BARI - “Bari reclama attenzione. Non da ora e non soltanto da parte dello Stato di cui torneremo a chiedere con forza l’intervento attraverso una interrogazione urgente che rivolgeremo al presidente del Consiglio e ai ministri competenti, auspicando una risoluzione repentina della crisi di governo. Bari ha bisogno di attenzione anche da parte dell’amministrazione locale che, al netto di annunci spot, non ha saputo o voluto esercitare quelle prerogative che sono alla base di una migliore qualità della convivenza sociale e della sicurezza”.
A sostenerlo in una nota sono i parlamentari baresi di Forza Italia Luigi d’Ambrosio Lettieri, Antonio Distaso e Francesco Paolo Sisto all’indomani dell’ennesimo efferato fatto di sangue consumatosi al San Paolo, ma anche al gravissimo episodio di rapina verificatosi in pieno giorno ai danni del bar Savoy, in pieno centro, davanti a un bambino di pochi anni.
“Accanto al lavoro encomiabile delle forze dell’ordine”, sottolineano i tre parlamentari, “che operano in una situazione di assoluta difficoltà dovendo fare i conti con carenze di organico e di risorse economiche, si registra una assoluta assenza di politiche di sicurezza e di prevenzione sociale in ambito cittadino. Eppure quelli a cui abbiamo assistito negli ultimi due anni sono stati molto più che segnali evidenti di escalation criminale da una parte, con omicidi, avvertimenti, attentati, ferimenti e rapine, ma anche di disagio sociale dall’altra. Due fenomeni che non sono distanti tra loro e non corrono affatto parallelamente. Tutt’altro. È innegabile, infatti, che è proprio nei momenti di maggiore crisi economica che la criminalità tenta di approfittare delle difficoltà e di un humus più favorevole”.
“L’amara constatazione è che alle reiterate denunce di questi anni”, affermano, “non è corrisposta un’azione concreta né da parte del Governo nazionale - alle cui rassicurazioni non sono seguiti fatti tali da determinare almeno un miglioramento delle condizioni di lavoro di forze dell’ordine e magistratura - né dell’amministrazione comunale che pur consapevole della gravissima situazione, non ha affrontato la questione a 360 gradi, utilizzando strumenti di vigilanza idonei e promuovendo azioni positive per il contrasto alle infiltrazioni criminali – cui non sembrano estranee neanche le partecipate del Comune di Bari - e alla prevenzione del disagio sociale. A giudicare dai fatti, non ci sembra che questi temi siano stati affrontati dal sindaco uscente con la dovuta priorità, oltre che con l’attenzione, l’obiettività e il pragmatismo che richiedevano”.
“Bari si ritrova oggi con problemi irrisolti che vanno ad aggravare una situazione contingente già difficile e che non agevola certo il miglioramento della qualità della vita e lo sviluppo economico e sociale del territorio”, concludono d’Ambrosio Lettieri, Distaso e Sisto, “Non c’è più tempo per traccheggiare, per riunioni a vuoto e facce preoccupate. La nostra città chiede risposte efficaci. Ognuno deve fare la sua parte. Ci rivolgeremo nuovamente al Governo per ottenere la convocazione urgente a Bari del Comitato nazionale per l'Ordine e la Sicurezza pubblica, alla presenza dei ministri competenti e, nel contempo, torneremo a chiedere conto delle risorse del FUG non assegnate e del loro ammontare, perché è nostro primo dovere essere al fianco di chi sta in trincea tutti i giorni per la sicurezza della comunità, come fanno il Prefetto, la magistratura e le forze dell’ordine”.
A sostenerlo in una nota sono i parlamentari baresi di Forza Italia Luigi d’Ambrosio Lettieri, Antonio Distaso e Francesco Paolo Sisto all’indomani dell’ennesimo efferato fatto di sangue consumatosi al San Paolo, ma anche al gravissimo episodio di rapina verificatosi in pieno giorno ai danni del bar Savoy, in pieno centro, davanti a un bambino di pochi anni.
“Accanto al lavoro encomiabile delle forze dell’ordine”, sottolineano i tre parlamentari, “che operano in una situazione di assoluta difficoltà dovendo fare i conti con carenze di organico e di risorse economiche, si registra una assoluta assenza di politiche di sicurezza e di prevenzione sociale in ambito cittadino. Eppure quelli a cui abbiamo assistito negli ultimi due anni sono stati molto più che segnali evidenti di escalation criminale da una parte, con omicidi, avvertimenti, attentati, ferimenti e rapine, ma anche di disagio sociale dall’altra. Due fenomeni che non sono distanti tra loro e non corrono affatto parallelamente. Tutt’altro. È innegabile, infatti, che è proprio nei momenti di maggiore crisi economica che la criminalità tenta di approfittare delle difficoltà e di un humus più favorevole”.
“L’amara constatazione è che alle reiterate denunce di questi anni”, affermano, “non è corrisposta un’azione concreta né da parte del Governo nazionale - alle cui rassicurazioni non sono seguiti fatti tali da determinare almeno un miglioramento delle condizioni di lavoro di forze dell’ordine e magistratura - né dell’amministrazione comunale che pur consapevole della gravissima situazione, non ha affrontato la questione a 360 gradi, utilizzando strumenti di vigilanza idonei e promuovendo azioni positive per il contrasto alle infiltrazioni criminali – cui non sembrano estranee neanche le partecipate del Comune di Bari - e alla prevenzione del disagio sociale. A giudicare dai fatti, non ci sembra che questi temi siano stati affrontati dal sindaco uscente con la dovuta priorità, oltre che con l’attenzione, l’obiettività e il pragmatismo che richiedevano”.
“Bari si ritrova oggi con problemi irrisolti che vanno ad aggravare una situazione contingente già difficile e che non agevola certo il miglioramento della qualità della vita e lo sviluppo economico e sociale del territorio”, concludono d’Ambrosio Lettieri, Distaso e Sisto, “Non c’è più tempo per traccheggiare, per riunioni a vuoto e facce preoccupate. La nostra città chiede risposte efficaci. Ognuno deve fare la sua parte. Ci rivolgeremo nuovamente al Governo per ottenere la convocazione urgente a Bari del Comitato nazionale per l'Ordine e la Sicurezza pubblica, alla presenza dei ministri competenti e, nel contempo, torneremo a chiedere conto delle risorse del FUG non assegnate e del loro ammontare, perché è nostro primo dovere essere al fianco di chi sta in trincea tutti i giorni per la sicurezza della comunità, come fanno il Prefetto, la magistratura e le forze dell’ordine”.
Tags
Politica locale