PESARO - Vent'anni di reclusione per Luca Varani, diciotto per Rubin Talaban e altrettanti per Altistin Precetaj. Sono le seguenti le richieste di pena formulate dal pm Monica Garulli al termine della sua requisitoria. Si tratta per i tre imputati del massimo previsto dal rito abbreviato.
"E' una pena esigua" avrebbe sussurrato Lucia Annibali al suo avvocato, dopo aver ascoltato in aula le richieste di condanna del pubblico ministero. Secondo quanto ha riferito Francesco Coli, la sua assistita avrebbe aggiunto che "per reati di questo tipo, neanche l'ergastolo sarebbe stato abbastanza". La vittima dell'aggressione ha ascoltato le richieste del pm Garulli senza particolari emozioni, mentre il suo ex avrebbe tenuto lo sguardo basso. Anche alla luce della preoccupazione di Lucia Annibali, espressa ieri sera al termine della prima giornata del processo e riferita sempre dal suo legale: "ha paura di Varani, teme ancora per la sua vita", il maggior timore - ha spiegato ancora Coli - e' che, "con i vari sconti di pena, Varani potrebbe uscire dal carcere anche dopo appena 10 anni?. Del resto, il pubblico ministero non avrebbe potuto chiedere di piu': 37 anni di carcere e' una somma aritmetica rispetto ai reati di cui Varani e' ritenuto colpevole, 30 anni e' il limite previsto dal codice penale e 20 anni e' la richiesta effettiva, frutto dello sconto di un terzo della pena prevista dal rito abbreviato, che si sta svolgendo a Pesaro; spiegazione che vale anche per le richieste di condanna per Taleban e Precetaj, che da 27 anni di carcere sono scese a 18 anni.
Terminata la requisitoria del pubblico ministero, la Annibali si e' concessa una breve pausa, andando a salutare le donne dell'Udi, che anche oggi l'hanno incoraggiata e applaudita fuori dal tribunale di Pesaro. Subito dopo, Lucia e' rientrata in aula passando tra i giornalisti, senza pero' rilasciare dichiarazioni. Il processo e' ripreso con l'arringa del legale della parte civile, alla quale seguiranno quelle dei difensori dei tre imputati. L'udienza di oggi dovrebbe concludersi intorno alle 16 e non sembra, al momento, che ci siano i margini per arrivare a sentenza gia' questo pomeriggio; piu' probab
"E' una pena esigua" avrebbe sussurrato Lucia Annibali al suo avvocato, dopo aver ascoltato in aula le richieste di condanna del pubblico ministero. Secondo quanto ha riferito Francesco Coli, la sua assistita avrebbe aggiunto che "per reati di questo tipo, neanche l'ergastolo sarebbe stato abbastanza". La vittima dell'aggressione ha ascoltato le richieste del pm Garulli senza particolari emozioni, mentre il suo ex avrebbe tenuto lo sguardo basso. Anche alla luce della preoccupazione di Lucia Annibali, espressa ieri sera al termine della prima giornata del processo e riferita sempre dal suo legale: "ha paura di Varani, teme ancora per la sua vita", il maggior timore - ha spiegato ancora Coli - e' che, "con i vari sconti di pena, Varani potrebbe uscire dal carcere anche dopo appena 10 anni?. Del resto, il pubblico ministero non avrebbe potuto chiedere di piu': 37 anni di carcere e' una somma aritmetica rispetto ai reati di cui Varani e' ritenuto colpevole, 30 anni e' il limite previsto dal codice penale e 20 anni e' la richiesta effettiva, frutto dello sconto di un terzo della pena prevista dal rito abbreviato, che si sta svolgendo a Pesaro; spiegazione che vale anche per le richieste di condanna per Taleban e Precetaj, che da 27 anni di carcere sono scese a 18 anni.
Terminata la requisitoria del pubblico ministero, la Annibali si e' concessa una breve pausa, andando a salutare le donne dell'Udi, che anche oggi l'hanno incoraggiata e applaudita fuori dal tribunale di Pesaro. Subito dopo, Lucia e' rientrata in aula passando tra i giornalisti, senza pero' rilasciare dichiarazioni. Il processo e' ripreso con l'arringa del legale della parte civile, alla quale seguiranno quelle dei difensori dei tre imputati. L'udienza di oggi dovrebbe concludersi intorno alle 16 e non sembra, al momento, che ci siano i margini per arrivare a sentenza gia' questo pomeriggio; piu' probab
Tags
CRONACA