BARI - La ripartizione Urbanistica rende noto che, nell’ambito di una rimodulazione del quadro economico del SIT - Sistema Informativo Territoriale, è stato finanziato il completamento della digitalizzazione degli archivi ai fini della consultazione in tempo reale dei dati territoriali cittadini.
In particolare si procederà a completare l’informatizzazione delle procedure di trasmissione del cosiddetto fascicolo edilizio digitale, ovvero la procedura software per le autorizzazioni edilizie. Infatti, grazie ad una memoria esterna di grandi dimensioni, sarà possibile acquisire informaticamente anche gli elaborati grafici allegati alle diverse istanze edilizie.
Entro pochi mesi i circa 1.800 professionisti accreditati potranno così trasmettere elaborati grafici di progetto che, firmati digitalmente, costituiranno il fascicolo edilizio digitale fino alla completa dematerializzazione con il “trasferimento” dall’archivio cartaceo all’archivio virtuale.
“Ovviamente si tratta di uno strumento a disposizione di tutti che, oltre a risultare di grande utilità per operatori e addetti ai lavori - spiega l’assessore all’Urbanistica Elio Sannicandro - consentirà anche ai proprietari degli immobili e a tutti i cittadini interessati di risalire alle informazioni relative alle unità immobiliari o alle autorizzazione edilizie, ricollegando tutte le fasi e ricostruendo lo storico dell’immobile”.
L’applicazione, che consentirà un notevole risparmio di tempo e denaro, è disponibile sul portale istituzionale, nell’area tematica Casa Edilizia e Territorio a questo link, oppure direttamente sull’url http://sue.comune.bari.it.
Attraverso il SIT è già possibile individuare la zonizzazione (destinazioni urbanistiche) nell’intero territorio comunale oltre ai dati catastali, i vincoli paesaggistici o idrogeomorfologici e lo stato di fatto visibile dall’ortofoto aerea o dai rilievi aerofotogrammetrici.
La rimodulazione del quadro economico è stata fondamentale per proseguire il percorso di informatizzazione: “Dal SIT abbiamo recuperato circa 100mila euro - conclude Sannicandro - che sono stati sostanzialmente redistribuiti: poco meno della metà per completare la digitalizzazione degli archivi, il resto per il completamento delle procedure software, ovvero dell’archivio virtuale che consentirà di ospitare tutti i dati, allegati compresi”.
In particolare si procederà a completare l’informatizzazione delle procedure di trasmissione del cosiddetto fascicolo edilizio digitale, ovvero la procedura software per le autorizzazioni edilizie. Infatti, grazie ad una memoria esterna di grandi dimensioni, sarà possibile acquisire informaticamente anche gli elaborati grafici allegati alle diverse istanze edilizie.
Entro pochi mesi i circa 1.800 professionisti accreditati potranno così trasmettere elaborati grafici di progetto che, firmati digitalmente, costituiranno il fascicolo edilizio digitale fino alla completa dematerializzazione con il “trasferimento” dall’archivio cartaceo all’archivio virtuale.
“Ovviamente si tratta di uno strumento a disposizione di tutti che, oltre a risultare di grande utilità per operatori e addetti ai lavori - spiega l’assessore all’Urbanistica Elio Sannicandro - consentirà anche ai proprietari degli immobili e a tutti i cittadini interessati di risalire alle informazioni relative alle unità immobiliari o alle autorizzazione edilizie, ricollegando tutte le fasi e ricostruendo lo storico dell’immobile”.
L’applicazione, che consentirà un notevole risparmio di tempo e denaro, è disponibile sul portale istituzionale, nell’area tematica Casa Edilizia e Territorio a questo link, oppure direttamente sull’url http://sue.comune.bari.it.
Attraverso il SIT è già possibile individuare la zonizzazione (destinazioni urbanistiche) nell’intero territorio comunale oltre ai dati catastali, i vincoli paesaggistici o idrogeomorfologici e lo stato di fatto visibile dall’ortofoto aerea o dai rilievi aerofotogrammetrici.
La rimodulazione del quadro economico è stata fondamentale per proseguire il percorso di informatizzazione: “Dal SIT abbiamo recuperato circa 100mila euro - conclude Sannicandro - che sono stati sostanzialmente redistribuiti: poco meno della metà per completare la digitalizzazione degli archivi, il resto per il completamento delle procedure software, ovvero dell’archivio virtuale che consentirà di ospitare tutti i dati, allegati compresi”.