Spettacolo all'Olimpico: 1 a 1 tra Lazio e Juve

di Andrea Stano - L’anticipo serale della seconda giornata di ritorno finisce 1 a 1 al termine di una gara combattutissima all’insegna della pura adrenalina.

La Juventus è a caccia della tredicesima vittoria consecutiva in campionato dopo la delusione di Coppa Italia contro una grandissima Roma. Anche la Lazio arriva all’appuntamento dopo un successo, quello al Friuli contro l’Udinese. 7 punti in 3 partita per Reja da quando è tornato a sedersi sulla panchina biancoazzurra.

Conte lascia ancora Pirlo a riposo, lo sostituisce Marchisio; Ogbonna prende il posto dello squalificato Chiellini.
Nella Lazio assenti Lulic e Onazi, anche loro per squalifica.

La Juve parte bene, solito pressing alto e tanta grinta sfoggiata dai guerrieri di Conte, forgiati a sua immagine e somiglianza. Al tredicesimo, però, pasticciaccio di Buffon sul retropassaggio di Barzagli. Il portiere controlla malissimo e Klose in scivolata fa quel che può ma sfortunatamente non trova la porta.

Juve all’arrembaggio ma Lazio intelligentissima nelle ripartenze, come quella al minuto 20 quando, dopo un’incoraggiante progressione, Hernanes taglia per Konko che per poco non arriva sul pallone, preda delle braccia di Buffon in uscita bassa.

Episodio potenzialmente decisivo al 24esimo. Ancora Konko, ottimo il suo primo tempo, offre un’eccellente pallone a Klose propostosi in area di rigore; l’attaccante tedesco anticipa Buffon che lo stende procurando calcio di rigore per la Lazio e cartellino rosso per sé. Dagli undici metri si presenta il rigorista Candreva. L’ala della Nazionale spiazza Storari, entrato al posto di Asamoah.

La Juve a testa bassa cerca di fare il possibile in inferiorità numerica ma i tre difensori laziali non lasciano il benché minimo spiraglio ai centravanti bianconeri. Solo al 34esimo gli ospiti si rendono pericolosi: Tevez di prepotenza lotta con Dias per poi servire Llorente nei pressi dell’area piccola, l’ex Bilbao fa a sportellate con Cana e conclude a rete ma Berisha si fa trovare pronto sventando l’1 a 1.

Sul finire dei primi 45 minuti di gioco la Lazio rivendica un secondo calcio di rigore per il fallo nettissimo di mano da parte di Bonucci su palla deviata in porta da Hernanes. L’arbitro Massa opta per l’involontarietà.

Nel secondo tempo, nonostante l’uomo in più, la Lazio soffre. Teme troppo gli avversari sempre padroni del possesso palla anche se occasioni gol non se ne vedono nemmeno per sbaglio.

Azione corale della Lazio al tredicesimo; Hernanes cavalca, Klose controlla e Candreva a rimorchio spara alto. Due minuti più tardi il leone Llorente compie una vera e propria meraviglia. Lichsteiner dal fondo imbecca lo spagnolo che, alla Bierhoff, si avvita di testa indirizzando il pallone sotto l’incrocio del secondo palo.

Pessimo atteggiamento della Lazio, troppe remissiva e intimorita.

Al 17esimo miracolo di Berisha sulla fucilata di Tevez assistito da Vidal.

La partita ora è vivacissima. Anche Hernanes, Candreva e nuovamente Llorente si avvicinano alla rete del vantaggio.
Incredibile al 31esimo: scodellata di Candreva su calcio di punizione, sul pallone si tuffa Klose che trova prima i guantoni del reattivo Storari, poi la traversa. Sfortunata la Lazio in questa circostanza.

Lo è ancora di più al minuto 40 quando il giovanissimo Keita, entrato al posto di Candreva, sfodera un fantastico destro a giro che supera Storari ma si stampa sul palo.

Finisce quindi in parità una delle partite più divertenti di questo campionato. La Juve si ferma a 12 vittorie consecutive e, qualora la Roma dovesse vincere domani mattina a Verona, la distanza dai giallorossi si ridurrebbe a sei lunghezze.

Che dire di Edy Reja! Da quando è tornato, la Lazio ha cambiato identità e ha ritrovato fiducia nei propri mezzi. Nel prossimo impegno sarà ospite al Bentegodi contro il Chievo, oggi abile nel fermare il Napoli al San Paolo. La Juve, invece, ospiterà tra le mura del suo inespugnabile stadio, l’Inter di Walter Mazzarri. All’andata finì 1 a 1.