OSTUNI (BR). Si avvicinano, nella Città Bianca, le elezioni amministrative ma, recentemente, 12 consiglieri comunali di opposizione, il giorno 22 gennaio, hanno presentato una mozione di sfiducia per l'amministrazione Tanzarella.
E proprio il sindaco di Ostuni, l'avvocato Domenico Tanzarella, ha voluto chiarire la sua posizione sull'argomento.
“Ho letto la mozione di sfiducia che gli amici della frastagliata e variopinta opposizione hanno depositato il 22 gennaio scorso. Sono sinceramente frastornato della motivazione addotta nella stessa. Si dice con particolare disinvoltura, non aderente alla realtà, che la motivazione di questa mozione di sfiducia consisterebbe nella mancanza di guida politica e di amministrazione negli ultimi due mesi" ha scritto Domenico Tanzarella "Mi sono peritato di andare a ripercorrere e a ricostruire, con dati alla mano, l’attività svolta in questi due mesi per verificare se, magari, potesse rispondere al vero, anche in parte, questa enorme sciocchezza. Io dico ai cittadini ostunesi e anche a Gianfranco Coppola, candidato sindaco che magari potrebbe evitare di dimostrare anche qualche lieve inadeguatezza a svolgere questo compito, che la mozione di sfiducia poteva essere in ossequio di un principio di lealtà, correttezza, trasparenza a cui si richiama, motivata diversamente. Bastava scrivere che l’opposizione vuole far cadere il sindaco e l’Amministrazione perché è un obiettivo della minoranza. Difficile, invece, immaginare anche il motivo reale che può aver spinto qualcuno dell’attuale maggioranza a suggerire e sollecitare la presentazione di una mozione di sfiducia contro se stessi finalizzata ad accentuare la spaccatura politica che è in atto nel centrosinistra. Queste ragioni sono tutte di grande scorrettezza nei confronti della città perché la composizione, le alleanze, le organizzazioni delle coalizioni per le prossime elezioni nulla hanno a che vedere con l’impegno amministrativo che si conclude con le elezioni del 25 maggio prossimo. Se a qualcuno dà fastidio, dal punto di vista elettorale, la presenza di una amministrazione e del sindaco in carica, vengano in Consiglio comunale e lo dicano esplicitamente e votino in questa direzione. Poi dovranno spiegare non a me ma ai cittadini come mai si sostiene una mozione di sfiducia contro una amministrazione della quale si fa parte a pieno titolo e con la quale si è votata, fino ad oggi, tutti i provvedimenti, tutte le scelte strategiche all’unanimità. In questi due mesi, tra l’altro, abbiamo particolarmente accentuato l’impegno proprio per la delicatezza e l’importanza delle questioni che stanno a cuore ai cittadini e che coinvolgono scelte particolarmente significative per la nostra città. Basti pensare che il 1° dicembre abbiamo approvato un bilancio che è il fiore all’occhiello di questa città, bilancio approvato con grande compattezza e unanimità da tutta la maggioranza: dai socialisti, dal Pd, dalle liste civiche che fa di questa città un punto di riferimento nel contesto non solo regionale ma anche nazionale".
"Una città che ha un bilancio che consente di non aumentare l’addizionale Irpef, di lasciare invariata la Tarsu dell’anno scorso, di tenere al minimo le aliquote dell’Imu" prosegue il sindaco "Siamo uno dei pochi comuni non coinvolto nel pagamento della mini Imu, non stiamo vivendo le esperienze di comuni a noi vicini come Fasano per gli aumenti imposti dalla Tares per aliquote Imu ai massimi livelli. Quindi questo sarebbe già sufficiente per rendere ridicola, assolutamente strumentale, la mozione di sfiducia. Nei prossimi giorni invierò una lettera a tutti i consiglieri comunali e agli assessori per ricordare loro quello che si è fatto in questi due mesi dopodiché il giudizio sovrano del Consiglio comunale sarà illuminante. Avevo preso in considerazione anche l’ipotesi di presentare le dimissioni ma ritengo molto più corretto che si vada sino in fondo a questa vicenda in modo tale che ognuno si assuma la responsabilità delle sue scelte. L’opposizione ha presentato una mozione e se rimarrà minoranza, farà l’ennesima figura politica che ha caratterizzato il suo percorso in questi anni. Se parte della maggioranza voterà a favore, vorrà dire che prenderemo atto anche di questo e quindi dell’assoluta impossibilità di costruire comunione di intenti politici e istituzionali per il futuro della città. Naturalmente le forze politiche più leali, corrette e rispettose del programma presentato ai cittadini e degli stessi cittadini, faranno tesoro di questa esperienza e si presenteranno alla città con le carte in regola per chiedere il rinnovo di stima e fiducia sulla scorta di queste credenziali”.
Daniele Martini
E proprio il sindaco di Ostuni, l'avvocato Domenico Tanzarella, ha voluto chiarire la sua posizione sull'argomento.
“Ho letto la mozione di sfiducia che gli amici della frastagliata e variopinta opposizione hanno depositato il 22 gennaio scorso. Sono sinceramente frastornato della motivazione addotta nella stessa. Si dice con particolare disinvoltura, non aderente alla realtà, che la motivazione di questa mozione di sfiducia consisterebbe nella mancanza di guida politica e di amministrazione negli ultimi due mesi" ha scritto Domenico Tanzarella "Mi sono peritato di andare a ripercorrere e a ricostruire, con dati alla mano, l’attività svolta in questi due mesi per verificare se, magari, potesse rispondere al vero, anche in parte, questa enorme sciocchezza. Io dico ai cittadini ostunesi e anche a Gianfranco Coppola, candidato sindaco che magari potrebbe evitare di dimostrare anche qualche lieve inadeguatezza a svolgere questo compito, che la mozione di sfiducia poteva essere in ossequio di un principio di lealtà, correttezza, trasparenza a cui si richiama, motivata diversamente. Bastava scrivere che l’opposizione vuole far cadere il sindaco e l’Amministrazione perché è un obiettivo della minoranza. Difficile, invece, immaginare anche il motivo reale che può aver spinto qualcuno dell’attuale maggioranza a suggerire e sollecitare la presentazione di una mozione di sfiducia contro se stessi finalizzata ad accentuare la spaccatura politica che è in atto nel centrosinistra. Queste ragioni sono tutte di grande scorrettezza nei confronti della città perché la composizione, le alleanze, le organizzazioni delle coalizioni per le prossime elezioni nulla hanno a che vedere con l’impegno amministrativo che si conclude con le elezioni del 25 maggio prossimo. Se a qualcuno dà fastidio, dal punto di vista elettorale, la presenza di una amministrazione e del sindaco in carica, vengano in Consiglio comunale e lo dicano esplicitamente e votino in questa direzione. Poi dovranno spiegare non a me ma ai cittadini come mai si sostiene una mozione di sfiducia contro una amministrazione della quale si fa parte a pieno titolo e con la quale si è votata, fino ad oggi, tutti i provvedimenti, tutte le scelte strategiche all’unanimità. In questi due mesi, tra l’altro, abbiamo particolarmente accentuato l’impegno proprio per la delicatezza e l’importanza delle questioni che stanno a cuore ai cittadini e che coinvolgono scelte particolarmente significative per la nostra città. Basti pensare che il 1° dicembre abbiamo approvato un bilancio che è il fiore all’occhiello di questa città, bilancio approvato con grande compattezza e unanimità da tutta la maggioranza: dai socialisti, dal Pd, dalle liste civiche che fa di questa città un punto di riferimento nel contesto non solo regionale ma anche nazionale".
"Una città che ha un bilancio che consente di non aumentare l’addizionale Irpef, di lasciare invariata la Tarsu dell’anno scorso, di tenere al minimo le aliquote dell’Imu" prosegue il sindaco "Siamo uno dei pochi comuni non coinvolto nel pagamento della mini Imu, non stiamo vivendo le esperienze di comuni a noi vicini come Fasano per gli aumenti imposti dalla Tares per aliquote Imu ai massimi livelli. Quindi questo sarebbe già sufficiente per rendere ridicola, assolutamente strumentale, la mozione di sfiducia. Nei prossimi giorni invierò una lettera a tutti i consiglieri comunali e agli assessori per ricordare loro quello che si è fatto in questi due mesi dopodiché il giudizio sovrano del Consiglio comunale sarà illuminante. Avevo preso in considerazione anche l’ipotesi di presentare le dimissioni ma ritengo molto più corretto che si vada sino in fondo a questa vicenda in modo tale che ognuno si assuma la responsabilità delle sue scelte. L’opposizione ha presentato una mozione e se rimarrà minoranza, farà l’ennesima figura politica che ha caratterizzato il suo percorso in questi anni. Se parte della maggioranza voterà a favore, vorrà dire che prenderemo atto anche di questo e quindi dell’assoluta impossibilità di costruire comunione di intenti politici e istituzionali per il futuro della città. Naturalmente le forze politiche più leali, corrette e rispettose del programma presentato ai cittadini e degli stessi cittadini, faranno tesoro di questa esperienza e si presenteranno alla città con le carte in regola per chiedere il rinnovo di stima e fiducia sulla scorta di queste credenziali”.
Daniele Martini