ROMA - “Il nostro è un riconoscimento che da sempre vuole premiare l’originalità e la capacità di saper emozionare nel corso dell’esibizione dal vivo sul palco dell’Ariston”.
Parole, queste, del presidente Vincenzo Spera in vista del “Premio Assomusica 2014”, che verrà conferito dall'Associazione Italiana degli Organizzatori e Produttori di Spettacoli Musicali dal Vivo a uno degli otto giovani in gara al 64° Festival della Canzone Italiana. A votare e decretare il vincitore saranno gli associati di Assomusica, cioé i principali organizzatori e produttori di concerti e spettacoli musicali d’Italia.
Un riconoscimento, questo, molto ambìto, consegnato, nelle ultime edizioni, nelle mani di artisti come Arisa, Nina Zilli, Raphael Gualazzi, Marco Guazzone e il Cile.
“I nostri premiati – spiega Spera – sono diventati veri big della canzone italiana. Ci auguriamo che sia così anche per questa nuova edizione di Sanremo”.
Una rassegna che resta comunque un punto fermo della musica italiana. “Può piacere o meno, ma, a livello divulgativo e conoscitivo, il Festival è sempre un appuntamento fondamentale per il mondo della discografia. Fatte poche eccezioni, tutti i grandi sono passati dall’Ariston, da Vasco alla Pausini, giusto per fare due nomi”.
Il presidente Spera si sofferma poi sullo stato attuale della musica italiana facendo riferimento alla lettera inviata, nello scorso giugno, alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, in cui chiedeva norme più chiare verso gli organizzatori di spettacoli dal vivo per tutelare sia chi vive di musica sia chi usufruisce della stessa. “In Italia legiferare non è facile, tutt’altro. Quella lettera voleva essere un grido d’allarme di un mondo che dà lavoro a 400mila persone e che può contare su circa 12mila piccole e medie aziende. L’obiettivo era sensibilizzare il Governo sui problemi che gli operatori del settore continuano a dover affrontare nella quotidiana gestione delle proprie attività . Noi continuiamo ad aspettare, nel frattempo proseguiamo in quello che ci sta più a cuore: portare la musica alla gente”.
Oltre al “Premio Assomusica 2014”, il presidente Spera annuncia l’istituzione di un altro riconoscimento, rivolto in questo caso ai foniatri, coloro che curano la voce dei cantanti: “Sarebbe bello far conoscere questi professionisti al grande pubblico. La figura del foniatra non è molto conosciuta al di fuori degli addetti ai lavori, ma è fondamentale per le corde vocali dei cantanti stessi”.
Parole, queste, del presidente Vincenzo Spera in vista del “Premio Assomusica 2014”, che verrà conferito dall'Associazione Italiana degli Organizzatori e Produttori di Spettacoli Musicali dal Vivo a uno degli otto giovani in gara al 64° Festival della Canzone Italiana. A votare e decretare il vincitore saranno gli associati di Assomusica, cioé i principali organizzatori e produttori di concerti e spettacoli musicali d’Italia.
Un riconoscimento, questo, molto ambìto, consegnato, nelle ultime edizioni, nelle mani di artisti come Arisa, Nina Zilli, Raphael Gualazzi, Marco Guazzone e il Cile.
“I nostri premiati – spiega Spera – sono diventati veri big della canzone italiana. Ci auguriamo che sia così anche per questa nuova edizione di Sanremo”.
Una rassegna che resta comunque un punto fermo della musica italiana. “Può piacere o meno, ma, a livello divulgativo e conoscitivo, il Festival è sempre un appuntamento fondamentale per il mondo della discografia. Fatte poche eccezioni, tutti i grandi sono passati dall’Ariston, da Vasco alla Pausini, giusto per fare due nomi”.
Il presidente Spera si sofferma poi sullo stato attuale della musica italiana facendo riferimento alla lettera inviata, nello scorso giugno, alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, in cui chiedeva norme più chiare verso gli organizzatori di spettacoli dal vivo per tutelare sia chi vive di musica sia chi usufruisce della stessa. “In Italia legiferare non è facile, tutt’altro. Quella lettera voleva essere un grido d’allarme di un mondo che dà lavoro a 400mila persone e che può contare su circa 12mila piccole e medie aziende. L’obiettivo era sensibilizzare il Governo sui problemi che gli operatori del settore continuano a dover affrontare nella quotidiana gestione delle proprie attività . Noi continuiamo ad aspettare, nel frattempo proseguiamo in quello che ci sta più a cuore: portare la musica alla gente”.
Oltre al “Premio Assomusica 2014”, il presidente Spera annuncia l’istituzione di un altro riconoscimento, rivolto in questo caso ai foniatri, coloro che curano la voce dei cantanti: “Sarebbe bello far conoscere questi professionisti al grande pubblico. La figura del foniatra non è molto conosciuta al di fuori degli addetti ai lavori, ma è fondamentale per le corde vocali dei cantanti stessi”.
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Cultura e Spettacoli