BARI - “I due disegni di legge in materia di disciplina per l’assegnazione e determinazione dei canoni di locazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica e di riforma degli Iacp, approvati in Giunta stanno approdando in commissione, prima di giungere per l’approvazione definitiva in Consiglio regionale.
Sono provvedimenti importanti sui cui principi si è tutti d’accordo, e dirò perché. Dietro questi disegni di legge c’è un lavoro di otto anni, motivo per cui si dovrebbe legiferare in poche sedute. Ma con la consapevolezza di quanto di buono contengono e di come potrebbero migliorare.
Il punto di partenza deve essere la considerazione della emergenza casa e, dunque, il fabbisogno abitativo, per il quale, e non solo per questo, gioca un ruolo molto importante la previsione di un osservatorio regionale, il cui braccio operativo dovrebbero essere le agenzie regionali per la casa e l’abitare, Arca, che andrebbero a sostituire gli Iacp, gli istituti.
Il loro compito e scopo è quello di uniformare le procedure e conseguire risparmi nella gestione dei servizi in tutta la regione. Esse però sono cinque, ne è escluso il territorio della provincia di Barletta – Andria – Trani.
Domani il presidente della provincia Bat, Francesco Ventola, a tal proposito, incontrerà il presidente della V Commissione, di cui anche io faccio parte, per discutere di tale questione.
Io penso che se l’obiettivo deve essere la razionalizzazione e la omogeneità di gestione, piuttosto che sacrificare un territorio sarebbe più opportuno creare una agenzia unica regionale. E di questo discuteremo e non solo domani.
Poi, però, c’è bisogno di entrare nel vivo delle questioni, distinguere le competenze fra comuni e Agenzie, capire che tipo di supporto è previsto per i comuni attraverso i loro uffici tecnici, stabilire le competenze e gli interventi di manutenzione, dagli ascensori, al rifacimento delle facciate, la necessaria rimozione delle barriere architettoniche, dopo una attenta ricognizione dell’esistente”.
Il ruolo dei Comuni certo appare rafforzato, per esempio nella previsione dei criteri di assegnazione degli alloggi. Sono inoltre previsti margini di autogestione e dunque responsabilizzazione degli inquilini, commissioni di conciliazione per comporre le vertenze condominiali e deroghe agli sfratti. sulla base della valutazione dello stato di bisogno e del regolamento di cui si doteranno i Comuni”. A riferirlo in una nota il Consigliere regionale del Gruppo consiliare Misto-Psi, Franco Pastore.
Sono provvedimenti importanti sui cui principi si è tutti d’accordo, e dirò perché. Dietro questi disegni di legge c’è un lavoro di otto anni, motivo per cui si dovrebbe legiferare in poche sedute. Ma con la consapevolezza di quanto di buono contengono e di come potrebbero migliorare.
Il punto di partenza deve essere la considerazione della emergenza casa e, dunque, il fabbisogno abitativo, per il quale, e non solo per questo, gioca un ruolo molto importante la previsione di un osservatorio regionale, il cui braccio operativo dovrebbero essere le agenzie regionali per la casa e l’abitare, Arca, che andrebbero a sostituire gli Iacp, gli istituti.
Il loro compito e scopo è quello di uniformare le procedure e conseguire risparmi nella gestione dei servizi in tutta la regione. Esse però sono cinque, ne è escluso il territorio della provincia di Barletta – Andria – Trani.
Domani il presidente della provincia Bat, Francesco Ventola, a tal proposito, incontrerà il presidente della V Commissione, di cui anche io faccio parte, per discutere di tale questione.
Io penso che se l’obiettivo deve essere la razionalizzazione e la omogeneità di gestione, piuttosto che sacrificare un territorio sarebbe più opportuno creare una agenzia unica regionale. E di questo discuteremo e non solo domani.
Poi, però, c’è bisogno di entrare nel vivo delle questioni, distinguere le competenze fra comuni e Agenzie, capire che tipo di supporto è previsto per i comuni attraverso i loro uffici tecnici, stabilire le competenze e gli interventi di manutenzione, dagli ascensori, al rifacimento delle facciate, la necessaria rimozione delle barriere architettoniche, dopo una attenta ricognizione dell’esistente”.
Il ruolo dei Comuni certo appare rafforzato, per esempio nella previsione dei criteri di assegnazione degli alloggi. Sono inoltre previsti margini di autogestione e dunque responsabilizzazione degli inquilini, commissioni di conciliazione per comporre le vertenze condominiali e deroghe agli sfratti. sulla base della valutazione dello stato di bisogno e del regolamento di cui si doteranno i Comuni”. A riferirlo in una nota il Consigliere regionale del Gruppo consiliare Misto-Psi, Franco Pastore.
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