo

In una breve seduta, durata una decina di minuti, i giudici hanno chiesto di "riconciliare il conflitto di opinione all'interno dell'amministrazione". Lo ha appreso l'ANSA sul posto.

"Tutte le opzioni sono sul tappeto, anche quelle più di pertinenza della Ue" nei confronti dell'India. Così Emma Bonino commenta il rinvio del caso deciso dalla Corte.

"Se a due anni dai fatti non si é neanche in grado di stabilire un capo d'accusa, é evidente che questa é una violazione di ogni idea di giustizia adeguata" ha detto, definendo "inaccettabile" l'applicazione della legge indiana sulla pirateria che comporterebbe "l'inversione dell'onere della prova".

INTRONA: CAUTE APERTURE - Il presidente del Consiglio regionale della Puglia Onofrio Introna saluta come “un segnale che giustifica un cauto ottimismo”, la notizia che la Corte suprema indiana ha chiesto al Governo di Nuova Delhi di risolvere entro due settimane la situazione di stallo che sta ritardando il processo ai marò Latorre e Girone. “Se confermata - dichiara - potrebbe rappresentare un significativo passo avanti, a dimostrazione che l’operato della diplomazia italiana e internazionale sta i cogliendo i risultati sperati”.
È anche per auspicare l’intensificarsi di un’insistente, corretta azione sul Governo di Nuova Delhi” che l’Ufficio di Presidenza e i capigruppo, in rappresentanza dell’intera Assemblea pugliese, hanno firmato il testo di un documento. Si tratta dell’annunciato ordine del giorno protesta e proposta sul caso dei due fucilieri, già inviato al primo ministro italiano Enrico Letta.

“Si comincia ad intravedere la possibilità di avere presto in Italia i nostri militari - conclude Introna - e spero di accoglierli in Puglia al più presto. Sono sin d’ora invitati in Consiglio regionale, una volta riabbracciate le famiglie”.


Posta un commento

Nuova Vecchia

Modulo di contatto