Amministrative 2014 ad Ostuni: il punto del sindaco Domenico Tanzarella

OSTUNI (BR). Nella Città Bianca prosegue la campagna elettorale per le amministrative del 2014 ed, in questi giorni, il sindaco Domenico Tanzarella ha voluto spiegare il punto della situazione politica cittadina:
“Mentre la quotidianità dell’impegno e del lavoro assorbe completamente le nostre energie, sono purtroppo distratto  per non dire sconvolto ed esterrefatto dal proliferare di comunicati, dichiarazioni che riguardano le sorti di questa città. Io mi auguro che il senso di responsabilità, la consapevolezza, la sobrietà, la compostezza che caratterizza l’avv. Nicola Santoro che ho incontrato nell’esercizio delle sue funzioni professionali presso il tribunale di Brindisi, possa caratterizzare tutti quanti. Il ricorso al pallottoliere per contare i numeri dei voti a favore o contro questa estenuante attività finalizzata alla riaffermazione di non so che cosa e per chi caratterizza alcune forze politiche della nostra città, mi preoccupa per il futuro del paese. Io sono convinto che, così come abbiamo sempre fatto nel corso di questi anni, lo stile che ha contraddistinto lo schieramento che io mi onoro ancora oggi di guidare, possa caratterizzare ancora tutti quanti. Sicuramente caratterizzerà i socialisti e tutte le forze politiche e movimenti che sosterranno l’avv. Nicola Santoro. Io mi auguro che la capacità di saper programmare, progettare e poi realizzare opere e servizi pubblici in questa città,  sia tale e quale a quella che ha caratterizzato il nostro impegno. Sono confuso dall’entusiasmo che si raccoglie a parole intorno ad alcuni candidati perché mi ricordano esperienze precedenti come quelle che hanno visto il collega De Stradis e l’amica Bernadette Giovene che stavano per conquistare il mondo e poi sono stati naturalmente ridimensionati dal risultato elettorale. Vorrei dire a tutti gli ostunesi che conoscono bene la storia e le vicende di questo paese, che i partiti, in particolare le liste a cui io ho contribuito direttamente alla messa a punto, si sono sempre caratterizzate per la capacità di rinnovarsi in un discorso di grande correttezza, lealtà e continuità perché se si ha l’attenzione nel verificare le composizioni di queste liste che hanno raccolto la società civile, le migliori espressioni delle professioni forensi, tecniche e umanistiche, si sono sempre rinnovate del 50% in ogni elezione. Posso, sicuramente insieme a tutti gli amici e compagni, essere un protagonista e un manager del rinnovamento e cambiamento nella città ma sempre con quella capacità di avere i piedi per terra e la consapevolezza della percezione della realtà della nostra città; realtà che ha bisogno di progetti e programmi finalizzati ad unire, a mettere insieme ed è quello che abbiamo sempre fatto unendo coalizioni di diversi, sia mettendo a punto progetti che potessero mettere insieme diritti-doveri e interessi legittimi della nostra città finalizzati al bene comune. Questo è quello che continueremo a fare e questo è quello che vogliamo fare senza rappresentazioni teatrali o cinematografiche ma con grande serietà, con grande senso di responsabilità. Ritengo di essere stato investito di una grande responsabilità dal mio carissimo amico e collega Lorenzo Cirasino già dal maggio 2001 quando di fatto mi passava il testimone indicandomi in una difficile, anche allora successione ereditaria della responsabilità di guida di questa città; da 13 anni ho condotto con impegno, decisione e con coraggio, le sorti di questo paese e l’ho potuto fare grazie alla collaborazione di tutti quanti: assessori e consiglieri comunali e, soprattutto, con la fiducia e la stima dei cittadini ostunesi. Ed è a questi che mi rivolgo per consegnare loro un patrimonio che non va assolutamente disperso e quindi chiedo loro di premiare e prestare particolare attenzione a chi farà tesoro di questo patrimonio di programmi, idee, progetti di opere pubbliche, di servizi, di grande acume e razionalità nell’utilizzazione delle risorse e, soprattutto, nell’imposizione di tasse ai cittadini. Pochi comuni possono menar vanto come quello di Ostuni in questo settore".

"Mi auguravo che non ci fosse bisogno di tante sceneggiate e soprattutto di cambiamenti di strategie e linee politiche" prosegue il sindaco Tanzarella "Io sono da sempre convinto assertore, non fosse altro che in 40 anni non ho mai cambiato partito o forza politica e schieramento (non so quanti altri possono menar vanto di questo), sono un convinto assertore della necessità della coesione e dell’unità ma sono altrettanto convinto che ci vuole rispetto nei percorsi politici che vengono indicati, lealtà, correttezza nei rapporti e una riduzione della disinvoltura e della naturalezza con la quale qualcuno cambia coalizione, schieramento o addirittura dimentica il mandato che ha ricevuto nell’avvio di questo percorso difficile ma entusiasmante che è quello finalizzato alla individuazione di una guida politico-amministrativa della città. Questo messaggio vuole fare chiarezza e non c’è bisogno che io ripeta che allo stato non esiste alcun presunto accordo tra il sottoscritto, il consigliere regionale Epifani e il capogruppo del PD, Pomes. Non esiste alcun accordo, anzi allo stato esiste un disaccordo sulle candidature e quindi io chiedo alla città e a tutti gli amici con i quali ho condiviso gioie e dolori di questo centrosinistra, di accettare le forme democratiche previste dalle norme di buon senso delle quali i partiti come il PD si fanno da sempre grandi fautori, menando vanto della loro strategia. Per unirci è necessario fare le primarie. Abbiamo candidati all’altezza del compito. Uno dice che è più capace dell’altro, ce ne possono essere tanti e altri che possono concorrere a questo percorso di alta democrazia; facciamo le primarie in modo da chiedere ai cittadini e da verificare se c’è questo grande entusiasmo intorno ad uno o all’altro; se c’è questo consenso e stima. L’avv. Nicola Santoro, a differenza di altri, ha già detto che lui nonostante sia il candidato indicato da 7 o dieci movimenti e forze politiche, è a disposizione come tutti dovrebbero dire, di chi vincerà le primarie. Non c’è ragione, non c’è motivo se non quello di voler imporre una candidatura agli altri per sottrarsi a questo percorso di democrazia. Tutto il resto sono grandi sciocchezze, sono motivazioni puerili e sterili. Noi abbiamo detto dal primo momento che vogliamo l’unità del centrosinistra; l’unità di chi innanzitutto ha condiviso questo lungo percorso e di chi vuole condividerlo ripetendo suoi atteggiamenti e sue posizioni sterili e di contrarietà a tutto. Ricordo quello che ha caratterizzato inizialmente il movimento di rivoluzione civile del fu Ingroia, ecco qui in questa città vediamo qualche rivoluzione civile che nasce, cresce, muore e abortisce nel corso di qualche settimana. Noi invece abbiamo dato segno di maggiore esistenza in vita e non abbiamo bisogno di dimostrare niente a nessuno".

Daniele Martini

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