Arpad Weisz, Bari lo ricorderà con una strada

di Nicola Zuccaro - Una strada (per chiudere i conti con una dimenticanza) individuata alle spalle dell'Antistadio San Nicola restituirà, alla memoria sportiva di Bari, la figura di Arpad Weisz.

Lo strano scherzo del destino che, non poche volte riserva la storia, ha voluto che fosse denominata con il nome e cognome di un allenatore nelle immediate vicinanze del nascente Centro di Formazione Federale.

Un tributo di non poco conto che l'Amministrazione Comunale di Bari ha riservato al più giovane allenatore che a soli 34 anni vinse il Primo Campionato di Serie A a Girone unico al temine della stagione sportiva 1929-30.

Weisz, ebreo di origini ungheresi, allenò anche il Bari divenendo l'artefice della sua permanenza nella massima dopo lo spareggio che i biancorossi disputarono in chiusura del campionato 1931-32 contro il Bologna.

La compagine rossoblu fu la terza ed ultima squadra che Weisiz allenò (vincendo un altro scudetto dopo quello conquistato con l'Inter) prima di abbandonare, nel 1938 l'Italia a seguito della promulgazione della Legge Razziale che interdiceva anche dalle attività sportive appartenenti all'Ebraismo. Iniziò da quel drammatico anno un lungo peregrinare per l'Europa ( da Parigi ad Amsterdam) sino al tragico epilogo che lo vide, fra le migliaia di vittime dell'Olocausto, perendo nel 1944 ad Auschwitz.

Quest'ultima località unitamente ai retroscena calcistici (Weisz inventò la difesa composta dai 5 terzini, modulo al quale si ispirò il ct della Nazionale Italiana, Vittorio Pozzo) ha dato il titolo al libro scritto dal direttore del Guerin Sportivo Matteo Marani dal titolo 'Dallo Scudetto ad Auschiwtz' e presentato a Palazzo di Città nella serata di giovedì 20 febbraio 2014 al temine del Mese della Memoria indetto dalla Civica Amministrazione del capoluogo pugliese.

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