BARI - “Le nuove assunzioni (158 unità) previste, nella prima tranche del Programma Operativo 2013/15, per Taranto, rappresentano un buon segnale ma del tutto insufficiente.
Siamo di fronte ad un barlume di luce in fondo al tunnel dopo gli anni della pesante cura da cavallo dei Piani di rientro.
Mi permetto di suggerire attenzione a coloro che sono intenti a valutazione i numeri assoluti, provincia per provincia, non legandoli al reale fabbisogno di ogni Asl, al rispetto dei livelli essenziali di assistenza (LEA) e non riconducendoli alle scelte delle piante organiche del 2004 che introdussero gravi discriminazioni tra territori.
Taranto allora, infatti, pagò un prezzo altissimo.
Il dato storico non è ininfluente se si pensa che Taranto parte da un organico di 4245 unità lavorative al 2004 a quello di 4170 al 2013 a fronte di un fabbisogno, stimato da indicatori regionali, di circa 7000 unità per il biennio 2014/15.
Il ‘cappio del 2004’ a cui si sono aggiunti, nel corso degli anni, gli effetti combinati di tagli, del rispetto delle disposizioni di finanza pubblica, del piano di rientro, del blocco del turn-over, della quiescenza di circa 500 dipendenti nell'ultimo triennio, ha prodotto una vera e propria ‘emergenza personale’ con il conseguente mancato rispetto dei LEA.
Il Tavolo tecnico e il Comitato di verifica dei LEA ha precisato che il vincolo normativo nazionale della diminuzione del 1,4% della spesa per il personale, rispetto al costo del 2004, è a valenza regionale e pertanto le scelte devono essere esclusivamente vincolate al fabbisogno di ogni provincia.
Questo vuol dire che, al netto dello stanziamento di 10 milioni di euro di cui al Decreto 231 su Ilva, al netto delle ulteriori risorse economiche regionali stanziate nel biennio 2012/13 (circa 5 milioni di euro), al netto di quanto previsto dalla prima tranche del Programma Operativo 2013/15, siamo ancora lontanissimi dal raggiungimento degli standard di organico utili a garantire i LEA e a far fronte alle acute criticità ambientali e sanitarie del territorio jonico.
L'auspicio, pertanto, e' che la rinnovata attenzione, del Presidente Vendola e della sua Giunta, verso Taranto, che comincia ad essere concreta, si rivolga alla soluzione di questa annosa emergenza, senza la quale, ogni idea di rilancio della sanità jonica, risulterà essere vana”. A riferirlo in una nota il consigliere regionale del Pd Michele Mazzarano in merito alle nuove assunzioni in Sanità.
Siamo di fronte ad un barlume di luce in fondo al tunnel dopo gli anni della pesante cura da cavallo dei Piani di rientro.
Mi permetto di suggerire attenzione a coloro che sono intenti a valutazione i numeri assoluti, provincia per provincia, non legandoli al reale fabbisogno di ogni Asl, al rispetto dei livelli essenziali di assistenza (LEA) e non riconducendoli alle scelte delle piante organiche del 2004 che introdussero gravi discriminazioni tra territori.
Taranto allora, infatti, pagò un prezzo altissimo.
Il dato storico non è ininfluente se si pensa che Taranto parte da un organico di 4245 unità lavorative al 2004 a quello di 4170 al 2013 a fronte di un fabbisogno, stimato da indicatori regionali, di circa 7000 unità per il biennio 2014/15.
Il ‘cappio del 2004’ a cui si sono aggiunti, nel corso degli anni, gli effetti combinati di tagli, del rispetto delle disposizioni di finanza pubblica, del piano di rientro, del blocco del turn-over, della quiescenza di circa 500 dipendenti nell'ultimo triennio, ha prodotto una vera e propria ‘emergenza personale’ con il conseguente mancato rispetto dei LEA.
Il Tavolo tecnico e il Comitato di verifica dei LEA ha precisato che il vincolo normativo nazionale della diminuzione del 1,4% della spesa per il personale, rispetto al costo del 2004, è a valenza regionale e pertanto le scelte devono essere esclusivamente vincolate al fabbisogno di ogni provincia.
Questo vuol dire che, al netto dello stanziamento di 10 milioni di euro di cui al Decreto 231 su Ilva, al netto delle ulteriori risorse economiche regionali stanziate nel biennio 2012/13 (circa 5 milioni di euro), al netto di quanto previsto dalla prima tranche del Programma Operativo 2013/15, siamo ancora lontanissimi dal raggiungimento degli standard di organico utili a garantire i LEA e a far fronte alle acute criticità ambientali e sanitarie del territorio jonico.
L'auspicio, pertanto, e' che la rinnovata attenzione, del Presidente Vendola e della sua Giunta, verso Taranto, che comincia ad essere concreta, si rivolga alla soluzione di questa annosa emergenza, senza la quale, ogni idea di rilancio della sanità jonica, risulterà essere vana”. A riferirlo in una nota il consigliere regionale del Pd Michele Mazzarano in merito alle nuove assunzioni in Sanità.