Sovereto: l'amministrazione interviene a tutela del Borgo (ma dopo aver permesso la demolizione di una villetta storica)

di Tommaso Parisi - E' il 18 Dicembre 2013 quando, dopo la concessione di un  permesso per 'demolizione e costruzione', una struttura ottocentesca in pochi giorni viene abbattuta a Sovereto suscitando così un grande senso di preoccupazione nei cittadini terlizzesi, i quali da subito si sono attivati per pressare l'amministrazione ad un rapido intervento a difesa dello stesso borgo. Oltre alla prima autorizzazione ci sarebbe un'altra richiesta di permesso per costruire e realizzare un altro edificio nello stesso giardino. Richiesta che oggi è ancora in stand-by, forse grazie, anche, alla rapida mobilitazione di cittadini e associazioni.

Il 12 Gennaio scorso gli stessi si sono dati appuntamento presso la frazione di Terlizzi per  manifestare il proprio dissenso a qualsiasi atto di speculazione edilizia in quel luogo sempre riconosciuto come patrimonio storico, archeologico e religioso del Nord-Barese e non solo.

Allo stesso Sit-in ha preso parte il sindaco Nicola Gemmato il quale, accompagnato da altri consiglieri di maggioranza, ha espresso pieno appoggio all'evento manifestando assieme ai cittadini in difesa del borgo,  messo a rischio però da pratiche edilizie concesse dagli uffici comunali che egli stesso amministra.

La soluzione a tale questione sarebbe una modifica al Piano regolatore Generale vigente, il quale prevede come legittime le costruzioni nel Borgo di Sovereto. Una proposta di deliberazione in questo senso è stata discussa dal Consiglio Comunale il 14 c.m., ma è risultata essere “debole” e lo stesso Consiglio, condividendo  l'orientamento di salvaguardia del Borgo, ha dato compito all'ufficio tecnico di riformulare la proposta di deliberazione di adozione di apposita variante che sarà discussa lunedì prossimo sempre in Consiglio comunale (in seconda convocazione).

L'adozione della variante bloccherà qualsiasi istanza futura di permesso di costruire che possa ledere l'integrità del Borgo di Sovereto, compresa la seconda richiesta fatta dallo stesso proprietario della villetta storica già abbattuta.
La villa ottocentesca abbattuta ha suscitato lo sconcerto dei terlizzesi
Ma non è tutto. Infatti il titolare ha impugnato dinanzi al TAR la delibera di Giunta Comunale del 20 Dicembre con la quale l'amministrazione Gemmato avviava la procedura di variante al Borgo di Sovereto.

Il proprietario chiede al TAR di annullare gli atti perché non sarebbe stata rispettata la Legge Regionale 56/80 la quale, in materia di varianti al Piano Regolatore, prevede che la deliberazione di giunta debba essere preceduta da un mandato preciso del Consiglio Comunale, che non c'è stato.

Sarebbe mancata, quindi, una fase di indirizzo del Consiglio Comunale senza la quale c'è un rischio concreto di vedere annullati dal TAR tutti gli atti (i giudici si esprimeranno il 5 Febbraio).

Eppure nel Consiglio Comunale del 12 Dicembre le opposizioni avevano presentato un ordine del giorno, per la variante di Sovereto, che però non fu messo ai voti su richiesta della maggioranza. L'ordine del giorno non fu discusso perché si stava già lavorando sugli atti tecnici necessari alla variante.

Il dato di fatto è che se ci fosse stata la discussione di quell'ordine del giorno il rischio di annullamento di tutti gli atti amministrativi da parte del TAR sarebbe molto meno probabile.

Gli interessi privati si intrecciano con quelli pubblici, il bene comune, mettendo sotto giudizio le attività dell'amministrazione. Terlizzi come esempio di un'Italia dove i cittadini sono chiamati ad un dovere civico e civile: controllare i controllori.

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